Amministrazioni ed Enti
Agricoltura: fondi a disposizione del comparto florovivaistico
Le dichiarazioni del Sottosegretario alle Politiche Agricole, Giuseppe L’Abbate
Italia - mercoledì 20 maggio 2020
21.36
Tra i settori maggiormente colpiti dagli effetti economici della pandemia Covid-19 spicca il comparto florovivaistico italiano che sta vivendo una situazione di estrema difficoltà. Il periodo primaverile, infatti, è quello in cui si realizzano i maggiori introiti e se la filiera del vivaismo orticolo ha proseguito il lavoro a sostegno delle coltivazioni agricole, nonostante i tanti sforzi e le complicazioni, quello ornamentale ha dovuto fronteggiare una crisi senza precedenti. L'Italia, seconda solo all'Olanda in Europa, può contare su ben 24.000 aziende con circa 200mila addetti in grado di generare un volume d'affari di 3 miliardi di euro l'anno che rappresenta il 5% del PIL agricolo nazionale. "Un comparto che, a causa del Covid-19, si è visto costretto a mandare al macero la gran parte della propria produzione, anche a fronte del crollo verticale di cerimonie e ricorrenze vietate dalle norme anti-assembramento – dichiara il Sottosegretario alle Politiche Agricole, Giuseppe L'Abbate che ha risposto ad una interrogazione parlamentare sull'argomento in Senato – Il florovivaismo è, pertanto, oggettivamente tra le filiere maggiormente colpite e a cui andranno conferiti i maggiori sostegni. Tenuto conto delle difficoltà di attivare finanziamenti specifici a livello europeo, al fine di contenere i danni subiti dalle imprese del settore florovivaistico, il Governo ha previsto nell'ambito delle misure contenute nel Decreto Rilancio un contributo a fondo perduto che copre chi ha avuto un calo degli introiti di almeno un terzo. La percentuale del ristoro prevede tre scaglioni: il 20% per chi aveva un fatturato sino a 400mila euro nel 2019; il 15% sino ad un milione di euro mentre sino a 5 milioni di euro la percentuale è del 10%. Inoltre – prosegue Giuseppe L'Abbate – abbiamo istituito un apposito Fondo per le filiere agricole in difficoltà con una dotazione di 500 milioni di euro per l'anno 2020 finalizzato ad ulteriori interventi di ristoro per l'emergenza Covid-19. Dal punto di vista del credito, poi – continua il Sottosegretario alle Politiche Agricole – Ismea ha messo in campo una serie di misure come la sospensione delle rate dei mutui, l'estensione dell'operatività delle garanzie e l'erogazione di mutui sia a tasso zero della durata di 5 anni con importo massimo di 30mila euro sia garantiti gratuitamente al 100% sino a 25.000 euro. Infine – conclude L'Abbate – Mediocredito Centrale è al lavoro per dare concretezza alla norma che prevede l'accesso diretto al Fondo Centrale di Garanzia che ho fortemente voluto per dare ulteriore iniezione di liquidità alle imprese agricole. Sosterremmo il comparto florovivaistico con tutti gli sforzi possibili e ci batteremo in Ue affinché si proceda con interventi più consistenti e con risorse finanziarie adeguate".