Religioni
Canosa: I 40 anni dell'altarino dell'Assunta della Famiglia Caputo
In memoria della zia Lucia Polito, venuta a mancare di recente
Canosa - giovedì 15 agosto 2024
22.52
Una ricorrenza particolare quella dell'Assunta per la la Famiglia Caputo a Canosa di Puglia che anche quest'anno come da tradizione ha allestito l'altarino in Via Nicola Nicolini n.15, traversa di Corso San Sabino. Ancora una volta le luminarie hanno dato una cornice di luce alla strada in pietra lavica bianca e all'altarino dell'Assunta con il baldacchino. Alla vigilia dell'Assunta sono stati celebrati i 40 anni di allestimento dell'altarino devozionale per l'Assunta come ha rievocato Don Nicola Caputo, vicario della Cattedrale di San Sabino, ricordando il primo nel 1984 in vico Antonio Scarpa, a pochi passi dalla Chiesa del Carmine. Mentre, dal 2012 in Via Nicola Nicolini "è stato sempre allestito con la zia Lucia Polito, venuta a mancare cinque mesi fa, che di anno in anno, si prodigava per renderlo sempre più bello" come ha ricordato Don Nicola, a nome di tutta la famiglia Caputo molto legata alla compianta. Il lancio di 40 palloncini celesti e uno a forma di cuore per commemorare la zia Lucia e il quarantennale dell'Altarino dell'Assunta, dal 1984 al 15 agosto 2024, con le preghiere e la recita del santo rosario.
Per la Festa di Maria Assunta, nell'Angelus Papa Francesco ha insistito nel rinnovare l'essenza chiave dell'agire mariano nel corso della storia: «sempre sarà in cammino alla sequela di Gesù, come una discepola del Regno. E, alla fine, il suo pellegrinaggio terreno si conclude con l'Assunzione al Cielo dove, insieme a Suo Figlio, gode per sempre la gioia della vita eterna». La Madonna precede tutti, prepara il posto e protegge tutti i figli «ovunque dispersi»: l'invito del Papa per l'Assunta è che tramite la libera iniziativa di preghiera a Dio, anche attraverso di Lei, «ci aiuti in questo viaggio verso l'incontro con il Signore». Il culto dell'Assunzione è antico nella Chiesa Cattolica, e viene riportato già nei documenti della Dormitio Mariae e del Transitus Virginis, dove il corpo della Madre di Dio non è soggetto a morte e decomposizione, ma assunto con l'anima in cielo.
In questa festività, a pochi passi dall'altarino dell'Assunta, non è passata inosservata l'edicola votiva della Famiglia Caputo con l'Icona di Maria SS della Fonte, Patrona di Canosa di Puglia , che è riprodotta su una tavola di legno, visibile all'interno della nicchia, in riferimento all'originale di stile bizantina, proveniente dall'Oriente. Tra storia, arte e tradizione, l'edicola votiva dal 2020 rappresenta una testimonianza religiosa di devozione privata molto sentita e condivisa da tutti i componenti della famiglia canosina.
Riproduzione@riservata
Per la Festa di Maria Assunta, nell'Angelus Papa Francesco ha insistito nel rinnovare l'essenza chiave dell'agire mariano nel corso della storia: «sempre sarà in cammino alla sequela di Gesù, come una discepola del Regno. E, alla fine, il suo pellegrinaggio terreno si conclude con l'Assunzione al Cielo dove, insieme a Suo Figlio, gode per sempre la gioia della vita eterna». La Madonna precede tutti, prepara il posto e protegge tutti i figli «ovunque dispersi»: l'invito del Papa per l'Assunta è che tramite la libera iniziativa di preghiera a Dio, anche attraverso di Lei, «ci aiuti in questo viaggio verso l'incontro con il Signore». Il culto dell'Assunzione è antico nella Chiesa Cattolica, e viene riportato già nei documenti della Dormitio Mariae e del Transitus Virginis, dove il corpo della Madre di Dio non è soggetto a morte e decomposizione, ma assunto con l'anima in cielo.
In questa festività, a pochi passi dall'altarino dell'Assunta, non è passata inosservata l'edicola votiva della Famiglia Caputo con l'Icona di Maria SS della Fonte, Patrona di Canosa di Puglia , che è riprodotta su una tavola di legno, visibile all'interno della nicchia, in riferimento all'originale di stile bizantina, proveniente dall'Oriente. Tra storia, arte e tradizione, l'edicola votiva dal 2020 rappresenta una testimonianza religiosa di devozione privata molto sentita e condivisa da tutti i componenti della famiglia canosina.
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