Associazioni
Canosa: Come prevenire le calamità naturali e gestire le emergenze
All'UTE l’ingegnere Mario Iandolo del Comando Vigili del Fuoco BAT
Canosa - domenica 26 febbraio 2023
23.17
Un programma intenso di incontri quello in corso di svolgimento presso l'Università della Terza Età "Ovidio Gallo" di Canosa di Puglia(BT),presieduta dal dottor Sabino Trotta. Lo scorso lunedì è intervenuto l'ingegnere Mario Iandolo in servizio al Comando Vigili del Fuoco di Barletta Andria Trani che ha parlato dei "Comportamenti e difesa nelle calamità: incendi, terremoti, catastrofi climatiche". Il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, al fine di salvaguardare l'incolumità delle persone e l'integrità dei beni, assicura gli interventi tecnici caratterizzati dal requisito dell'immediatezza della prestazione, per i quali siano richieste professionalità tecniche anche ad alto contenuto specialistico ed idonee risorse strumentali, ed al medesimo fine effettua studi ed esami sperimentali e tecnici nello specifico settore. Sono compresi tra gli interventi tecnici di soccorso pubblico del Corpo nazionale: l'opera tecnica di soccorso in occasione di incendi, di incontrollati rilasci di energia, di improvviso o minacciante crollo strutturale, di frane, di piene, di alluvioni o di altra pubblica calamità; l'opera tecnica di contrasto dei rischi derivanti dall'impiego dell'energia nucleare e dall'uso di sostanze batteriologiche, chimiche e radiologiche.
E' stato evidenziato che durante un terremoto, il rischio principale è rappresentato dal crollo della struttura e, contemporaneamente, dalla caduta al suo interno di mobili e suppellettili; è quindi fondamentale identificare quali possano essere i punti più "solidi" della struttura (in generi le parti portanti, gli architravi, i vani delle porte e gli angoli in genere) e portarsi nelle loro vicinanze. Nello stesso tempo cercare di allontanarsi dalle suppellettili che potrebbero cadere addosso; può essere opportuno cercare di trovare riparo sotto il tavolo o il letto o addossandosi ad un muro "maestro", in un punto lontano da finestre che potrebbero rompersi e provocare ferite. Una volta terminata la scossa si deve: uscire con calma chiudendo acqua, luce e gas; per scendere occorre usare le scale (se esistenti privilegiare quelle antincendio), non l'ascensore che potrebbe bloccarsi improvvisamente o, addirittura, precipitare; controllare dall'odore, assolutamente senza accendere fiamme libere, se ci sono perdite di gas ed in tal caso aprire porte e finestre e, se possibile, segnalarlo. Non usare il telefono o l'auto: le linee e le strade servono agli enti preposti al soccorso (Vigili del Fuoco - Croce Rossa ecc.). Portarsi in zone aperte dove possono giungere facilmente i soccorsi (campi sportivi, giardini pubblici, piazze ampie) e non sostare in prossimità di corsi d'acqua.
Mentre, appena si scopre un incendio bisogna fuggire via, senza tentare di spegnerlo o di prendere le proprie cose, perché queste azioni possono solo ritardare la fuga. Se si percepisce che al di là di una porta c'è l'incendio, prima di aprirla è bene sentire con la mano se è calda. Se è molto calda non aprirla, ma cercare un'altra via di fuga; se si deve attraversare una zona in cui c'è già del fumo, cercare di abbassarsi il più possibile e, se possibile, bagnarsi i vestiti. Per ogni richiesta di soccorso è possibile chiedere l'aiuto dei Vigili del Fuoco ad esempio in caso di incendio, ma non solo, in caso di persone disperse o che abbiano bisogno d'aiuto immediato(dispersi in montagna, laghi fiumi grotte ecc.) in caso di incidenti stradali, in caso di allagamento o di calamita naturali (terremoti, frane ecc.), insomma in tutti i casi in cui si è in pericolo.Dal lontano 1987 è stato attivato su tutto il territorio nazionale il numero telefonico unico di soccorso del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco "115" in ottemperanza a quanto previsto dalla Legge 197 del 13.05.1985.
