Territorio
Campagne senz'acqua da 20 giorni
COLDIRETTI PUGLIA lancia l'allarme
Puglia - martedì 9 luglio 2019
19.31
A distanza di 20 giorni dallo scoppio delle tubature del Consorzio di Bonifica commissariato Terre d'Apulia in Contrada Bocca di Lupo a Minervino Murge avvenuto il 18 giugno scorso, le campagne sono ancora senz'acqua. E' la denuncia di Coldiretti Puglia che sollecita la fine urgente dei lavori e la piena ripresa dell'attività di irrigazione. "I 3 giorni annunciati per aggiustare il guasto e riprendere la normale attività di irrigazione sono passati da tempo. Il problema interessa 800 ettari di terreno dell'area, di cui 400 coltivati ad oliveto, frutteto e vigneto. Gli agricoltori stanno denunciando i primi segnali di danno alle produzioni che non hanno un goccio d'acqua da settimane, mentre assistiamo all'ennesimo atto del teatro della politica regionale sulle sorti dell'assessorato che deve sovrintendere le attività dei consorzi", lancia l'allarme il presidente di Coldiretti Puglia, Savino Muraglia. Il 18 giugno scorso centinaia di metri cubi d'acqua hanno inondato le campagne per lo scoppio della tubatura in vetroresina - ricorda Coldiretti Puglia - e per arrestare la furia dell'acqua il Consorzio ha chiuso le 'saracinesche' a monte, con le campagne rimaste a secco ormai da 20 giorni.
"E' impensabile che i Consorzi di Bonifica commissariati continuino a gestire esclusivamente l'emergenza, senza che possano fare affidamento su una concreta e seria programmazione che può venire solo dalla Regione Puglia, altrimenti non saranno messi mai nella condizione di operare nella giusta direzione e per la bonifica reale delle aree rurali. E' oltremodo impensabile che gli agricoltori continuino ad essere chiamati a pagare per servizi di cui non beneficiano, con la beffa di danni causati da reti colabrodo e manutenzioni al palo da 20 anni", insiste il presidente Muraglia. Coldiretti, in solitudine, afferma con forza da sempre che l'opera dei consorzi di bonifica sul territorio è indispensabile, perché la pulizia di fossi e canali, gestione di dighe e impianti irrigui è un'attività che va svolta sui territori e se non ci fossero i consorzi, comunque, qualcuno dovrebbe farsene carico e a qual qualcuno dovrebbe essere comunque riconosciuto il servizio reso.
"E' indispensabile, che la Regione Puglia metta il costituendo Consorzio di bonifica Centro - Sud Puglia nelle condizioni di dotarsi di un piano organico pluriennale, di tutti gli interventi di manutenzione straordinaria della rete di scolo - conclude il presidente Muraglia - al fine di non gravare di oneri impropri i consorziati, già colpiti sia patrimonialmente che nella formazione del reddito, in considerazione dei ripetuti danni subiti, a causa della mancata manutenzione delle strutture di bonifica e realizzi investimenti in infrastrutture irrigue e, soprattutto, avvii fattivamente interventi di manutenzione straordinaria degli impianti irrigui collettivi, pozzi compresi e delle reti di distribuzione di acqua potabile nelle aree rurali". In Puglia i consorzi di bonifica - afferma Coldiretti Puglia - rappresentano strumenti di utilità pubblica straordinaria, dato che nel settore irriguo gestiscono una superficie servita da opere di irrigazione di oltre 210mila ettari, 102 invasi e vasche di compenso, 24 impianti di sollevamento delle acque a uso irriguo, 560 chilometri di canali irrigui e circa 10.000 chilometri di condotte tubate, conclude Coldiretti Puglia.
"E' impensabile che i Consorzi di Bonifica commissariati continuino a gestire esclusivamente l'emergenza, senza che possano fare affidamento su una concreta e seria programmazione che può venire solo dalla Regione Puglia, altrimenti non saranno messi mai nella condizione di operare nella giusta direzione e per la bonifica reale delle aree rurali. E' oltremodo impensabile che gli agricoltori continuino ad essere chiamati a pagare per servizi di cui non beneficiano, con la beffa di danni causati da reti colabrodo e manutenzioni al palo da 20 anni", insiste il presidente Muraglia. Coldiretti, in solitudine, afferma con forza da sempre che l'opera dei consorzi di bonifica sul territorio è indispensabile, perché la pulizia di fossi e canali, gestione di dighe e impianti irrigui è un'attività che va svolta sui territori e se non ci fossero i consorzi, comunque, qualcuno dovrebbe farsene carico e a qual qualcuno dovrebbe essere comunque riconosciuto il servizio reso.
"E' indispensabile, che la Regione Puglia metta il costituendo Consorzio di bonifica Centro - Sud Puglia nelle condizioni di dotarsi di un piano organico pluriennale, di tutti gli interventi di manutenzione straordinaria della rete di scolo - conclude il presidente Muraglia - al fine di non gravare di oneri impropri i consorziati, già colpiti sia patrimonialmente che nella formazione del reddito, in considerazione dei ripetuti danni subiti, a causa della mancata manutenzione delle strutture di bonifica e realizzi investimenti in infrastrutture irrigue e, soprattutto, avvii fattivamente interventi di manutenzione straordinaria degli impianti irrigui collettivi, pozzi compresi e delle reti di distribuzione di acqua potabile nelle aree rurali". In Puglia i consorzi di bonifica - afferma Coldiretti Puglia - rappresentano strumenti di utilità pubblica straordinaria, dato che nel settore irriguo gestiscono una superficie servita da opere di irrigazione di oltre 210mila ettari, 102 invasi e vasche di compenso, 24 impianti di sollevamento delle acque a uso irriguo, 560 chilometri di canali irrigui e circa 10.000 chilometri di condotte tubate, conclude Coldiretti Puglia.