Canosa: Il fiume Ofanto in secca
Canosa: Il fiume Ofanto in secca
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Canosa: Il fiume Ofanto in secca

A rischio la bioversità

Il Fiume Ofanto è in secca a causa della persistente siccità e degli emungimenti abusivi di acqua per irrigare i campi. Gli esperti riferiscono che "questa siccità, se protratta nel tempo, possa determinare un danno significativo alla fauna selvatica con un altrettanto significativa perdita di biodiversità". Durante questo periodo di magra, il fiume Ofanto corre il rischio serio di trovarsi con acqua insufficiente a tenere in vita gli animali e le piante del suo ecosistema. Infatti, la diminuzione della portata di acqua riduce lo spazio per la loro vita e al contempo diminuisce anche la biodiversità, cioè la varietà di animali e piante, poiché sopravvivono solo le specie più resistenti. Un altro problema che può verificarsi quando l'acqua diminuisce di molto, è che la stessa diventa soffocante per i pesci poiché si riduce di parecchio l'ossigeno sciolto, determinando il fenomeno dell' eutrofizzazione. Gli esperti sono anche preoccupati della situazione delle falde, depauperate dalla mancanza di pioggia e dall'utilizzo di pozzi abusivi.

Il fiume Ofanto (Aufidus in epoca romana) è uno dei più importanti corsi d'acqua del Sud Italia, lungo circa 165 Km, occupa un bacino idrografico di circa 2780 kmq che interessa le regioni Campania, Basilicata e Puglia. Nasce in Irpinia nel territorio a ridosso dei comuni di Torella dei Lombardi e Nusco a 715 metri sul livello del mare, attraversa la Basilicata e sfocia in Puglia nel mar Adriatico tra i territori di Barletta e Margherita di Savoia. Di natura pluviale, ha un regime di acque accentuatamente torrentizio, quindi una portata molto variabile in funzione delle condizioni climatiche e di piovosità del periodo temporale con una portata media alla foce di 15 mc al secondo. Durante il suo percorso accoglie gli affluenti: piccoli corsi d'acqua a carattere torrentizio tra i quali si annoverano, relativamente all'apporto significativo di volumi di acque, in Basilicata, la Fiumara di Atella ed il torrente Locone in Puglia. Di determinante importanza, ai fini degli approvvigionamenti idrici di natura potabile ed irrigua dei territori pugliesi, per loro natura poveri di risorse idriche, sono gli invasi artificiali e gli impianti di captazione costruiti nel tempo nell'ambito del bacino idrografico del fiume e dei suoi affluenti: tra i quali, l'acquedotto dell'Ofanto in Irpinia, la diga sul torrente Locone nel territorio di Canosa di Puglia, la diga di Marana Capacciotti, in agro di Cerignola.

Mentre, le previsioni del tempo in Puglia riportano acquazzoni e temporali nel pomeriggio di sabato prevalentemente sull'Appennino. Le temperature si manterranno elevate con picchi localmente di 38-40°; afa serale particolarmente accentuata sia lungo i litorali che nelle grandi città, dove non scenderanno sotto i 25°C anche di notte. Da domenica è attesa una circolazione depressionaria dal Mediterraneo occidentale che si porterà gradualmente verso Levante, agganciata da una saccatura atlantica in arrivo sull'Italia: ne conseguirà in primis un apprezzabile calo termico e a seguire maggiore instabilità con il rischio di rovesci e temporali.
Foto a cura di Antonio Destino
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