Tanti consigli importanti impartiti dall'ingegnere Mario Iandolo in servizio al Comando Vigili del Fuoco di Barletta Andria Trani che nel corso della serata ha risposto anche alle domande della platea attenta e partecipe all'incontro particolarmente interessante e utile. Nel prossimo incontro alle ore 18,30 di lunedì 27 febbraio, interverrà il dottor Sabino Trotta sul tema: "Una patologia che ci accompagna: l'Artrosi." Si terrà presso l'Auditorium della Parrocchia di Gesù, Giuseppe e Maria, in via Federico II a Canosa di Puglia. Nel rinnovare l'invito a partecipare agli incontri culturali, il presidente dottor Sabino Trotta ha inoltre comunicato che sono aperte le iscrizioni al concorso per una Tesi di Laurea discussa nell'anno accademico 2022-2023, che valorizzi l'immagine storica e culturale della "nostra amata Canosa", attraverso una scrupolosa ricerca di documentazione sviluppata da studi su archivi di Stato e reperti archeologici del territorio.
E' stato evidenziato che durante un terremoto, il rischio principale è rappresentato dal crollo della struttura e, contemporaneamente, dalla caduta al suo interno di mobili e suppellettili; è quindi fondamentale identificare quali possano essere i punti più "solidi" della struttura (in generi le parti portanti, gli architravi, i vani delle porte e gli angoli in genere) e portarsi nelle loro vicinanze. Nello stesso tempo cercare di allontanarsi dalle suppellettili che potrebbero cadere addosso; può essere opportuno cercare di trovare riparo sotto il tavolo o il letto o addossandosi ad un muro "maestro", in un punto lontano da finestre che potrebbero rompersi e provocare ferite. Una volta terminata la scossa si deve: uscire con calma chiudendo acqua, luce e gas; per scendere occorre usare le scale (se esistenti privilegiare quelle antincendio), non l'ascensore che potrebbe bloccarsi improvvisamente o, addirittura, precipitare; controllare dall'odore, assolutamente senza accendere fiamme libere, se ci sono perdite di gas ed in tal caso aprire porte e finestre e, se possibile, segnalarlo. Non usare il telefono o l'auto: le linee e le strade servono agli enti preposti al soccorso (Vigili del Fuoco - Croce Rossa ecc.). Portarsi in zone aperte dove possono giungere facilmente i soccorsi (campi sportivi, giardini pubblici, piazze ampie) e non sostare in prossimità di corsi d'acqua.
Mentre, appena si scopre un incendio bisogna fuggire via, senza tentare di spegnerlo o di prendere le proprie cose, perché queste azioni possono solo ritardare la fuga. Se si percepisce che al di là di una porta c'è l'incendio, prima di aprirla è bene sentire con la mano se è calda. Se è molto calda non aprirla, ma cercare un'altra via di fuga; se si deve attraversare una zona in cui c'è già del fumo, cercare di abbassarsi il più possibile e, se possibile, bagnarsi i vestiti. Per ogni richiesta di soccorso è possibile chiedere l'aiuto dei Vigili del Fuoco ad esempio in caso di incendio, ma non solo, in caso di persone disperse o che abbiano bisogno d'aiuto immediato(dispersi in montagna, laghi fiumi grotte ecc.) in caso di incidenti stradali, in caso di allagamento o di calamita naturali (terremoti, frane ecc.), insomma in tutti i casi in cui si è in pericolo.Dal lontano 1987 è stato attivato su tutto il territorio nazionale il numero telefonico unico di soccorso del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco "115" in ottemperanza a quanto previsto dalla Legge 197 del 13.05.1985.
Tanti consigli importanti impartiti dall'ingegnere Mario Iandolo in servizio al Comando Vigili del Fuoco di Barletta Andria Trani che nel corso della serata ha risposto anche alle domande della platea attenta e partecipe all'incontro particolarmente interessante e utile. Nel prossimo incontro alle ore 18,30 di lunedì 27 febbraio, interverrà il dottor Sabino Trotta sul tema: "Una patologia che ci accompagna: l'Artrosi." Si terrà presso l'Auditorium della Parrocchia di Gesù, Giuseppe e Maria, in via Federico II a Canosa di Puglia. Nel rinnovare l'invito a partecipare agli incontri culturali, il presidente dottor Sabino Trotta ha inoltre comunicato che sono aperte le iscrizioni al concorso per una Tesi di Laurea discussa nell'anno accademico 2022-2023, che valorizzi l'immagine storica e culturale della "nostra amata Canosa", attraverso una scrupolosa ricerca di documentazione sviluppata da studi su archivi di Stato e reperti archeologici del territorio.