Presepe Vivente Canosa
Presepe Vivente Canosa
Vita di città

I Re Magi al Presepe Vivente

Ultima rievocazione rovinata dai furti

L'Epifania, una delle principali feste cristiane in calendario il 6 gennaio di ogni anno. Nata in Oriente per celebrare il battesimo di Gesù, l'Epifania fu successivamente introdotta in occidente dove assunse contenuti religiosi in parte diversi, come la ricorrenza delle nozze di Cana ed il ricordo dell'offerta dei doni dei magi nella grotta di Betlemme; quest'ultimo aspetto ha poi finito per prevalere, sovrapponendosi a precedenti tradizioni folcloristiche.

Dal Vangelo di Matteo sulla Venuta dei Re Magi:
"Gesù nacque a Betlemme di Giudea, al tempo del re Erode. Alcuni Magi giunsero da oriente a Gerusalemme e domandavano: "Dov'è il re dei Giudei che è nato? Abbiamo visto sorgere la sua stella, e siamo venuti per adorarlo". All'udire queste parole, il re Erode restò turbato e con lui tutta Gerusalemme. Riuniti tutti i sommi sacerdoti e gli scribi del popolo, s'informava da loro sul luogo in cui doveva nascere il Messia. Gli risposero:
"A Betlemme di Giudea, perché così è scritto per mezzo del profeta:
E tu, Betlemme, terra di Giuda,
non sei davvero il più piccolo capoluogo di Giuda:
da te uscirà infatti un capo
che pascerà il mio popolo, Israele".

"Allora Erode, chiamati segretamente i Magi, si fece dire con esattezza da loro il tempo in cui era apparsa la stella e li inviò a Betlemme esortandoli: "Andate e informatevi accuratamente del bambino e, quando l'avrete trovato, fatemelo sapere, perché anch'io venga ad adorarlo".
"Udite le parole del re, essi partirono. Ed ecco la stella, che avevano visto nel suo sorgere, li precedeva, finché giunse e si fermò sopra il luogo dove si trovava il bambino. Al vedere la stella, essi provarono una grandissima gioia. Entrati nella casa, videro il bambino con Maria sua madre, e prostratisi lo adorarono. Poi aprirono i loro scrigni e gli offrirono in dono oro, incenso e mirra. Avvertiti poi in sogno di non tornare da Erode, per un'altra strada fecero ritorno al loro paese" (Mt., 2, 1-12).

La storia narra che i magi vennero indicati come "re" ed il loro numero venne fissato a tre, con i nomi di Melchiorre, il più anziano, il suo nome stesso deriverebbe da Melech, che significa Re; Gasparre, per i greci Galgalath, significa signore di Saba; Baldassarre, deriverebbe da Balthazar, mitico re babilonese, quasi a suggerire la sua regione di provenienza.. I doni dei Magi hanno un significato: fanno riferimento alla duplice natura di Gesù, quella umana e quella divina: l'oro perché è il dono riservato ai Re e Gesù è il Re dei Re, l'incenso, come testimonianza di adorazione alla sua divinità, perché Gesù è Dio, la mirra, usata nel culto dei morti, perché Gesù è uomo e come uomo, mortale. Dalla storia alla realtà odierna, con l'arrivo dei Re Magi che conclude la XII Edizione del Presepe Vivente a Canosa di Puglia(BT), meta di attrazione durante le vacanze natalizie, tra le più belle della regione. Anche questa edizione ha fatto registrare picchi di presenze, davvero notevoli, oltre 8mila visitatori provenienti da più parti d'Italia e dall'estero. Tutti attratti dalla capacità interpretativa dei figuranti impegnati nelle rappresentazioni sceniche in una luminosa location estesa su 12.000 mq di interesse naturalistico-archeologico. Le suggestive grotte incastonate in un villaggio che rievoca quello palestinese del I secolo d. C.. fanno da cornice alla corte di Erode, alle botteghe degli artigiani, un ensemble di esperienze in un percorso "delle meraviglie" tra la legna che brucia, i profumi del pane azzimo che cuoce, i panni sbattuti contro le pietre del ruscello, le voci dei rabbini nella sinagoga, le danze del banchetto nuziale… Sono solo alcuni degli scenari, visibili e da ammirare, dalle ore 17,30 alle 20,30, alla XII Edizione del Presepe Vivente a Canosa di Puglia(BT), un patrimonio umano e naturalistico di grande valore socio-culturale, che vanta radici storiche e tradizioni sempre vive e molto sentite dai volontari-figuranti del comitato organizzatore. Purtroppo, ancora una volta gli stessi si trovano a dover fronteggiare l'ennesima cattiveria dell'uomo di questo tempo e di questa società, di quei pochi delinquenti che hanno perpetrato l'ennesimo furto di attrezzature e oggettistica, a danno dell'intera comunità che crede e sostiene l'operato fattivo dei volontari del Presepe Vivente sotto gli occhi di tutti. Meritano davvero tanto per quello che hanno realizzato in questi anni e continuano a fare, sostenendo enormi sacrifici e sforzi organizzativi, superando anche le avversità atmosferiche ma la cattiveria dell'uomo, è dura da combattere e sconfiggere.
Canosa e la Redazione di Canosaweb sono con voi!
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