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Canosa ed Andria, insieme per la raccolta differenziata porta a porta, intervento dei cittadini!
Innovativo servizio , osservazioni e perplessità. Ecco qual'è la situazione ma noi continuiamo a credere che si possa fare
Canosa - giovedì 16 agosto 2012
10.43
NUOVO SERVIZIO DI RACCOLTA DIFFERENZIATA PORTA A PORTA AD ANDRIA, SI STANNO SVOLGENDO GLI INCONTRI DEL COMITATO DI QUARTIERE EUROPA CON I RESIDENTI.
CURIOSITA' PER IL NUOVO ED INNOVATIVO SERVIZIO MA TANTISSIME OSSERVAZIONI E PERPLESSITA' CIRCA LA GESTIONE LOGISTICA E LE DIFFICOLTA' OPERATIVE.
SI TEME ANCHE CHE IL SERVIZIO SUPPLEMENTARE POSSA AUMENTARE A DISMISURA I COSTI DEL CONFERIMENTO.
ECCO QUAL E' LA SITUAZIONE MA NOI CONTINUIAMO A CREDERE CHE SI POSSA FARE.
Stanno continuando a pieno ritmo gli incontri con i residenti del Quartiere da parte dei responsabili del Comitato di Quartiere Europa che ha voluto impegnarsi in questa azione civica anche in qualità di Associazione facente parte della 4^ Consulta della Tutela Ambientale della città di Andria. Gli incontri si sono resi necessari non solo perché il nuovo servizio di raccolta differenziata porta a porta, che partirà il prossimo 1° settembre 2012 anche ad Andria, è rivoluzionario ed innovativo ma anche perché i risultati auspicati sarà possibile ottenerli solo attraverso la piena collaborazione da parte dei cittadini altrimenti l'operazione potrebbe rivelarsi un vero fallimento con conseguenze inimmaginabili, non solo dal punto di vista economico per la città di Andria e quella cugina di Canosa di Puglia.
Proprio perché gli elementi che stiamo raccogliendo ci stanno preoccupando è nostra intenzione farci portatori di queste perplessità e trasferirle a chi di competenza, anche grazie all'ausilio degli Organi di Informazione. Senza soffermarci sui "casi limite" che tali non sono perché diffusi e numerosi cioè quelli riguardanti i cittadini che non hanno l'autonomia di lettura e di comprensione delle norme e delle indicazioni riportate nel vademecum distribuito con le dotazioni di sacchetti e secchielli, ecco quali sono stati gli elementi di valutazione raccolti:
- ad ogni condominio sono stati distribuiti un certo numero di cassonetti (quelli grandi) da tenere all'interno degli stabili per poi essere portati all'esterno nelle giornate e nelle ore prestabilite per il ritiro porta a porta: questi cassonetti voluminosi rappresenterebbero un serio problema in quanto la loro collocazione non è affatto semplice; tenerli nell'androne condominiale significa occupare, in quasi la totalità dei casi una considerevole parte della superficie, con impedimenti per il transito di persone e/o cose e soprattutto con problemi igienico-sanitari. Qualora, invece, questi cassonetti dovessero essere riposti nei garage condominiali si presenterebbe un ulteriore problema che è legato alla difficoltà, una volta che i cassonetti sono stati riempiti di rifiuti, di portarli all'esterno a causa del loro peso e delle rampe di discesa ripide e poco accessibili se non con mezzi idonei.
Altra situazione è rappresentata da quegli stabili che posseggono un'area recintata e protetta antistante l'accesso condominiale ma questi casi sono molto rari e anche costoro hanno manifestato la preoccupazione rispetto alla facilità con la quale i rifiuti possano essere contaminati dall'esterno proprio perché i cassonetti sono agevolmente accessibili. Proprio a proposito della contaminazione dei rifiuti (che vanificherebbe la raccolta che non sarebbe più differenziata, con la conseguenza di multe salate proprio per il condominio) coloro che abbiamo incontrato hanno posto una domanda molto significativa che è questa.
"poiché i cassonetti potranno essere depositati fuori dagli stabili, quindi praticamente per strada, dalle ore 22,00 della sera precedente e le ore 6,00 del giorno di raccolta e vi potranno restare fino alle ore 12,00, chi è responsabile di tutto quanto possa accadere durante questo lunghissimo lasso di tempo? Qualora il cassonetto dovesse essere contaminato dall'esterno, danneggiato, asportato, ribaltato chi ne risponderà? In che modo e con quale certezza del trasgressore potranno essere elevate le sanzioni che comunque è previsto siano a carico del condominio? Le medesime perplessità in tal senso sono state altresì manifestate da quegli stabili con pochi condomini che faranno uso delle pattumiere domestiche e non avranno i cassonetti.
