Amministrazioni ed Enti
Adesso basta con i ritardi
Aprite il centro diurno Nicolas: replica di Francesco Ventola!. Nord Barese, Gazzetta del Mezzogiorno di oggi, 28 aprile 2012
Canosa - domenica 29 aprile 2012
17.59
Ventola: "Per i ritardi nell'avvio del Centro socio-riabilitativo "Nicolas", dopo aver recuperato un'area comunale degradata, il Comune è parte lesa, altrochè! In attesa della convenzione con la Asl, l'attività può comunque iniziare"
In merito all'articolo dal titolo "Adesso basta con i ritardi, aprite il centro diurno Nicolas", pubblicato nelle pagine del Nord Barese della Gazzetta del Mezzogiorno di oggi, 28 aprile 2012, il sindaco di Canosa di Puglia, Francesco Ventola, replica quanto segue:
"Leggo con stupore le lagnanze che attribuiscono dirette inadempienze anche al sottoscritto, per il Comune di Canosa - ha dichiarato il sindaco Francesco Ventola -, per il mancato avvio della comunità socio-riabilitativa. O si tratta di mancata e colpevole conoscenza dei fatti, o siamo in presenza del consueto e maldestro uso politico-elettorale che, quel che è peggio, strumentalizza condizioni di disabilità.
Alla luce della mancata apertura del Centro, il Comune di Canosa, infatti, non può che essere parte lesa per la penalizzazione perpetrata nei confronti di soggetti destinatari dei servizi socio-assistenziali offerti dalla struttura, che non si dimentichi, è stato un obiettivo del nostro governo municipale.
Del resto, non saranno un caso le nostre tantissime sollecitazioni ad adempiere nei confronti della ASL/BT: ultime quelle formali in data 1° aprile e 6 luglio dello scorso anno e (prot.495) del 5 gennaio appena trascorso".
A testimonianza di quanto appena detto dal sindaco, si riportano di seguito stralci dell'ultima nota inviata al Direttore generale della Asl, Giovanni Gorgoni dal primo cittadino Francesco Ventola:
" … Dal 2 agosto 2011 in poi, sono intercorsi diversi contatti con l'ASL ed a seguito di apposito incontro tenutosi in data 21.10.2011 con la S.V. si e convenuto che la struttura venisse funzionalmente avviata non oltre il 1° Gennaio 2012. Nel sottolineare il risparmio economico che tale attivazione comporterà per codesta ASL, si rimarcano i benefici sociali per l'utenza, anche con riferimento ai disagi per gli spostamenti dai rispettivi luoghi di residenza, a fronte di una offerta di servizi tanto necessari quanto attesi. Da ultimo, preme evidenziare un certo imbarazzo del sottoscritto che si trova a dover giustificare il mancato avvio delle attività presso tale struttura pubblica, preventivamente concordato a far data "al massimo entro il 1° gennaio 2012" . In tal senso, Vorrà cortesemente fornirmi un rassicurate e celere riscontro".
A questa ultima sollecitazione del sindaco giunge finalmente la risposta della Asl. "Successivamente a tale ulteriore nota – ha aggiunto il primo cittadino -, è pervenuta la risposta della Asl che, pur rappresentando i vincoli imposti dal Piano di Rientro Sanitario della Regione Puglia e la non perfetta rispondenza tra l'ipotesi contrattuale e le indicazioni regionali, faceva propria, nella autonomia aziendale, la decisione di procedere favorevolmente".
"Da gennaio, perciò, il Comune di Canosa, allo stesso modo dell'opinione pubblica- ha concluso Ventola -,si interroga sul perché di tali insostenibili ritardi nell'avviare una struttura necessaria che abbiamo voluto fortemente, recuperando un sito comunale in situazione di degrado.
A questo punto, avendo comunque le autorizzazioni necessarie, nulla vieta che la struttura apra e cominci a funzionare, a beneficio di destinatari e famiglie, in attesa che la Asl ci chiami per la sottoscrizione della convenzione e per il conseguente pagamento dei servizi resi nel pubblico interesse, a carico di Asl e Comune per la residua quota parte".
ufficio stampa
In merito all'articolo dal titolo "Adesso basta con i ritardi, aprite il centro diurno Nicolas", pubblicato nelle pagine del Nord Barese della Gazzetta del Mezzogiorno di oggi, 28 aprile 2012, il sindaco di Canosa di Puglia, Francesco Ventola, replica quanto segue:
"Leggo con stupore le lagnanze che attribuiscono dirette inadempienze anche al sottoscritto, per il Comune di Canosa - ha dichiarato il sindaco Francesco Ventola -, per il mancato avvio della comunità socio-riabilitativa. O si tratta di mancata e colpevole conoscenza dei fatti, o siamo in presenza del consueto e maldestro uso politico-elettorale che, quel che è peggio, strumentalizza condizioni di disabilità.
Alla luce della mancata apertura del Centro, il Comune di Canosa, infatti, non può che essere parte lesa per la penalizzazione perpetrata nei confronti di soggetti destinatari dei servizi socio-assistenziali offerti dalla struttura, che non si dimentichi, è stato un obiettivo del nostro governo municipale.
Del resto, non saranno un caso le nostre tantissime sollecitazioni ad adempiere nei confronti della ASL/BT: ultime quelle formali in data 1° aprile e 6 luglio dello scorso anno e (prot.495) del 5 gennaio appena trascorso".
A testimonianza di quanto appena detto dal sindaco, si riportano di seguito stralci dell'ultima nota inviata al Direttore generale della Asl, Giovanni Gorgoni dal primo cittadino Francesco Ventola:
" … Dal 2 agosto 2011 in poi, sono intercorsi diversi contatti con l'ASL ed a seguito di apposito incontro tenutosi in data 21.10.2011 con la S.V. si e convenuto che la struttura venisse funzionalmente avviata non oltre il 1° Gennaio 2012. Nel sottolineare il risparmio economico che tale attivazione comporterà per codesta ASL, si rimarcano i benefici sociali per l'utenza, anche con riferimento ai disagi per gli spostamenti dai rispettivi luoghi di residenza, a fronte di una offerta di servizi tanto necessari quanto attesi. Da ultimo, preme evidenziare un certo imbarazzo del sottoscritto che si trova a dover giustificare il mancato avvio delle attività presso tale struttura pubblica, preventivamente concordato a far data "al massimo entro il 1° gennaio 2012" . In tal senso, Vorrà cortesemente fornirmi un rassicurate e celere riscontro".
A questa ultima sollecitazione del sindaco giunge finalmente la risposta della Asl. "Successivamente a tale ulteriore nota – ha aggiunto il primo cittadino -, è pervenuta la risposta della Asl che, pur rappresentando i vincoli imposti dal Piano di Rientro Sanitario della Regione Puglia e la non perfetta rispondenza tra l'ipotesi contrattuale e le indicazioni regionali, faceva propria, nella autonomia aziendale, la decisione di procedere favorevolmente".
"Da gennaio, perciò, il Comune di Canosa, allo stesso modo dell'opinione pubblica- ha concluso Ventola -,si interroga sul perché di tali insostenibili ritardi nell'avviare una struttura necessaria che abbiamo voluto fortemente, recuperando un sito comunale in situazione di degrado.
A questo punto, avendo comunque le autorizzazioni necessarie, nulla vieta che la struttura apra e cominci a funzionare, a beneficio di destinatari e famiglie, in attesa che la Asl ci chiami per la sottoscrizione della convenzione e per il conseguente pagamento dei servizi resi nel pubblico interesse, a carico di Asl e Comune per la residua quota parte".
ufficio stampa