Vita di città
Addio maestra Anna!
Dai banchi di scuola al regno di Dio. Ti accompagnano tutti, familiari e amici
Canosa - martedì 15 gennaio 2013
17.17
Quando giunge il Natale, la Scuola Primaria rivive in comunità con la gioia dei bambini la festa più bella dell'anno in un cammino che vede i Docenti e le maestre, interpreti di un'ars educativa privilegiata nel contatto quotidiano con i bambini. Ma quest'anno, cara collega Anna Piscitelli, Gesù Bambino tu l'hai incontrato nel Presepe dell'Ospedale, per dipartire con Lui prematuramente da questa terra, dalla tua casa, dalla tua famiglia, dalla nostra Scuola, dai tuoi alunni.
È doloroso apprendere della tua scomparsa; ma è ancor più travagliato comunicarlo ai bambini, ai tuoi alunni, orfani della loro maestra d'Italiano, dove non contano più le parole, ma il volto, la voce. Il compito di questo annuncio è stato affidato ai ministri della Fede cristiana, al sacerdote don Vito Zinfollino, educatore per molti alunni delle classi di 4^, che si apprestano alla Prima Comunione. La maestra Anna è stata in servizio fino al 14 Dicembre, prima di Natale, quando i bambini in Chiesa con don Vito avevano inviato i loro messaggi, la loro preghiera, mentre dal letto d'ospedale la maestra aveva inviato le poesie di Natale ed il saluto di speranza.
Nel turbamento che ha avvolto la Scuola Enzo De Muro Lomanto, provata più volte dalla scomparsa prematura di maestre ed operatori in servizio, sono stati interpreti del cordoglio, la Direttrice e le tue colleghe tutte, nel silenzio della tua sofferenza, che ci hanno fatto conoscere l'inquietudine e la speranza, la gioia scorsa del tuo annuncio della guarigione e l'afflizione della dura recrudescenza del male.
Taci oggi anima stanca di gioire e di soffrire, di sperare e di turbarti, taci nel silenzio della fede nel Signore, nella preghiera che sentiamo nell'eco delle tue parole. Le maestre non vanno mai via da scuola, perché lasciano la loro voce, il loro lavoro, seme educativo che germoglia nei bambini e cresce e vive, anche se manca la mano della maestra, che ha guidato la mano del bambino a scrivere le prime lettere d'Italiano.
É l'Italiano che hai insegnato all'alunno Jonatas della Guinea Bissau, che tu hai visitato in Ospedale ad Andria, nello stesso reparto, dove hai reso l'ultimo respiro. Ricordiamo quel tuo progetto educativo, quel DVD che presentammo con i colleghi e la Direttrice in piazza Vittorio Veneto, nel saluto delle vacanze:
"Una mela per Biancaneve" :
È stato un progetto che ha meritato un premio regionale recente che ha visto la tua presenza; ma la tua assenza al Premio alla Bontà a Roma lascia un vuoto e un insegnamento che "ammaestra anche oggi nel silenzio degli estinti", illuminato dalla fede e dalla luce di Cristo e della Madre Maria SS. La Dirigente Scolastica, l'ha seguita non solo come maestra, ma come persona e amica, nella condivisione dei valori che ci fanno comunità.
E nella figura di maestra merge anche la figura esemplare di madre, di madre di figli amici dei nostri figli, di moglie laboriosa dell'amico Bruno Farfalla, di figlia generosa che accudiva a suo padre, di credente testimone.
Ma la storia capovolge spesso le tappe della vita, chiedendo ai figli di lasciare il padre o la madre, chiedendo ai lavoratori di lasciare il lavoro senza andare in pensione, chiedendo agli uomini di lasciare il soffio vitale non per vecchiaia, ma per il peso della Croce. Accogli e sostieni, o Signore, la nostra fragilità umana, che non è vana né per gli uomini in terra, né per i Santi e gli Angeli del cielo.
Ed è il peso della Croce che tu, Anna, hai portato, che ci unisce alla Chiesa, al Cristo crocifisso, ma anche alla sua Resurrezione, che ti accoglie nella Casa di Dio. La casa tua l'ho vista di fronte al balcone di casa mia, e sono state le sue pareti esterne ad annunciare in questa mattina la tua scomparsa, dai manifesti luttuosi, che portano il tuo nome. Ieri nella festa del Battesimo di Gesù, ogni persona, ogni cristiano ha benedetto il proprio nome: nomen est omen. Tuo hai portato in cielo il tuo nome, che inizia con la prima lettera dell'Alfabeto di Scuola, la "A". Addio maestra Anna! La parole del tuo collega, maestro Peppino Di Nunno, si associano al cuore della Scuola e alla preghiera della Chiesa..
Ti accompagnano tutti, familiari e amici, nella Casa del Signore, in Chiesa, dove l'Eucarestia e la preghiera chiudendo i tuoi occhi al battito terreno, aprono i tuoi occhi al volto di Dio Padre.