Tornando alla difficoltà di trasportare all'esterno dei condomini o dei garage i cassonetti pieni di rifiuti, stanno già circolando alcune "proposte" da parte di soggetti privati o sedicenti tali i quali proporrebbero la fornitura del servizio con un'incidenza che arriverebbe anche a dieci euro al mese per ciascun condomino visto che, erroneamente, si farebbe richiesta di denaro per la prestazione non già in base al numero di cassonetti da gestire ma al numero di famiglie che compongono il condominio, inspiegabilmente ed illogicamente se non dal punto vista monetario.
Questo significherebbe una spesa annua per ciascun nucleo familiare che potrebbe arrivare anche ad essere di oltre cento euro pro capite incidendo, nella generalità dei casi, anche fino al 40% in più rispetto alla TARSU comunale già pagata e questa sarebbe una vera beffa oltre che un ulteriore ed imprevisto onere economico. A tal proposito la domanda più frequente è stata: "perché non si è previsto un reale servizio porta a porta con il ritiro dei rifiuti dal luogo di deposito dei cassonetti, evitando tutti questi problemi?"
Numerose, inoltre, sono state le domande poste dai commercianti che invece dovrebbero tenere i cassonetti nei propri esercizi.
Le problematiche più frequentemente poste, quindi, sono proprio relative alla più importante innovazione introdotta dal nuovo servizio cioè il principio che i rifiuti non devono più stare per le strade ma è proprio questa novità che preoccupa di più gli utenti proprio a causa di una gestione logistica che viene vista essere farraginosa e non proprio facile da gestire.
Nella città di Monza, dove questo tipo di servizio è già stato collaudato, è stato previsto inoltre il seguente regime sanzionatorio nel caso in cui si facciano cose da non fare, punibili con multe anche molto salate:
· usare contenitori sbagliati o utilizzare sacchi neri opachi (che sono ormai vietati da tempo);
· buttare i rifiuti senza rispettare le regole della differenziazione;
· buttare i rifiuti senza rispettare gli orari e i giorni previsti;
· appiccicare materiali o scritte sui contenitori, o danneggiarli;
· mettere in strada mastelli e bidoni scoperchiati o lasciarli sulla strada dopo che sono stati svuotati;
· abbandonare i rifiuti o metterli per strada fuori dai loro contenitori;
· buttare i rifiuti dai balconi, dalle finestre o dai finestrini dell'auto;
· bruciare i rifiuti.
In base alla gravità del comportamento, le multe possono andare da 25 a 629 euro. L'abbandono dei rifiuti da parte di Imprese o Enti può comportare multe da 105 a 26.000 euro, con possibilità di reclusione da 3 mesi a 2 anni.
Durante i nostri incontri la domanda/richiesta è sempre e comunque stata la stessa: a fronte di questo nuovo servizio quando avverrà la riduzione e la rimodulazione della Tarsu?
Arrivederci, in attesa del primo settembre...
Andria, 13 agosto 2012
Il Consiglio Direttivo Comitato Quartiere Europa
ANDRIA
CURIOSITA' PER IL NUOVO ED INNOVATIVO SERVIZIO MA TANTISSIME OSSERVAZIONI E PERPLESSITA' CIRCA LA GESTIONE LOGISTICA E LE DIFFICOLTA' OPERATIVE.
SI TEME ANCHE CHE IL SERVIZIO SUPPLEMENTARE POSSA AUMENTARE A DISMISURA I COSTI DEL CONFERIMENTO.
ECCO QUAL E' LA SITUAZIONE MA NOI CONTINUIAMO A CREDERE CHE SI POSSA FARE.
Stanno continuando a pieno ritmo gli incontri con i residenti del Quartiere da parte dei responsabili del Comitato di Quartiere Europa che ha voluto impegnarsi in questa azione civica anche in qualità di Associazione facente parte della 4^ Consulta della Tutela Ambientale della città di Andria. Gli incontri si sono resi necessari non solo perché il nuovo servizio di raccolta differenziata porta a porta, che partirà il prossimo 1° settembre 2012 anche ad Andria, è rivoluzionario ed innovativo ma anche perché i risultati auspicati sarà possibile ottenerli solo attraverso la piena collaborazione da parte dei cittadini altrimenti l'operazione potrebbe rivelarsi un vero fallimento con conseguenze inimmaginabili, non solo dal punto di vista economico per la città di Andria e quella cugina di Canosa di Puglia.
Proprio perché gli elementi che stiamo raccogliendo ci stanno preoccupando è nostra intenzione farci portatori di queste perplessità e trasferirle a chi di competenza, anche grazie all'ausilio degli Organi di Informazione. Senza soffermarci sui "casi limite" che tali non sono perché diffusi e numerosi cioè quelli riguardanti i cittadini che non hanno l'autonomia di lettura e di comprensione delle norme e delle indicazioni riportate nel vademecum distribuito con le dotazioni di sacchetti e secchielli, ecco quali sono stati gli elementi di valutazione raccolti:
- ad ogni condominio sono stati distribuiti un certo numero di cassonetti (quelli grandi) da tenere all'interno degli stabili per poi essere portati all'esterno nelle giornate e nelle ore prestabilite per il ritiro porta a porta: questi cassonetti voluminosi rappresenterebbero un serio problema in quanto la loro collocazione non è affatto semplice; tenerli nell'androne condominiale significa occupare, in quasi la totalità dei casi una considerevole parte della superficie, con impedimenti per il transito di persone e/o cose e soprattutto con problemi igienico-sanitari. Qualora, invece, questi cassonetti dovessero essere riposti nei garage condominiali si presenterebbe un ulteriore problema che è legato alla difficoltà, una volta che i cassonetti sono stati riempiti di rifiuti, di portarli all'esterno a causa del loro peso e delle rampe di discesa ripide e poco accessibili se non con mezzi idonei.
