Scuola e Lavoro
Canosa: Gero Grassi accende il faro sulla “VERITÀ NEGATA” del Caso Moro
L’onorevole ospite dell’I.I.S.S “L. Einaudi ”nell’ambito del Progetto "Moro vive"
Canosa - giovedì 3 novembre 2022
15.16
Interesse e attenzione alta all'incontro dedicato alla figura di Aldo Moro(Maglie 1916- Roma 1978), politico, accademico e giurista vittima del terrorismo che, nella mattinata di mercoledì 2 novembre scorso, ha avuto luogo presso il Centro Risorse dell'I.I.S.S. "L. Einaudi" di Canosa di Puglia(BT). Un incontro di studio, al fine di mantenere viva la memoria e diffondere il pensiero di Aldo Moro, nell'ambito del Progetto "Moro Vive", voluto dal Consiglio Regionale della Puglia d'intesa con I'USRP , che ha visto salire in cattedra un' ospite d'eccezione : Gero Grassi, politico, giornalista e scrittore che ha deciso di svelare le verità sull'assassinio di Aldo Moro, ucciso quel fatidico 9 maggio 1978 a Roma, in via Fani.
Dopo i saluti della dirigente dell'Istituto, professoressa Brigida Caporale, il convegno, coordinato dalla professoressa Tina Ventola, della funzione strumentale, è iniziato con l'intervento molto toccante ed emozionante dell'onorevole Gero Grassi. Nel corso dei suoi passaggi ha sottolineato l'importanza del ruolo di Moro nella storia italiana: introdusse lo studio dell'educazione civica nelle scuole, elaborò un Piano decennale per l'istruzione diretto a rendere effettivo il diritto alla scuola e fu sua l'intuizione di sfruttare la neonata Rai per agevolare l'alfabetizzazione del paese dando l'avvio alla creazione di quella che diventerà la trasmissione "Non è mai troppo tardi" del maestro Alberto Manzi. "La scuola non è spesa, ma investimento", "la persona prima di tutto" e altre citazioni hanno fatto capire non solo l'importanza della figura di Moro, ma la sua umanità, la sua sensibilità verso "i diritti fondamentali garantiti dalla Costituzione che molte volte, ahimè, dimentichiamo."
"Moro non è morto, è stato ammazzato" ha ribadito l'onorevole Grassi sottolineando chiaramente la differenza tra i due termini e, come lui, anche la democrazia e il liberalismo . Parlarne, sensibilizzare è importantissimo perché si parli di "omicidio di stato" tra i momenti tristi della Repubblica. Il relatore ha ribadito che parlare di Aldo Moro significa tra l'altro, di parlare della storia d'Italia dalla seconda guerra mondiale ai giorni nostri; di guardare ad una Europa dei Popoli e non degli Stati. "Quando si dice la verità non bisogna dolersi di averla detta. La verità è sempre illuminante. Ci aiuta ad essere coraggiosi." diceva Aldo Moro.
L'incontro ha permesso di far conoscere ai giovani studenti la storia d'Italia ancora non scritta nei libri di testo, che vede Moro protagonista di un impegno che ruota sempre intorno alla persona . La Costituzione Italiana, fortemente voluta da Aldo Moro, si basa sulla centralità della persona e sui diritti che sono riconosciuti dallo Stato L' excursus storico dell'onorevole Gero Grassi è stato per gli studenti una preziosa opportunità di approfondimento degli studi e di riflessione, per acquisire conoscenze e competenze di "cittadinanza attiva" ispirate, tra gli altri, ai valori della responsabilità, legalità, partecipazione alla vita sociale, politica e culturale per un domani migliore.
Dopo i saluti della dirigente dell'Istituto, professoressa Brigida Caporale, il convegno, coordinato dalla professoressa Tina Ventola, della funzione strumentale, è iniziato con l'intervento molto toccante ed emozionante dell'onorevole Gero Grassi. Nel corso dei suoi passaggi ha sottolineato l'importanza del ruolo di Moro nella storia italiana: introdusse lo studio dell'educazione civica nelle scuole, elaborò un Piano decennale per l'istruzione diretto a rendere effettivo il diritto alla scuola e fu sua l'intuizione di sfruttare la neonata Rai per agevolare l'alfabetizzazione del paese dando l'avvio alla creazione di quella che diventerà la trasmissione "Non è mai troppo tardi" del maestro Alberto Manzi. "La scuola non è spesa, ma investimento", "la persona prima di tutto" e altre citazioni hanno fatto capire non solo l'importanza della figura di Moro, ma la sua umanità, la sua sensibilità verso "i diritti fondamentali garantiti dalla Costituzione che molte volte, ahimè, dimentichiamo."
"Moro non è morto, è stato ammazzato" ha ribadito l'onorevole Grassi sottolineando chiaramente la differenza tra i due termini e, come lui, anche la democrazia e il liberalismo . Parlarne, sensibilizzare è importantissimo perché si parli di "omicidio di stato" tra i momenti tristi della Repubblica. Il relatore ha ribadito che parlare di Aldo Moro significa tra l'altro, di parlare della storia d'Italia dalla seconda guerra mondiale ai giorni nostri; di guardare ad una Europa dei Popoli e non degli Stati. "Quando si dice la verità non bisogna dolersi di averla detta. La verità è sempre illuminante. Ci aiuta ad essere coraggiosi." diceva Aldo Moro.
L'incontro ha permesso di far conoscere ai giovani studenti la storia d'Italia ancora non scritta nei libri di testo, che vede Moro protagonista di un impegno che ruota sempre intorno alla persona . La Costituzione Italiana, fortemente voluta da Aldo Moro, si basa sulla centralità della persona e sui diritti che sono riconosciuti dallo Stato L' excursus storico dell'onorevole Gero Grassi è stato per gli studenti una preziosa opportunità di approfondimento degli studi e di riflessione, per acquisire conoscenze e competenze di "cittadinanza attiva" ispirate, tra gli altri, ai valori della responsabilità, legalità, partecipazione alla vita sociale, politica e culturale per un domani migliore.