
Vita di città
Bene il C.U.R.A (Corridoio Ecologico Urbano Archeologico) ma serve più coraggio
Comunicato congiunto della FAC e Italia Nostra
Canosa - venerdì 31 gennaio 2020
22.39
Con la Delibera n.103 del 7 giugno 2018 la Giunta Comunale approvava il progetto di fattibilità del C.U.R.A. -Corridoio Ecologico Urbano Archeologico - da finanziare con i fondi POR-PUGLIA 2014-2020. Con il progetto si voleva realizzare un "corridoio ecologico" che attraversasse la città da parte a parte,realizzando una dorsale interna di spazi verdi che connettesse alcune aree archeologiche presenti nell'abitato ed i grandi complessi archeologici posti ai margini della città. In tal modo si sarebbe potuto realizzare:a) un processo di valorizzazione del patrimonio archeologico;b) si sarebbero incrementate le aree verdi attraverso azioni di disimpermeabilizzazione delle aree asfaltate soprattutto di quelle contigue alle aree archeologiche ;c) si sarebbero rinverdite e piantumate quelle aree centrali abbandonate e degradate. Il progetto interessava le seguenti aree:1) I parchi di Costantinopoli e di San Pietro; 2) Le Terme Lomuscio e Giove Toro; 3)Le aree del Battistero di S.Giovanni; 4)L'area di Lamapopoli. Il progetto C.U.R.A. si è classificato al primo posto su 85 domande presentate ed è stato ammesso ad un finanziamento di un milione e trecentomila euro. Il finanziamento non consentiva di realizzare tutte le azioni previste dal progetto di fattibilità e pertanto, in sede di negoziazione con la Regione sono stati esclusi gli interventi che interessavano l'area di Lamapopoli e i parchi di Costantinopoli e S.Pietro impegnando il finanziamento disponibile sulle Terme Lomuscio,sull'area di Giove Toro e sul Battistero di S.Giovanni.
A noi il progetto C.U.RA piace. Perchè per la prima volta nel C.U.R.A. si intravede un progetto organico, una strategia;non più interventi spot con risorse pubbliche utilizzate in maniera estemporanea ed incoerente con il risultato poi,che gli interventi realizzati hanno contribuito ad aggravare il degrado esistente piuttosto che rimuoverlo. Il C.U.R.A è un quadro d'insieme in cui i singoli interventi sono inseriti con coerenza. A noi il C.U.R.A. piace perchè per la prima volta si mette in atto un processo di rinaturalizzazione delle aree oggetto degli interventi,che significa rimozione del cemento in aree prossime ai siti archeologici con conseguente ripermeabilizzazione del terreno,rinverdimento e nuove piantumazioni di quelle stesse aree,assenza di invasive nuove costruzioni,insomma,interventi leggeri e non invasivi. Il C.U.R.A. deve rappresentare un incubatore di ulteriori scelte urbanistiche virtuose e,in tale ottica,noi riteniamo che si debba fare un ulteriore passo in avanti. L'area mercatale è incompatibile con la presenza del Battistero di San Giovanni.Se vogliamo valorizzare pienamente quell'area archeologica il mercato settimanale deve essere trasferito altrove. Quella vasta piazza coperta di cemento dove si svolge il mercato custodisce altre importanti presenze archeologiche. Occorre liberarle dal cemento che le nasconde. Quell'area, interamente ripermeabilizzata,piantumata negli spazi interclusi tra le presenze archeologiche che emergeranno certamente dalle campagne di scavo, con la necessaria dotazione infrastrutturale,(creazione di sentieri,installazione di panchine,illuminazione),diventerebbe un "unicum" con l'area archeologica del Battistero,dall'alto valore attrattivo. Diventerebbe uno straordinario parco urbano a poche centinaia di metri dal centro della città,riqualificherebbe l'intero quartiere nato negli anni 50 e costituito per la gran parte da edilizia di necessità,di scarso pregio. Costituirebbe un primo importante tassello di una " cintura verde"che dovrebbe circondare la città per porre fine alla espansione dissennata a cui abbiamo assistito negli ultimi decenni.