Altra situazione è rappresentata da quegli stabili che posseggono un'area recintata e protetta antistante l'accesso condominiale ma questi casi sono molto rari e anche costoro hanno manifestato la preoccupazione rispetto alla facilità con la quale i rifiuti possano essere contaminati dall'esterno proprio perché i cassonetti sono agevolmente accessibili. Proprio a proposito della contaminazione dei rifiuti (che vanificherebbe la raccolta che non sarebbe più differenziata, con la conseguenza di multe salate proprio per il condominio) coloro che abbiamo incontrato hanno posto una domanda molto significativa che è questa.
"poiché i cassonetti potranno essere depositati fuori dagli stabili, quindi praticamente per strada, dalle ore 22,00 della sera precedente e le ore 6,00 del giorno di raccolta e vi potranno restare fino alle ore 12,00, chi è responsabile di tutto quanto possa accadere durante questo lunghissimo lasso di tempo? Qualora il cassonetto dovesse essere contaminato dall'esterno, danneggiato, asportato, ribaltato chi ne risponderà? In che modo e con quale certezza del trasgressore potranno essere elevate le sanzioni che comunque è previsto siano a carico del condominio? Le medesime perplessità in tal senso sono state altresì manifestate da quegli stabili con pochi condomini che faranno uso delle pattumiere domestiche e non avranno i cassonetti.
Tornando alla difficoltà di trasportare all'esterno dei condomini o dei garage i cassonetti pieni di rifiuti, stanno già circolando alcune "proposte" da parte di soggetti privati o sedicenti tali i quali proporrebbero la fornitura del servizio con un'incidenza che arriverebbe anche a dieci euro al mese per ciascun condomino visto che, erroneamente, si farebbe richiesta di denaro per la prestazione non già in base al numero di cassonetti da gestire ma al numero di famiglie che compongono il condominio, inspiegabilmente ed illogicamente se non dal punto vista monetario.
Questo significherebbe una spesa annua per ciascun nucleo familiare che potrebbe arrivare anche ad essere di oltre cento euro pro capite incidendo, nella generalità dei casi, anche fino al 40% in più rispetto alla TARSU comunale già pagata e questa sarebbe una vera beffa oltre che un ulteriore ed imprevisto onere economico. A tal proposito la domanda più frequente è stata: "perché non si è previsto un reale servizio porta a porta con il ritiro dei rifiuti dal luogo di deposito dei cassonetti, evitando tutti questi problemi?"
Numerose, inoltre, sono state le domande poste dai commercianti che invece dovrebbero tenere i cassonetti nei propri esercizi.
Le problematiche più frequentemente poste, quindi, sono proprio relative alla più importante innovazione introdotta dal nuovo servizio cioè il principio che i rifiuti non devono più stare per le strade ma è proprio questa novità che preoccupa di più gli utenti proprio a causa di una gestione logistica che viene vista essere farraginosa e non proprio facile da gestire.
Nella città di Monza, dove questo tipo di servizio è già stato collaudato, è stato previsto inoltre il seguente regime sanzionatorio nel caso in cui si facciano cose da non fare, punibili con multe anche molto salate:
· usare contenitori sbagliati o utilizzare sacchi neri opachi (che sono ormai vietati da tempo);
· buttare i rifiuti senza rispettare le regole della differenziazione;
· buttare i rifiuti senza rispettare gli orari e i giorni previsti;
· appiccicare materiali o scritte sui contenitori, o danneggiarli;
· mettere in strada mastelli e bidoni scoperchiati o lasciarli sulla strada dopo che sono stati svuotati;
· abbandonare i rifiuti o metterli per strada fuori dai loro contenitori;
· buttare i rifiuti dai balconi, dalle finestre o dai finestrini dell'auto;
· bruciare i rifiuti.
In base alla gravità del comportamento, le multe possono andare da 25 a 629 euro. L'abbandono dei rifiuti da parte di Imprese o Enti può comportare multe da 105 a 26.000 euro, con possibilità di reclusione da 3 mesi a 2 anni.
Durante i nostri incontri la domanda/richiesta è sempre e comunque stata la stessa: a fronte di questo nuovo servizio quando avverrà la riduzione e la rimodulazione della Tarsu?
Arrivederci, in attesa del primo settembre...
Andria, 13 agosto 2012
Il Consiglio Direttivo Comitato Quartiere Europa
ANDRIA