Palazzo di città
Canosa di Puglia: Rigenerazione urbana e territoriale
Ente Comunale primo in tutta la BAT ad aver recepito la Legge Regionale 36/2023
Canosa - mercoledì 10 luglio 2024
8.04
Rigenerazione urbana e territoriale del territorio di Canosadi Puglia, strategie di riqualificazione tra la città e la campagna di prossimità, riduzione del degrado, del sottoutilizzo e dell'abbandono di ambiti urbanizzati. Sono questi alcuni dei temi al centro dell'incontro che ha avuto luogo ieri mattina presso l'Aula Consiliare del Comune di Canosa ed organizzato dall'Ente Comunale in collaborazione con l'Ordine degli Architetti, degli Ingegneri, dei Geologi e dei Geometri della Provincia Barletta-Andria-Trani.
La giornata di studio è stata incentrata sulla presentazione della delibera di recepimento della Legge Regionale 36/2023. Dal tavolo di confronto è emerso come il Comune di Canosa sia il primo fra quelli della BAT ad aver recepito la Legge Regionale 36/2023, una nota di merito questa per l'Amministrazione Comunale. Diverse le riflessioni effettuate relativamente al contenimento del consumo di suolo, all'adattamento e alla mitigazione dei rischi connessi ai cambiamenti climatici, ciò attraverso un più ampio e coordinato insieme di azioni finalizzate a favorire l'attuazione della stessa Legge.
Fra gli obiettivi sicuramente quello di contrastare il consumo del suolo, individuare ambiti del tessuto urbano per l'avvio di iniziative sperimentali di interesse pubblico per la rigenerazione di contesti interessati da condizioni di degrado, sottoutilizzo e abbandono e favorire processi di attuazione dei Progetti Territoriali di Paesaggio del PPTR. E ancora: favorire processi di ripristino della biodiversità e l'adattamento ai cambiamenti climatici attraverso l'individuazione di ambiti territoriali in cui effettuare piantumazioni ed infine realizzazione di nuovi habitat in contesti paesaggistici e naturalistici di pregio, per la piena attuazione della L.R. 36/2023.
Dopo i saluti istituzionali dell'Assessore alla Cultura Cristina Saccinto, che ha posto un focus tra recupero di zone degradate e cultura della bellezza, ad introdurre le relazioni è stato l'Architetto Mauro Iacoviello, Dirigente del Settore Pianificazione Territoriale - SUE del Comune di Canosa. È stata questa l'occasione per riflettere e prendere spunto da alcuni casi studio regionali alla presenza di tecnici, amministratori locali e dell'Autorità di Bacino Distrettuale dell'Appennino Meridionale
La giornata di studio è stata incentrata sulla presentazione della delibera di recepimento della Legge Regionale 36/2023. Dal tavolo di confronto è emerso come il Comune di Canosa sia il primo fra quelli della BAT ad aver recepito la Legge Regionale 36/2023, una nota di merito questa per l'Amministrazione Comunale. Diverse le riflessioni effettuate relativamente al contenimento del consumo di suolo, all'adattamento e alla mitigazione dei rischi connessi ai cambiamenti climatici, ciò attraverso un più ampio e coordinato insieme di azioni finalizzate a favorire l'attuazione della stessa Legge.
Fra gli obiettivi sicuramente quello di contrastare il consumo del suolo, individuare ambiti del tessuto urbano per l'avvio di iniziative sperimentali di interesse pubblico per la rigenerazione di contesti interessati da condizioni di degrado, sottoutilizzo e abbandono e favorire processi di attuazione dei Progetti Territoriali di Paesaggio del PPTR. E ancora: favorire processi di ripristino della biodiversità e l'adattamento ai cambiamenti climatici attraverso l'individuazione di ambiti territoriali in cui effettuare piantumazioni ed infine realizzazione di nuovi habitat in contesti paesaggistici e naturalistici di pregio, per la piena attuazione della L.R. 36/2023.
Dopo i saluti istituzionali dell'Assessore alla Cultura Cristina Saccinto, che ha posto un focus tra recupero di zone degradate e cultura della bellezza, ad introdurre le relazioni è stato l'Architetto Mauro Iacoviello, Dirigente del Settore Pianificazione Territoriale - SUE del Comune di Canosa. È stata questa l'occasione per riflettere e prendere spunto da alcuni casi studio regionali alla presenza di tecnici, amministratori locali e dell'Autorità di Bacino Distrettuale dell'Appennino Meridionale