Ci piace pensare ad una città in cui le emergenze archeologiche non siano più da considerare come elementi estranei,ostacolo e complicazioni rispetto alle esigenze della città moderna. Gli insediamenti archeologici e l'abitato moderno possono convivere senza competere tra di loro e senza impoverirsi a vicenda. Concludendo,bene il C.U.R.A. che auspichiamo venga illustrato alla cittadinanza con una efficace campagna di comunicazione basata sulla chiarezza. Non astrusi tecnicismi da addetti ai lavori bensì concetti semplici che siano accessibili a tutti per fare in modo che la informazione diventi partecipazione e coinvolgimento. Si proceda anche alle fasi successive del procedimento ( progetto esecutivo e appalto dei lavori).Chiediamo allo stesso tempo all'Amministrazione Comunale scelte coerenti. L'urbanistica disegna scenari e prospettive difficili da comprendere se non si ha una visione. Sono scenari e prospettive che rischiano di essere vanificate e umiliate se non sono accompagnate da scelte amministrative conseguenti.
Fondazione Archeologica Canosina ONLUS (FAC) - ITALIA NOSTRA ONLUS
Il Presidente Dottor Sergio Fontana - Il Presidente Sezione di Canosa di Puglia Mario Riccardo Limitone
A noi il progetto C.U.RA piace. Perchè per la prima volta nel C.U.R.A. si intravede un progetto organico, una strategia;non più interventi spot con risorse pubbliche utilizzate in maniera estemporanea ed incoerente con il risultato poi,che gli interventi realizzati hanno contribuito ad aggravare il degrado esistente piuttosto che rimuoverlo. Il C.U.R.A è un quadro d'insieme in cui i singoli interventi sono inseriti con coerenza. A noi il C.U.R.A. piace perchè per la prima volta si mette in atto un processo di rinaturalizzazione delle aree oggetto degli interventi,che significa rimozione del cemento in aree prossime ai siti archeologici con conseguente ripermeabilizzazione del terreno,rinverdimento e nuove piantumazioni di quelle stesse aree,assenza di invasive nuove costruzioni,insomma,interventi leggeri e non invasivi. Il C.U.R.A. deve rappresentare un incubatore di ulteriori scelte urbanistiche virtuose e,in tale ottica,noi riteniamo che si debba fare un ulteriore passo in avanti. L'area mercatale è incompatibile con la presenza del Battistero di San Giovanni.Se vogliamo valorizzare pienamente quell'area archeologica il mercato settimanale deve essere trasferito altrove. Quella vasta piazza coperta di cemento dove si svolge il mercato custodisce altre importanti presenze archeologiche. Occorre liberarle dal cemento che le nasconde. Quell'area, interamente ripermeabilizzata,piantumata negli spazi interclusi tra le presenze archeologiche che emergeranno certamente dalle campagne di scavo, con la necessaria dotazione infrastrutturale,(creazione di sentieri,installazione di panchine,illuminazione),diventerebbe un "unicum" con l'area archeologica del Battistero,dall'alto valore attrattivo. Diventerebbe uno straordinario parco urbano a poche centinaia di metri dal centro della città,riqualificherebbe l'intero quartiere nato negli anni 50 e costituito per la gran parte da edilizia di necessità,di scarso pregio. Costituirebbe un primo importante tassello di una " cintura verde"che dovrebbe circondare la città per porre fine alla espansione dissennata a cui abbiamo assistito negli ultimi decenni.
Ci piace pensare ad una città in cui le emergenze archeologiche non siano più da considerare come elementi estranei,ostacolo e complicazioni rispetto alle esigenze della città moderna. Gli insediamenti archeologici e l'abitato moderno possono convivere senza competere tra di loro e senza impoverirsi a vicenda. Concludendo,bene il C.U.R.A. che auspichiamo venga illustrato alla cittadinanza con una efficace campagna di comunicazione basata sulla chiarezza. Non astrusi tecnicismi da addetti ai lavori bensì concetti semplici che siano accessibili a tutti per fare in modo che la informazione diventi partecipazione e coinvolgimento. Si proceda anche alle fasi successive del procedimento ( progetto esecutivo e appalto dei lavori).Chiediamo allo stesso tempo all'Amministrazione Comunale scelte coerenti. L'urbanistica disegna scenari e prospettive difficili da comprendere se non si ha una visione. Sono scenari e prospettive che rischiano di essere vanificate e umiliate se non sono accompagnate da scelte amministrative conseguenti.
Fondazione Archeologica Canosina ONLUS (FAC) - ITALIA NOSTRA ONLUS
Il Presidente Dottor Sergio Fontana - Il Presidente Sezione di Canosa di Puglia Mario Riccardo Limitone