Amministrazioni ed Enti
B&B, approvato ddl in Regione. Cosa cambia
Netta distinzione tra strutture a conduzione familiare e quelle imprenditoriali. Sanzioni per il mancato rispetto della legge: incassano i Comuni per l’80%
Canosa - martedì 16 luglio 2013
10.01
La quarta commissione consiliare della Regione Puglia ha approvato il ddl sui Bed and breakfast. Il testo normativo è il risultato di un lungo percorso di confronti in commissione consiliare tra le diverse forze politiche e sociali che doterà la Regione Puglia di una normativa per disciplinare l'attività in costante sviluppo.
La distinzione tra strutture a conduzione familiare e quelle a conduzione imprenditoriale è tra gli elementi salienti del testo di legge. La prima potrà essere svolta dal titolare dell'unità immobiliare per un numero di massimo di 3 stanze e 9 posti letto. L'attività diventa imprenditoriale con necessaria iscrizione della stessa al registro delle imprese per la gestione di non più 6 camere e 18 posti letto. Altro elemento innovativo è l'aspetto sanzionatorio per il mancato rispetto della legge, le cui entrate per l'80% finiranno nelle casse dei Comuni. Agli enti locali dunque è affidato un importante ruolo di vigilanza e controllo affinchè la normativa sia rispettata.
Il testo ora è atteso in aula consiliare per l'approvazione definitiva prima della pausa estiva. L'assessore al turismo, Silvia Godelli, ha espresso grandissima soddisfazione: «Dopo oltre un anno dalla presentazione in giunta, finalmente la commissione è riuscita a licenziare il testo, con il voto favorevole della maggioranza e con l'astensione dei gruppi di opposizione. Si è trattato di un complesso lavoro di sintesi che ha dovuto tenere conto di esigenze diverse e persino contraddittorie, ma è comunque prevalsa la volontà di normare questo settore che è in forte sviluppo, con l'obiettivo di qualificarlo e di offrire ai turisti che giungono in Puglia tutte le necessarie garanzie di organizzazione e di qualità».
Il gruppo dell'Udc, ha presentato un emendamento che esclude dall'applicazione delle nuove norme le attività di B&B già autorizzate e che non possono essere obbligate da una legge retroattiva ad adeguare le proprie strutture alla nuova legislazione. Adesso toccherà al Consiglio regionale esprimersi anche sull'irretroattività della legge.
La distinzione tra strutture a conduzione familiare e quelle a conduzione imprenditoriale è tra gli elementi salienti del testo di legge. La prima potrà essere svolta dal titolare dell'unità immobiliare per un numero di massimo di 3 stanze e 9 posti letto. L'attività diventa imprenditoriale con necessaria iscrizione della stessa al registro delle imprese per la gestione di non più 6 camere e 18 posti letto. Altro elemento innovativo è l'aspetto sanzionatorio per il mancato rispetto della legge, le cui entrate per l'80% finiranno nelle casse dei Comuni. Agli enti locali dunque è affidato un importante ruolo di vigilanza e controllo affinchè la normativa sia rispettata.
Il testo ora è atteso in aula consiliare per l'approvazione definitiva prima della pausa estiva. L'assessore al turismo, Silvia Godelli, ha espresso grandissima soddisfazione: «Dopo oltre un anno dalla presentazione in giunta, finalmente la commissione è riuscita a licenziare il testo, con il voto favorevole della maggioranza e con l'astensione dei gruppi di opposizione. Si è trattato di un complesso lavoro di sintesi che ha dovuto tenere conto di esigenze diverse e persino contraddittorie, ma è comunque prevalsa la volontà di normare questo settore che è in forte sviluppo, con l'obiettivo di qualificarlo e di offrire ai turisti che giungono in Puglia tutte le necessarie garanzie di organizzazione e di qualità».
Il gruppo dell'Udc, ha presentato un emendamento che esclude dall'applicazione delle nuove norme le attività di B&B già autorizzate e che non possono essere obbligate da una legge retroattiva ad adeguare le proprie strutture alla nuova legislazione. Adesso toccherà al Consiglio regionale esprimersi anche sull'irretroattività della legge.