I pensieri dei tuoi alunni voleranno in cielo, come palloncini di scuola, a scrivere la storia infinita.
La comunità Scolastica, nel Segno della Croce.
maestro Peppino di Nunno
La redazione di Canosaweb si stringe attorno all'amico fraterno Bruno Farfalla ed ai suoi figli ,colpiti da una così immane tragedia familiare.
È doloroso apprendere della tua scomparsa; ma è ancor più travagliato comunicarlo ai bambini, ai tuoi alunni, orfani della loro maestra d'Italiano, dove non contano più le parole, ma il volto, la voce. Il compito di questo annuncio è stato affidato ai ministri della Fede cristiana, al sacerdote don Vito Zinfollino, educatore per molti alunni delle classi di 4^, che si apprestano alla Prima Comunione. La maestra Anna è stata in servizio fino al 14 Dicembre, prima di Natale, quando i bambini in Chiesa con don Vito avevano inviato i loro messaggi, la loro preghiera, mentre dal letto d'ospedale la maestra aveva inviato le poesie di Natale ed il saluto di speranza.
Nel turbamento che ha avvolto la Scuola Enzo De Muro Lomanto, provata più volte dalla scomparsa prematura di maestre ed operatori in servizio, sono stati interpreti del cordoglio, la Direttrice e le tue colleghe tutte, nel silenzio della tua sofferenza, che ci hanno fatto conoscere l'inquietudine e la speranza, la gioia scorsa del tuo annuncio della guarigione e l'afflizione della dura recrudescenza del male.
Taci oggi anima stanca di gioire e di soffrire, di sperare e di turbarti, taci nel silenzio della fede nel Signore, nella preghiera che sentiamo nell'eco delle tue parole. Le maestre non vanno mai via da scuola, perché lasciano la loro voce, il loro lavoro, seme educativo che germoglia nei bambini e cresce e vive, anche se manca la mano della maestra, che ha guidato la mano del bambino a scrivere le prime lettere d'Italiano.
É l'Italiano che hai insegnato all'alunno Jonatas della Guinea Bissau, che tu hai visitato in Ospedale ad Andria, nello stesso reparto, dove hai reso l'ultimo respiro. Ricordiamo quel tuo progetto educativo, quel DVD che presentammo con i colleghi e la Direttrice in piazza Vittorio Veneto, nel saluto delle vacanze:
"Una mela per Biancaneve" :
È stato un progetto che ha meritato un premio regionale recente che ha visto la tua presenza; ma la tua assenza al Premio alla Bontà a Roma lascia un vuoto e un insegnamento che "ammaestra anche oggi nel silenzio degli estinti", illuminato dalla fede e dalla luce di Cristo e della Madre Maria SS. La Dirigente Scolastica, l'ha seguita non solo come maestra, ma come persona e amica, nella condivisione dei valori che ci fanno comunità.
E nella figura di maestra merge anche la figura esemplare di madre, di madre di figli amici dei nostri figli, di moglie laboriosa dell'amico Bruno Farfalla, di figlia generosa che accudiva a suo padre, di credente testimone.
Ma la storia capovolge spesso le tappe della vita, chiedendo ai figli di lasciare il padre o la madre, chiedendo ai lavoratori di lasciare il lavoro senza andare in pensione, chiedendo agli uomini di lasciare il soffio vitale non per vecchiaia, ma per il peso della Croce. Accogli e sostieni, o Signore, la nostra fragilità umana, che non è vana né per gli uomini in terra, né per i Santi e gli Angeli del cielo.
Ed è il peso della Croce che tu, Anna, hai portato, che ci unisce alla Chiesa, al Cristo crocifisso, ma anche alla sua Resurrezione, che ti accoglie nella Casa di Dio. La casa tua l'ho vista di fronte al balcone di casa mia, e sono state le sue pareti esterne ad annunciare in questa mattina la tua scomparsa, dai manifesti luttuosi, che portano il tuo nome. Ieri nella festa del Battesimo di Gesù, ogni persona, ogni cristiano ha benedetto il proprio nome: nomen est omen. Tuo hai portato in cielo il tuo nome, che inizia con la prima lettera dell'Alfabeto di Scuola, la "A". Addio maestra Anna! La parole del tuo collega, maestro Peppino Di Nunno, si associano al cuore della Scuola e alla preghiera della Chiesa..
Ti accompagnano tutti, familiari e amici, nella Casa del Signore, in Chiesa, dove l'Eucarestia e la preghiera chiudendo i tuoi occhi al battito terreno, aprono i tuoi occhi al volto di Dio Padre.
I pensieri dei tuoi alunni voleranno in cielo, come palloncini di scuola, a scrivere la storia infinita.
La comunità Scolastica, nel Segno della Croce.
maestro Peppino di Nunno
La redazione di Canosaweb si stringe attorno all'amico fraterno Bruno Farfalla ed ai suoi figli ,colpiti da una così immane tragedia familiare.