
Storia
Canosa: Il Teatro Comunale “Raffaele Lembo” oggetto di studi archeologici
In visita gli studenti della scuola di specializzazione interateneo in Beni Archeologici
Canosa - venerdì 18 aprile 2025
16.10
A Canosa di Puglia, nella giornata dello scorso 16 aprile, gli studenti della scuola di specializzazione interateneo in Beni Archeologici, guidati dal professor Gianluca Mastricinque, docente del corso di archeologia romana, si sono recati presso il Teatro Comunale "Raffaele Lembo" per svolgere una lezione nel sito ivi presente che ingloba un' incrocio stradale di età Imperiale con alcune strutture inquadrabili nel corso dell'età arcaica (VIII-VII secolo a.C.). Tale scoperta è visibile direttamente dal golfo mistico che separa la platea dal palcoscenico. Gli specializzandi, spostandosi dalla sede di studio/lavoro di Palazzo Carmelitani, hanno avuto così nuovamente modo di "tastare" con mano il patrimonio archeologico canosino. "Il Teatro che diventa luogo di studio - spiega l'Assessore alla Cultura e all'Archeologia Cristina Saccinto - è motivo di grande soddisfazione e gioia per l'intera Amministrazione Comunale".
Il Teatro Comunale "Raffaele Lembo" di Canosa di Puglia, tra i pochi al mondo, ingloba nei suoi sotterranei un'importante area archeologica, in parte visibile. Nel 2006 il teatro è stato oggetto di un restauro, durante i lavori, nell'esecuzione degli scavi necessari a canalizzare le tubazioni degli impianti tecnologici, è venuta alla luce una eccezionale scoperta archeologica rinvenuta sotto la galleria dello stesso. Sono emersi importanti ritrovamenti di strutture abitative (domus) e tracciati viari. Il rinvenimento di piani pavimentali con buche di palo testimonia una frequentazione del sito sin dall'epoca daunia (VIII – V sec. a. C.). In seguito la domus, ascrivibile all'età repubblicana (IV – III sec. a. C.), subisce importanti ampliamenti in epoca imperiale. L'area oggetto dello scavo, risulta frequentata almeno fino al VII sec. d. C., quando gli ambienti residenziali vengono riorganizzati e destinati a deposito. Interessanti i reperti ceramici venuti alla luce, attestanti le diverse fasi insediative che testimoniano la vivace produzione canosina a decorazione geometrica di epoca daunia e gli intensi rapporti commerciali con la costa tirrenica (area campana e laziale). Rinvenuti anche frammenti di piatti in sigillata ed anfore di produzione italica ascrivibili all'epoca imperiale, mentre anfore e ceramica da mensa di manifattura africana confermano una produzione che persiste anche in età tardoantica. Sono stati installati dei finestroni vetrati che permettono al pubblico, dal golfo mistico del teatro, di ammirare un pezzo importante di storia della Canosa antica.
Riproduzione@riservata
Il Teatro Comunale "Raffaele Lembo" di Canosa di Puglia, tra i pochi al mondo, ingloba nei suoi sotterranei un'importante area archeologica, in parte visibile. Nel 2006 il teatro è stato oggetto di un restauro, durante i lavori, nell'esecuzione degli scavi necessari a canalizzare le tubazioni degli impianti tecnologici, è venuta alla luce una eccezionale scoperta archeologica rinvenuta sotto la galleria dello stesso. Sono emersi importanti ritrovamenti di strutture abitative (domus) e tracciati viari. Il rinvenimento di piani pavimentali con buche di palo testimonia una frequentazione del sito sin dall'epoca daunia (VIII – V sec. a. C.). In seguito la domus, ascrivibile all'età repubblicana (IV – III sec. a. C.), subisce importanti ampliamenti in epoca imperiale. L'area oggetto dello scavo, risulta frequentata almeno fino al VII sec. d. C., quando gli ambienti residenziali vengono riorganizzati e destinati a deposito. Interessanti i reperti ceramici venuti alla luce, attestanti le diverse fasi insediative che testimoniano la vivace produzione canosina a decorazione geometrica di epoca daunia e gli intensi rapporti commerciali con la costa tirrenica (area campana e laziale). Rinvenuti anche frammenti di piatti in sigillata ed anfore di produzione italica ascrivibili all'epoca imperiale, mentre anfore e ceramica da mensa di manifattura africana confermano una produzione che persiste anche in età tardoantica. Sono stati installati dei finestroni vetrati che permettono al pubblico, dal golfo mistico del teatro, di ammirare un pezzo importante di storia della Canosa antica.
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