Archeologia
Canosa: Conoscere, conservare, condividere. Le ultime ricerche nelle catacombe di Santa Sofia
Verranno presentati gli esiti degli interventi di scavo e di tutela condotti negli ultimi anni
Canosa - giovedì 21 settembre 2023
11.51
Il complesso catacombale tardoantico di Lamapopoli (IV-VI secolo), sito a Canosa di Puglia, in località Lamapopoli, è uno degli esempi più evidenti dell'eccezionale compresenza di un patrimonio storico e archeologico di notevole valore unito a una potenziale ricchezza di tipo paesaggistico e naturalistico. Lo scorso 4 settembre, la Pontificia Commissione di Archeologia Sacra (Ispettorato per le Catacombe di Puglia) ha avviato la nona campagna di scavi nelle catacombe cristiane, non ancora accessibili, sotto la direzione scientifica della professoressa Paola De Santis dell'Università degli Studi di Bari.
L'èquipe, che soggiornerà in città per tutta la durata dei lavori, è composta da archeologi professionisti, dottorandi e assegnisti di ricerca, specialisti in Archeologia e laureandi magistrali in Archeologia dell'Università di Bari. Oltre che nelle varie attività di cantiere, che prevedono anche interventi di messa in sicurezza, conservazione e restauro, l'équipe è impegnata in laboratori pomeridiani finalizzati alla classificazione preliminare dei reperti rinvenuti e alla rielaborazione della documentazione scritta, grafica e fotografica prodotta nel corso dello scavo.
Gli interventi condotti dalla Pontificia Commissione di Archeologia Sacra a Canosa dal 2016, con sistematicità e senza soluzione di continuità, sono finalizzati in futuro a rendere gradualmente fruibile al pubblico il complesso catacombale con l'auspicio che, in sinergia con gli Enti e le Istituzioni preposte, si possa procedere al risanamento dell'intero complesso cimiteriale interessato dalla presenza, oltre che delle catacombe di committenza cristiana, di una necropoli subdiale di età romana.
Il 26 settembre alle ore 18.30, in collaborazione con il Comune di Canosa di Puglia, si terrà presso il Teatro Comunale "Raffaele Lembo" l'incontro aperto al pubblico: "Conoscere, conservare, condividere. Le ultime ricerche nelle catacombe di Canosa". Verranno presentati gli esiti degli interventi di scavo e di tutela condotti negli ultimi anni e le attività di studio e ricerca che ne sono derivate, compresa la prima monografia scientifica sulle indagini 2016-2022. Parteciperanno con interventi di saluto il Sindaco di Canosa di Puglia Vito Malcangio, il Vescovo di Andria Mons. Luigi Mansi, l'Assessore alla Cultura e all'Archeologia del Comune di Canosa Cristina Saccinto, la Soprintendente Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le Province BAT e Foggia Arch. Anita Guarnieri, il funzionario archeologo della Soprintendenza BAT e Foggia Italo Muntoni, il Delegato del Direttore generale dei Musei Puglia (M. Osanna) Francesco Longobardi, la Direttrice del Museo Archeologico Nazionale di Canosa di Puglia Anita Rocco, il Direttore del Dipartimento di Ricerca e Innovazione Umanistica dell'Università di Bari Paolo Ponzio ed il segretario della Pontificia Commissione di Archeologia Sacra Raffaella Giuliani. Seguiranno gli interventi sugli esiti delle ricerche dell'Ispettore per le Catacombe della Puglia Paola De Santis e del Presidente della Pontificia Commissione di Archeologia Sacra Mons. Pasquale Iacobone. Il complesso catacombale di Canosa, di Santa Sofia o di Lamapopoli, rinvenuto negli anni '50 sulla strada statale Canosa–Barletta (Ss 93), rappresentano un «unicum» per la Puglia, e sono tra le poche cristiane presenti in Italia meridionale insieme a quelle di Siracusa e Napoli. Dal 2016 sono "entrate nelle disponibilità della Santa Sede", per la conservazione, tutela e promozione attraverso l'azione della Pontificia Commissione di Archeologia Sacra.
L'èquipe, che soggiornerà in città per tutta la durata dei lavori, è composta da archeologi professionisti, dottorandi e assegnisti di ricerca, specialisti in Archeologia e laureandi magistrali in Archeologia dell'Università di Bari. Oltre che nelle varie attività di cantiere, che prevedono anche interventi di messa in sicurezza, conservazione e restauro, l'équipe è impegnata in laboratori pomeridiani finalizzati alla classificazione preliminare dei reperti rinvenuti e alla rielaborazione della documentazione scritta, grafica e fotografica prodotta nel corso dello scavo.
Gli interventi condotti dalla Pontificia Commissione di Archeologia Sacra a Canosa dal 2016, con sistematicità e senza soluzione di continuità, sono finalizzati in futuro a rendere gradualmente fruibile al pubblico il complesso catacombale con l'auspicio che, in sinergia con gli Enti e le Istituzioni preposte, si possa procedere al risanamento dell'intero complesso cimiteriale interessato dalla presenza, oltre che delle catacombe di committenza cristiana, di una necropoli subdiale di età romana.
Il 26 settembre alle ore 18.30, in collaborazione con il Comune di Canosa di Puglia, si terrà presso il Teatro Comunale "Raffaele Lembo" l'incontro aperto al pubblico: "Conoscere, conservare, condividere. Le ultime ricerche nelle catacombe di Canosa". Verranno presentati gli esiti degli interventi di scavo e di tutela condotti negli ultimi anni e le attività di studio e ricerca che ne sono derivate, compresa la prima monografia scientifica sulle indagini 2016-2022. Parteciperanno con interventi di saluto il Sindaco di Canosa di Puglia Vito Malcangio, il Vescovo di Andria Mons. Luigi Mansi, l'Assessore alla Cultura e all'Archeologia del Comune di Canosa Cristina Saccinto, la Soprintendente Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le Province BAT e Foggia Arch. Anita Guarnieri, il funzionario archeologo della Soprintendenza BAT e Foggia Italo Muntoni, il Delegato del Direttore generale dei Musei Puglia (M. Osanna) Francesco Longobardi, la Direttrice del Museo Archeologico Nazionale di Canosa di Puglia Anita Rocco, il Direttore del Dipartimento di Ricerca e Innovazione Umanistica dell'Università di Bari Paolo Ponzio ed il segretario della Pontificia Commissione di Archeologia Sacra Raffaella Giuliani. Seguiranno gli interventi sugli esiti delle ricerche dell'Ispettore per le Catacombe della Puglia Paola De Santis e del Presidente della Pontificia Commissione di Archeologia Sacra Mons. Pasquale Iacobone. Il complesso catacombale di Canosa, di Santa Sofia o di Lamapopoli, rinvenuto negli anni '50 sulla strada statale Canosa–Barletta (Ss 93), rappresentano un «unicum» per la Puglia, e sono tra le poche cristiane presenti in Italia meridionale insieme a quelle di Siracusa e Napoli. Dal 2016 sono "entrate nelle disponibilità della Santa Sede", per la conservazione, tutela e promozione attraverso l'azione della Pontificia Commissione di Archeologia Sacra.