Amministrazioni ed Enti
A fianco di medici e infermieri che oggi scioperano
La dichiarazione dell’assessore pugliese alla Sanità Raffaele Piemontese
Puglia - mercoledì 20 novembre 2024
15.44
"Siamo a fianco di medici e infermieri che oggi scioperano e lo siamo non per partito preso, ma a difesa della sanità pubblica e dei valori fondanti la Repubblica italiana". Lo ha detto il vicepresidente della Regione Puglia e assessore alla Sanita, Benessere animale e Sport per Tutti, Raffaele Piemontese, commentando l'astensione dal lavoro indetta dai sindacati dei medici ospedalieri Anaao e Cimo, e dal sindacato degli infermieri Nursing Up, e auspicando che "il Governo nazionale e i parlamentari della maggioranza che lo sostiene si aprano all'ascolto del coro di critiche che si sta sollevando da ogni parte politica e da ogni settore del sistema sanitario".
"Il Servizio Sanitario Nazionale e i principi cardine dell'universalità, dell'uguaglianza e dell'equità sono messi a dura prova da una serie di colpi senza precedenti che stanno indebolendo una delle conquiste di civiltà più invidiate all'Italia", sottolinea Piemontese, evidenziando che "la Legge di Bilancio 2025 fa scendere al minimo storico la spesa sanitaria portandola al 6,05 per cento in rapporto al Prodotto Interno Lordo, dispone aumenti solo simbolici per medici e infermieri malgrado i proclami di sostegno rispetto alle condizioni di lavoro difficili, approfondisce le differenze territoriali e dell'accesso alle cure tra chi può permettersi cure private e chi no".
"Il livello del finanziamento e dell'attenzione alla sanità pubblica – conclude l'assessore pugliese alla Sanità – qualifica i governi e i Paesi che non lasciano nessuno indietro, specie quando ha maggiore bisogno di cura o assistenza".
"Il Servizio Sanitario Nazionale e i principi cardine dell'universalità, dell'uguaglianza e dell'equità sono messi a dura prova da una serie di colpi senza precedenti che stanno indebolendo una delle conquiste di civiltà più invidiate all'Italia", sottolinea Piemontese, evidenziando che "la Legge di Bilancio 2025 fa scendere al minimo storico la spesa sanitaria portandola al 6,05 per cento in rapporto al Prodotto Interno Lordo, dispone aumenti solo simbolici per medici e infermieri malgrado i proclami di sostegno rispetto alle condizioni di lavoro difficili, approfondisce le differenze territoriali e dell'accesso alle cure tra chi può permettersi cure private e chi no".
"Il livello del finanziamento e dell'attenzione alla sanità pubblica – conclude l'assessore pugliese alla Sanità – qualifica i governi e i Paesi che non lasciano nessuno indietro, specie quando ha maggiore bisogno di cura o assistenza".