Bilancio 2012 ASL BT
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Cronaca

Bilancio 2012 ASL BT: poche risorse ma sostanziale equilibrio

L'azienda chiude con il segno meno di 102mila euro: esercizio migliore rispetto 2011. Per Canosa, si attende l'autorizzazione regionale della variante di progetto per il Pronto Soccorso e si attende l'ok per la realizzazione di un Centro Risvegli

E' un bilancio che migliora anno dopo anno e che sostanzialmente nel 2012 giunge vicino al pareggio.
E' quanto descritto e presentato stamane durante la conferenza stampa in Via Fornaci ad Andria, nella Direzione Generale della ASL BT. Vi è un risultato di esercizio (ricavi-costi) che arriva ad un meno 102mila euro, un risultato molto buono sia rispetto al 2011 (dove si è concluso con un -304mila euro) e sia sopratutto rispetto al triennio predente che va dal 2008 al 2010 con cifre di deficit da capogiro sino a sfiorare i 10milioni di euro di segno meno.

Il rigore nella spesa deve far il pari con le risorse assegnate pro capite dalla Regione e da altri enti alla stessa ASL BT: l'azienda sanitaria, infatti, è l'ultima in Puglia per risorse trasferite con circa 1.424 euro per ogni cittadino di spesa per una media che in Puglia arriva a 1.528 euro a testa. Le risorse disponibili, quindi, sono calcolate su poco più di 391mila abitanti di tutta la provincia di Barletta Andria Trani sino ad arrivare a poco più di 560 milioni di euro di risorse disponibili rivenienti dalla Regione. Queste risorse, come ricordato dallo stesso Giovanni Gorgoni, Direttore Generale della ASL BT «coprono il 98% delle nostre disponibilità con l'aggiunta degli introiti rivenienti dai ticket e da altre forme di finanziamento che portano le risorse disponibili sino a poco più di 600mila euro in netta flessione rispetto agli altri anni».

Da segnalare un primato della ASL BT: uno studio di Assobiomedica, infatti, posiziona l'azienda della BAT tra le migliori d'Italia e decisamente prima in Puglia per i tempi di pagamento delle forniture. Sono circa 128 i giorni in media con i quali i fornitori devono confrontarsi rispetto al pagamento delle loro fatture per forniture di qualsiasi genere. In Italia la media si aggira attorno ai 290 giorni mentre in Puglia sale sino a 358 con la ASL di Foggia a registrare un poco invidiabile record di 608 giorni. Sempre per quel che riguarda le forniture, nel 2012 è stata abbattuta l'esposizione debitoria della stessa azienda nei confronti delle altre aziende: si passa dagli oltre 96milioni di euro del 2011 a poco più di 70milioni del 2012 con un deciso segno meno di circa il 27%. Scendono le spese per risorse umane, locazione e noleggi, aumentano quelle per manutenzioni, appalti e beni di consumo con circa il 60% delle risorse che restano destinate al personale: «La ASL BT sta spostando la sua attenzione verso un'assistenza sempre più territoriale - ha detto lo stesso Gorgoni - per evitare sempre più l'utilizzo dell'ospedale. La sfida futura sarà quella di impiegare più risorse nella prevenzione per creare un circolo virtuoso di risparmio sulla cura stessa».

Poche risorse, pochi posti letto su molti ospedali: è questa la sintesi portata dallo stesso Direttore Generale che ha illustrato i lavori specifici effettuati ed in procinto di esser effettuati nell'intero territorio del nord barese. Per l'Ospedale "Bonomo" di Andria, si è in attesa di un'imminente autorizzazione regionale per il reimpiego di fondi scovati tra quelli derivanti dall'ex articolo 20 per ampliare il Pronto Soccorso, per attrezzare il nuovo reparto di ostetricia e ginecologia, per realizzare la nuova UTIN (Unità Terapia Intensiva Neonatale) e per creare il nuovo reparto di Neurochirurgia ed il nuovo Centro Trasfusionale. Per l'Ospedale di Barletta, invece, lavori concentrati sul parcheggio esterno sia per dipendenti che per visitatori e pazienti, nonchè il reparto di Ematologia e l'avvio della Breast Unit.
A Bisceglie è imminente l'inaugurazione del reparto di Malattie Infettive mentre a Trani sono stati avviati i lavori al Pronto Soccorso ed entro fine luglio alle Sale Operatorie. In autunno, sempre a Trani, sarà inaugurato il nuovo Centro Polifunzionale Territoriale.

Per Canosa, infine, si attende l'autorizzazione regionale della variante di progetto per il Pronto Soccorso e si attende l'ok per la realizzazione di un Centro Risvegli che dovrebbe contenere 40 posti letto. Entro fine luglio presentazione del piano di riconversione.

Un ultima battuta, poi, dedicata proprio alla paventata realizzazione dei due nuovi ospedali nel nord barese, uno nella Città di Andria verso Canosa e l'altro tra Bisceglie e Molfetta: «Esattamente un anno fa - ha concluso Gorgoni - abbiamo presentato ben due studi di fattibilità per i due ospedali dei quali il territorio dovrebbe dotarsi, ma ad ora non abbiamo più notizie in merito. I tempi restano comunque lunghi non meno di 5-7 anni e per questo in tutto questo periodo i nostri ospedale e le nostre strutture di assistenza devono lavorare al meglio e con le risorse a nostra disposizione. Punteremo sull'abbattimento delle liste d'attesa e continueremo nella strada intrapresa della prevenzione e della formazione. E' l'unico modo per rendere ancor più giusta e vicina ai cittadini la sanità».
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