Vita di città
Canosa: Benedetta la nuova edicola dell’Immacolata
Mons. Luigi Mansi alla cerimonia presso l’ I.P.A.A. dell’Einaudi
Canosa - sabato 18 dicembre 2021
16.18
Nella gelida mattinata odierna presso la sede dell'Istituto Professionale per l'Agricoltura e l'Ambiente dell'Einaudi di Canosa di Puglia ha avuto luogo la cerimonia di benedizione della nuova edicola dedicata alla Madonna, officiata dal. Vescovo della Diocesi di Andria, Mons. Luigi Mansi, con gli interventi di Don Felice Bacco (parroco della Cattedrale di S. Sabino), di Don Vito Zinfollino (parroco della Chiesa di Santa Teresa del Bambino Gesù) e la dottoressa Pina Catino, Gran Dama dell'Ordine Cavalieri Templari Cristiani "Jacques de Molay" - Poveri Cavalieri di Cristo, afferente alla Confederazione dei Cavalieri di San Bernardo di Chiaravalle. Hanno presenziato, tra gli altri, gli alunni dell'I.P.A.A., accompagnati dai docenti e dalla dirigente Maria Brigida Caporale che per gli onori di casa ha salutato le autorità intervenute, spiegando le motivazioni che hanno portato alla costruzione dell'edicola eseguita dalla ditta Santo Di Natale su progetto dell'ingegnere Cosimo Damiano Tatò; mentre, la statua di Maria Santissima dell'Immacolata, donata dalla famiglia De Simone di Molfetta è stata restaurata dalla signora Mariella Adone. Per l'occasione la famiglia Fiore ha donato la conchiglia di San Giacomo, il simbolo del cammino a Santiago de Compostela che anticamente i devoti la portavano cucita sui vestiti o appesa al bordone, il tipico bastone con manico ricurvo, dopo aver raggiunto la meta, come segno dell'avvenuto pellegrinaggio mentre i camminatori la portano addosso o applicata sugli zaini. Sono stati condivisi momenti di riflessione e preghiera, nel culto mariano radicato a Canosa ed a Molfetta, e poi lo scambio di auguri in prossimità del Santo Natale, seguiti dalla consegna degli attestati di ringraziamento a quanti hanno contribuito alla realizzazione della nuova edicola tra gli applausi dei partecipanti.
Foto a cura di Savino Mazzarella
Foto a cura di Savino Mazzarella