Territorio
Alla famiglia de Corato il "Premio Città del Vino"
Prestigioso riconoscimento all'unica rappresentante pugliese
Italia - sabato 25 marzo 2017
23.36
Correva l'anno 1987 quando a Siena nascevano le Città del Vino, come risposta delle pubbliche amministrazioni e della filiera del territorio alla crisi che aveva colpito il settore, messo in ginocchio pochi mesi prima dallo scandalo del vino al metanolo. Da allora sono passati trent'anni e per festeggiare questo importante traguardo, l'Associazione Nazionale Città del Vino ha voluto assegnare il "Premio Città del Vino" sia a personaggi che hanno contribuito a scrivere la sua storia (ex amministratori locali, professionisti, studiosi e ricercatori, uomini e donne del mondo del vino e non solo) e sia ad alcune famiglie del vino che, oltre essere campioni di eccellenza produttiva, rappresentano il valore della continuità, tramandando tra generazioni l'attività vitivinicola a presidio dei territori e a salvaguardia di saperi e di tradizioni. Unica rappresentante della Puglia ad essere insignita di questo prestigioso riconoscimento, la famiglia de Corato dell'azienda vinicola Rivera di Andria(BT). Alla cerimonia di premiazione che si è svolta il 21 marzo scorso a Roma nella Sala Protomoteca del Campidoglio, ha partecipato Carlo de Corato, presidente dell'azienda pugliese, che ha ricevuto l'onorificenza da Floriano Zambon presidente Città del Vino, Paolo Benvenuti direttore generale Città del Vino e Josè Calixto presidente Città del Vino d'Europa. "È un riconoscimento - ha dichiarato Carlo de Corato - che mi riempie di gioia e di orgoglio perché riconosce quanto fatto per il vino pugliese dalla mia famiglia che ha sempre creduto nei valori della tipicità, del lavoro con una visione di lungo periodo e nella sinergia con le realtà private e pubbliche che valorizzano il territorio." Fondata nel 1950 da Sebastiano de Corato, con l'obiettivo di valorizzare il potenziale vitivinicolo dell'area di Castel del Monte e dei suoi vitigni autoctoni, l'Azienda Vinicola Rivera si è distinta negli anni come una delle protagoniste della rinascita enologica della Puglia e oggi, con oltre 60 anni di storia, è presente in oltre 45 mercati nel mondo. Attualmente è condotta dal Carlo, figlio del fondatore, con Sebastiano e Marco, rappresentanti della terza generazione, che mirano a consolidare e ampliare il percorso vincente avviato dal nonno. In applicazione della filosofia aziendale, in tutte le fasi del processo di produttivo - allevamento dei vigneti, raccolta delle uve, vinificazione, affinamento e imbottigliamento dei vini - si combinano le più moderne tecniche di viticoltura ed enologia con l'assoluto rispetto dei processi naturali, nell'ottica della sostenibilità ambientale ed economica e del miglioramento continuo della qualità.
Nel corso della cerimonia che ha avuto luogo presso la Sala della Protomoteca in Campidoglio, con il patrocinio di Roma Capitale, sono stati tra gli altri premiati :Elio Archimede (giornalista, primo segretario dell'Associazione Città del Vino);Pasquale Di Lena (giornalista, promotore della nascita dell'Associazione Città del Vino);Piero Bertossi (ex amministratore);Tomaso Zanoletti (primo presidente dell'Associazione);Massimo Corrado (ex presidente dell'Associazione, fondatore della società di servizi Ci.Vin srl);Salvatore Lombardo (ex presidente dell'Associazione);Paolo Saturnini (ex presidente dell'Associazione);Pietro Iadanza (ex presidente dell'Associazione);Carme Ribes (prima segretaria di Recevin, rete europea Città del Vino);Massimo Fiorio (parlamentare, relatore Testo Unico del Vino);Attilio Scienza (docente Facoltà di Agraria Università di Milano);Magda Antonioli Corigliano (docente Economia del turismo Università Bocconi di Milano);Andrea Ciacci (ricercatore Dipartimento di Scienze storiche e dei beni culturali dell'Università di Siena);Andrea Zifferero (docente Dipartimento di Scienze storiche e dei beni culturali Università di Siena);Rossano Pazzagli (docente Storia Moderna Università del Molise);Pier Carlo Tesi (architetto);David Palterer (architetto);Marcello Di Martino (già responsabile tecnico del concorso enologico La Selezione del Sindaco);Nino D'Antonio (giornalista, scrittore);Claudio Fabbro (agronomo);Roberto Gaudio (direttore Cervim);Sovrintendenze Pompei e Selinunte;Alessandra Moneti (giornalista);Antonio Corbo (giornalista);Antonio Fiore (giornalista). Tra gli obiettivi che si prefigge l'Associazione Nazionale Città del Vino" c'è quello di sviluppare intorno al vino, ai prodotti locali ed enogastronomici, tutte quelle attività e quei progetti che permettono una migliore qualità della vita, uno sviluppo sostenibile, più opportunità di lavoro. Un esempio concreto è l'impegno per lo sviluppo del turismo del vino, che coniuga qualità dei paesaggi e ambienti ben conservati, qualità del vino e dei prodotti tipici, qualità dell'offerta diffusa nel territorio ad opera delle cantine e degli operatori del settore. Il turismo rurale nelle Città del Vino è in crescita costante. Con oltre 3 miliardi di euro di fatturato stimati e circa 5 milioni di enoturisti (secondo i rapporti annuali dell'Osservatorio sul turismo del vino), l'enoturismo si pone al centro delle politiche di crescita locale. È questa una forma di turismo di esperienza che privilegia la sostenibilità, l'incontro con il territorio, e la conoscenza diretta dei suoi protagonisti: i vignaioli e la gente che in loco vive e lavora .
Nel corso della cerimonia che ha avuto luogo presso la Sala della Protomoteca in Campidoglio, con il patrocinio di Roma Capitale, sono stati tra gli altri premiati :Elio Archimede (giornalista, primo segretario dell'Associazione Città del Vino);Pasquale Di Lena (giornalista, promotore della nascita dell'Associazione Città del Vino);Piero Bertossi (ex amministratore);Tomaso Zanoletti (primo presidente dell'Associazione);Massimo Corrado (ex presidente dell'Associazione, fondatore della società di servizi Ci.Vin srl);Salvatore Lombardo (ex presidente dell'Associazione);Paolo Saturnini (ex presidente dell'Associazione);Pietro Iadanza (ex presidente dell'Associazione);Carme Ribes (prima segretaria di Recevin, rete europea Città del Vino);Massimo Fiorio (parlamentare, relatore Testo Unico del Vino);Attilio Scienza (docente Facoltà di Agraria Università di Milano);Magda Antonioli Corigliano (docente Economia del turismo Università Bocconi di Milano);Andrea Ciacci (ricercatore Dipartimento di Scienze storiche e dei beni culturali dell'Università di Siena);Andrea Zifferero (docente Dipartimento di Scienze storiche e dei beni culturali Università di Siena);Rossano Pazzagli (docente Storia Moderna Università del Molise);Pier Carlo Tesi (architetto);David Palterer (architetto);Marcello Di Martino (già responsabile tecnico del concorso enologico La Selezione del Sindaco);Nino D'Antonio (giornalista, scrittore);Claudio Fabbro (agronomo);Roberto Gaudio (direttore Cervim);Sovrintendenze Pompei e Selinunte;Alessandra Moneti (giornalista);Antonio Corbo (giornalista);Antonio Fiore (giornalista). Tra gli obiettivi che si prefigge l'Associazione Nazionale Città del Vino" c'è quello di sviluppare intorno al vino, ai prodotti locali ed enogastronomici, tutte quelle attività e quei progetti che permettono una migliore qualità della vita, uno sviluppo sostenibile, più opportunità di lavoro. Un esempio concreto è l'impegno per lo sviluppo del turismo del vino, che coniuga qualità dei paesaggi e ambienti ben conservati, qualità del vino e dei prodotti tipici, qualità dell'offerta diffusa nel territorio ad opera delle cantine e degli operatori del settore. Il turismo rurale nelle Città del Vino è in crescita costante. Con oltre 3 miliardi di euro di fatturato stimati e circa 5 milioni di enoturisti (secondo i rapporti annuali dell'Osservatorio sul turismo del vino), l'enoturismo si pone al centro delle politiche di crescita locale. È questa una forma di turismo di esperienza che privilegia la sostenibilità, l'incontro con il territorio, e la conoscenza diretta dei suoi protagonisti: i vignaioli e la gente che in loco vive e lavora .