Cronaca
Ancora un arresto per furto di energia elettrica
Alimentava abusivamente una intera azienda agricola
Canosa - giovedì 17 dicembre 2015
15.24
Grazie ad una modifica dei circuiti interni del misuratore di energia elettrica, il proprietario di un'azienda agricola ubicata nell'agro del comune di Canosa di Puglia(BT), comprensiva di ristorante, albergo e piscina, riusciva ad alimentare l'intera struttura falsando i reali consumi di energia elettrica che sono risultati ridotti di oltre il 60%. L'ingegnoso espediente è stato accertato a seguito di un mirato controllo eseguito dai Carabinieri con la collaborazione di personale specializzato dell'Enel che ha accertato un danno patrimoniale di oltre 80 mila euro. L'uomo è stato sottoposto agli arresti domiciliari.
I risultati conseguiti dai Carabinieri nell'ultimo periodo al termine di accurate indagini evidenziano che le metodologie di furto dell'energia si sono affinate sempre di più: dall'allaccio abusivo al cavo fino all'innovativa modifica del software del contatore. L'energia elettrica, è considerata "bene mobile" e quindi il suo uso senza un regolare contratto oppure tramite la manomissione dei cavi o del contatore è un reato punibile ai sensi dell'art. 624 del codice penale, trattasi di un "delitto contro il patrimonio". Il furto avviene o a danno del distributore, se l'allacciamento è alla rete nazionale, oppure a danno di un privato, se è realizzato alla rete elettrica privata, ossia dopo il contatore. I metodi per rubare l'energia scoperti di recente dai Carabinieri sono i seguenti:l'allacciamento abusivo direttamente ai cavi della rete pubblica; il collegamento al cavo di alimentazione di un altro utente che ignaro, paga il consumo del malfattore;la rottura del sigillo del distributore facendo bypassare il contatore da alimentare; la manomissione del contatore tramite una resistenza o un magnete; la manomissione del contatore tramite modifica del software.Tra i reati di furto è quindi compresa la manomissione del contatore con una calamita, che consiste nell'applicare un potente magnete proprio sul contatore, che rallenta il conteggio del consumo.La truffa realizzata inserendo una resistenza altera invece l'intensità di corrente ed in questo modo il contatore può arrivare a registrare meno della metà dei consumi reali.
I risultati conseguiti dai Carabinieri nell'ultimo periodo al termine di accurate indagini evidenziano che le metodologie di furto dell'energia si sono affinate sempre di più: dall'allaccio abusivo al cavo fino all'innovativa modifica del software del contatore. L'energia elettrica, è considerata "bene mobile" e quindi il suo uso senza un regolare contratto oppure tramite la manomissione dei cavi o del contatore è un reato punibile ai sensi dell'art. 624 del codice penale, trattasi di un "delitto contro il patrimonio". Il furto avviene o a danno del distributore, se l'allacciamento è alla rete nazionale, oppure a danno di un privato, se è realizzato alla rete elettrica privata, ossia dopo il contatore. I metodi per rubare l'energia scoperti di recente dai Carabinieri sono i seguenti:l'allacciamento abusivo direttamente ai cavi della rete pubblica; il collegamento al cavo di alimentazione di un altro utente che ignaro, paga il consumo del malfattore;la rottura del sigillo del distributore facendo bypassare il contatore da alimentare; la manomissione del contatore tramite una resistenza o un magnete; la manomissione del contatore tramite modifica del software.Tra i reati di furto è quindi compresa la manomissione del contatore con una calamita, che consiste nell'applicare un potente magnete proprio sul contatore, che rallenta il conteggio del consumo.La truffa realizzata inserendo una resistenza altera invece l'intensità di corrente ed in questo modo il contatore può arrivare a registrare meno della metà dei consumi reali.