Territorio
Approcci partecipativi per lo sviluppo delle politiche alimentari locali
Per promuovere un sistema alimentare sostenibile
Puglia - domenica 26 gennaio 2025
15.13
Master, corsi di alta formazione e visite di studio nei mercati contadini della Puglia per disegnare, sviluppare e gestire politiche del cibo locale integrate, a beneficio degli operatori africani con l'obiettivo di promuovere i mercati dei contadini nell'area mediterranea per la valorizzazione dell'attività agricola e per combattere l'insicurezza alimentare che nel mondo colpisce più chi vive nelle zone rurali. A darne notizia è Coldiretti Puglia, in relazione alla visita studio al mercato contadino di Campagna Amica a Taranto in Via Umbria 147, il 31 gennaio alle ore 10,30, di una delegazione di partecipanti al master in innovation in agrifood, organizzato dal CIHEAM BARI, provenienti da Egitto, Kenya, Etiopia, Marocco, Tunisia, Albania, Algeria, Ghana. L'iniziativa fa seguito alla visita studio al mercato di Campagna Amica di Brindisi, utile a delineare approcci partecipativi per lo sviluppo delle politiche alimentari locali, per acquisire competenze circa la governance e la gestione delle politiche locali del cibo, l'organizzazione di mercati dei contadini e filiere corte, la logistica, l'educazione alimentare, il procurement pubblico e le mense, la gestione delle filiere dello spreco alimentare e il contrasto alle povertà alimentari, con particolare attenzione alla coesione con lo spazio rurale.
L'obiettivo principale è promuovere un sistema alimentare sostenibile, supportando i mercati contadini gestiti con competenza. Questo contribuisce non solo all'economia locale, ma anche al raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell'Agenda 2030 delle Nazioni Unite, come la riduzione della povertà e fame zero, favorendo la creazione di comunità resilienti e promuovendo pratiche alimentari rispettose dell'ambiente e delle persone coinvolte nella catena alimentare. Con l'urbanizzazione mondiale prevista al 70% entro il 2050, le città avranno un ruolo cruciale nel garantire sicurezza alimentare e sostenibilità. "Il progetto - spiega Carmelo Troccoli, direttore di Fondazione Campagna Amica e della World Farmers Markets Coalition - si concentra sulle reti alimentari alternative e, più precisamente, sui mercati contadini. E' in atto una speculazione sulla fame favorita dal fatto che l'andamento delle quotazioni dei prodotti agricoli è sempre più condizionata dai movimenti di capitale che si spostano con facilità dai mercati finanziari a quelli delle materie prime come il petrolio, i metalli preziosi fino al grano", conclude Troccoli, nel sottolineare che "l'agricoltura familiare è una risposta, a livello locale, a questa grave situazione, in grado di garantire una distribuzione più equa delle risorse, salvaguardare i territori e migliorare la vita delle comunità. Un modello capace di coniugare diritto al cibo e dignità dell'uomo, in grado di restituire il diritto di produrre, prima di tutto, gli alimenti necessari al proprio sostentamento e poi ad avviare un processo di economia territoriale."
L'obiettivo principale è promuovere un sistema alimentare sostenibile, supportando i mercati contadini gestiti con competenza. Questo contribuisce non solo all'economia locale, ma anche al raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell'Agenda 2030 delle Nazioni Unite, come la riduzione della povertà e fame zero, favorendo la creazione di comunità resilienti e promuovendo pratiche alimentari rispettose dell'ambiente e delle persone coinvolte nella catena alimentare. Con l'urbanizzazione mondiale prevista al 70% entro il 2050, le città avranno un ruolo cruciale nel garantire sicurezza alimentare e sostenibilità. "Il progetto - spiega Carmelo Troccoli, direttore di Fondazione Campagna Amica e della World Farmers Markets Coalition - si concentra sulle reti alimentari alternative e, più precisamente, sui mercati contadini. E' in atto una speculazione sulla fame favorita dal fatto che l'andamento delle quotazioni dei prodotti agricoli è sempre più condizionata dai movimenti di capitale che si spostano con facilità dai mercati finanziari a quelli delle materie prime come il petrolio, i metalli preziosi fino al grano", conclude Troccoli, nel sottolineare che "l'agricoltura familiare è una risposta, a livello locale, a questa grave situazione, in grado di garantire una distribuzione più equa delle risorse, salvaguardare i territori e migliorare la vita delle comunità. Un modello capace di coniugare diritto al cibo e dignità dell'uomo, in grado di restituire il diritto di produrre, prima di tutto, gli alimenti necessari al proprio sostentamento e poi ad avviare un processo di economia territoriale."