Religioni
A devozione di Santa Rita da Cascia
Una donna piena dell'amore di Dio
Canosa - lunedì 22 maggio 2023
23.55
Con la messa e la processione, nel tardo pomeriggio odierno, si sono concluse le celebrazioni della festa liturgica in devozione a Santa Rita da Cascia "l'Avvocata dei casi impossibili". La sua vita è stata sofferta, piena di dolore che ha saputo sopportare e che l'ha resa una donna piena dell'amore di Dio. Proprio questo le ha permesso di vivere i suoi prodigi e di testimoniare quanto potesse essere bello anche soffrire insieme con Gesù, come nel caso delle spine. "Sono stata crocifissa con Cristo e non sono più io che vivo, ma Cristo vive in me. Questa vita nella carne io la vivo nella fede del figlio di Dio, che mi ha amato e ha dato se stesso per me". (Gal 2,20)
Anche quest'anno, la devozione dei fedeli canosini si è suggellata, ancora una volta, nei confronti di Santa Rita da Cascia, nel corso delle solenni celebrazioni in suo onore, partecipando in preghiera alle messe e alla processione, partita dalla Chiesa di Santa Lucia del Borgo del Castello per le vie cittadine. Rose rosse per Santa Rita. esempio fulgido di figlia, di sposa, di madre, vedova e suora, deceduta il 22 maggio 1457 all'età di 76 anni e canonizzata da Papa Leone XIII il 24 aprile del 1900. Rita da Cascia nacque nel 1381, vedova nel 1406 dopo l'assassinio del marito che generò in lei perdono, rimase sola a trenta anni, dopo la morte per peste dei due figli. Rinasce in lei la vocazione di giovinetta di farsi suora e per quaranta anni si consacra alla vita religiosa.
L'addobbo floreale di rose rosse ha adornato il simulacro di Santa Rita da Cascia portato a spalla da 20 portatori, preceduto dalle bambine vestite da suore ed accompagnato dalle devote dell'Associazione "Figlie di Santa Rita" , dalla banda musicale "G. Verdi " di Canosa, dai parroci Don Carmine Catalano, Don Antonio Turturro, dal diacono Gerardo Sansonna e una schiera di chierichetti. La devozione per Santa Rita da Cascia è sempre forte e sentita per la sua straordinaria esperienza umana e spirituale, nella sua esistenza di figlia, moglie, madre, vedova e consacrata, ha vissuto in semplicità e umiltà.
Riproduzione@riservata
Anche quest'anno, la devozione dei fedeli canosini si è suggellata, ancora una volta, nei confronti di Santa Rita da Cascia, nel corso delle solenni celebrazioni in suo onore, partecipando in preghiera alle messe e alla processione, partita dalla Chiesa di Santa Lucia del Borgo del Castello per le vie cittadine. Rose rosse per Santa Rita. esempio fulgido di figlia, di sposa, di madre, vedova e suora, deceduta il 22 maggio 1457 all'età di 76 anni e canonizzata da Papa Leone XIII il 24 aprile del 1900. Rita da Cascia nacque nel 1381, vedova nel 1406 dopo l'assassinio del marito che generò in lei perdono, rimase sola a trenta anni, dopo la morte per peste dei due figli. Rinasce in lei la vocazione di giovinetta di farsi suora e per quaranta anni si consacra alla vita religiosa.
L'addobbo floreale di rose rosse ha adornato il simulacro di Santa Rita da Cascia portato a spalla da 20 portatori, preceduto dalle bambine vestite da suore ed accompagnato dalle devote dell'Associazione "Figlie di Santa Rita" , dalla banda musicale "G. Verdi " di Canosa, dai parroci Don Carmine Catalano, Don Antonio Turturro, dal diacono Gerardo Sansonna e una schiera di chierichetti. La devozione per Santa Rita da Cascia è sempre forte e sentita per la sua straordinaria esperienza umana e spirituale, nella sua esistenza di figlia, moglie, madre, vedova e consacrata, ha vissuto in semplicità e umiltà.
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