Amministrazioni ed Enti
Assessori Facciolongo e Pavone: "Canosa non è mai stata chiusa ai bus turistici"
Stiamo lavorando per rimuovere qualsiasi equivoca interpretazione. L'Amministrazione comunale ha semplificato l'iter d'ingresso in città per bus turistici
Canosa - martedì 16 aprile 2013
10.58
"Canosa non è mai stata vietata ai bus turistici": si sta lavorando per rimuovere qualsiasi equivoca interpretazione delle ordinanze, per favorire il più possibile il flusso turistico, coniugando tale esigenza con l'indispensabile rispetto della norma; replica agli articoli pubblicati dalla Gazzetta del Mezzogiorno "Canosa, vietata ai bus turistici" e "Canosa riapre ai pullman turistici"
"Canosa non è mai stata vietata ai bus turistici". È quanto affermato in sintesi dall'assessore al Turismo, Sabino Facciolongo, e dall'assessore alla Viabilità e Polizia Municipale, Giovanni Battista Pavone, in replica agli articoli pubblicati dalla Gazzetta del Mezzogiorno:"Canosa, vietata ai bus turistici", del 6 aprile scorso e "Canosa riapre ai pullman turistici", del 14 aprile 2013. "Due ordinanze sindacali – proseguono - la n. 128/2010 e la n. 2/2011, resesi necessarie a Canosa come per molte altre città d'arte, garantivano l'ingresso in città indicando il "percorso obbligatorio" che portava i pullman di turisti ai siti archeologici, ai musei e agli altri centri di interesse. Bastava solo che i conducenti degli autobus, come richiesto dalle ordinanze, chiedessero i pass gratuiti al Comando di Polizia Municipale o allo Iat".
Dopo le tante segnalazioni, tuttavia, l'Amministrazione comunale ha semplificato l'iter d'ingresso in città per bus turistici, modificando la scritta sui 4 cartelli, posti agli ingressi della città, che indicavano ai bus turistici il percorso obbligatorio che portava al centro della città.
"Il problema dell'accesso dei bus turistici nella nostra città – ha aggiunto Facciolongo - è faccenda troppo delicata per poter essere affrontata in poche righe, fermo restando il sacrosanto diritto di denuncia da parte della stampa, sulla base, si presume, di circostanziate segnalazioni. E' tuttavia altrettanto chiaro che gli autisti di bus turistici o gli organizzatori di un'escursione che si apprestano ad entrare nelle città d'arte, debbano avere contezza dei limiti e degli adempimenti connessi agli accessi ai monumenti. Succede in quasi tutte le città d'arte e non si vede perché non possa succedere anche nella nostra.
Sarebbe bastato chiedere informazioni ai vigili urbani o allo Iat, per sapere che, con una semplice autorizzazione scritta, assolutamente gratuita, l'accesso ai siti archeologici sarebbe stato pienamente garantito". "Comunque – ha sottolineato Pavone - , onde evitare che si ingenerino ulteriori equivoci in merito, e nell'ottica della massima accessibilità turistica alla città, l'Amministrazione sta lavorando con il Comando di Pm, affinché si possa valutare ogni possibile soluzione alternativa ai percorsi viari urbani dedicati agli autobus turistici. Per il momento sono già stati modificati i 4 cartelli posti all'ingresso della città, che indicavano ai bus turistici il percorso obbligatorio che portava al centro cittadino. Inoltre, si è già avviata una istruttoria per la realizzazione di un piano di indicazioni turisticche dei monumenti più importanti".
La particolare conformazione viaria della Città, con strade di dimensioni ridotte non agevola certamente il transito e la sosta dei pullman nel centro urbano.
"Il problema odierno – si legge in una nota del Comando di Polizia Municipale - è stato già affrontato nel 2010 e 2011 con le ordinanze n. 128/2010 e n. 2/2011 con le quali sono stati istituiti percorsi obbligatori e stazioni di fermata, che consentono l'accesso alla città di autobus turistici. Le ordinanze, inoltre, prevedono una serie di limitazioni e deroghe. Tra le deroghe, è previsto innanzitutto l'accesso nel centro urbano di Canosa per gli autobus con lunghezza inferiore a 9 metri e per tutti gli autobus turistici, che abbiano effettuato prenotazioni presso attività di ristorazione o alberghi. Residua, infine, una casistica generale di "accesso straordinario" rilasciato dalla Pubblica amministrazione, su istanza dei richiedenti. Entrambe le ordinanze sono state notificate agli albergatori e ristoratori locali, alle associazioni di categoria, alla Fondazione Archeologica Canosina (Fac), oltre ad essere state pubblicate all'albo pretorio del Comune. Per di più, sono a disposizione dei turisti, tre stazioni di sosta per i bus: in corso Garibaldi, presso lo slargo della stazione ferroviaria; in via Santa Lucia, allo slargo antistante l'area archeologica di San Leucio; e a Piano San Giovanni (la sosta è consentita tutti i giorni, ad eccezione del giovedì mattina, dalle ore 7.00 alle 15.00, a causa della presenza del mercato settimanale, ndr). I numerosi percorsi viari sono stati riportati all'interno delle ordinanze stesse. Tuttavia, nonostante la chiarezza del contenuto di tali ordinanze, si sta lavorando per rimuovere qualsiasi equivoca interpretazione delle stesse, con un unico obiettivo: favorire il più possibile il flusso turistico, coniugando tale esigenza con l'indispensabile rispetto della norma".
ufficio stampa
Francesca Lombardi