Eventi e cultura
Canosa: Paolo Sassanelli e Lucia Zotti con “Quanto basta” al Lembo
La dichiarazione dell'’Assessore alla Cultura Cristina Saccinto
Canosa - mercoledì 12 aprile 2023
12.44
Si avvia verso la conclusione il cartellone della Stagione Teatrale 22/23 a Canosa di Puglia(BT). Saranno Paolo Sassanelli e Lucia Zotti con "Quanto basta" scritto e diretto da Alessandro Piva ad esibirsi al Teatro Comunale "Raffaele Lembo" per l'ultimo appuntamento in calendario sabato 15 aprile a partire dalle ore 21:00. Come di consueto, prima di assistere allo spettacolo, sarà dato spazio all'iniziativa "Premia la Cultura" dove i ragazzi del Liceo Statale "Enrico Fermi" di Canosa incontreranno il cast per prendere poi parte alla serata teatrale. Si ringrazia per l'occasione, lo sponsor "Mascalzone- Il tarallo dello chef" che darà la possibilità agli studenti di confrontarsi e apprendere nuove conoscenze. «Abbiamo cercato di offrire alla città – afferma l'Assessore alla Cultura Cristina Saccinto - un'offerta variegata e ricca che potesse soddisfare le esigenze e i gusti di tutti. La città ha risposto con una forte presenza, polverizzando i biglietti a disposizione per ogni spettacolo e noi non possiamo che essere ben contenti di ciò. Mi preme sottolineare come ampio spazio sia stato dato, anche ai più piccoli e alle loro famiglie con "La scena dei ragazzi" che ha così coinvolto altre fasce d'età. Il teatro "Lembo" è una delle ricchezze della nostra città, un vero e proprio scrigno di cultura che va valorizzato ma soprattutto messo a disposizione di tutti i coloro i quali vogliono promuovere l'arte, la storia e la cultura».
"Quanto basta": Una giornata come tante per una coppia di anziani coniugi della piccola borghesia cittadina. La moglie si appresta a cucinare una teglia di parmigiana, il marito rientra in casa con una vecchia radio scovata nei cassonetti. Lei fa i conti amari con i rimpianti, mentre lui, più pacato, vive nel suo piccolo mondo. Si conoscono a memoria e si rimbeccano continuamente per qualunque banalità, incolpandosi l'un l'altro, ora esplicitamente, ora velatamente, dei propri fallimenti. E' la paura di perdersi che li tiene uniti e che, nel momento del pericolo, fa riemergere quell'amore infeltrito dagli anni, come un'abitudine. Tutto si svolge nella cucina dell'appartamento che condividono da sempre, e l'impianto scenografico invita a spiarli, come fossero i nostri vicini dei quali osservare le vite attraverso le finestre. Le vicende dei nostri protagonisti appartengono così al quotidiano di ciascuno, vissuto in famiglia o attraverso le urla dei vicini di casa. L'atto unico "Quanto basta", diretto da Alessandro Piva, alterna toni comici e surreali a momenti di malinconica poesia, e offre il ritratto di due esseri umani in cui lo spettatore farà fatica a non riconoscersi. Grazie a un semplice gioco teatrale al limite tra il grottesco e il drammatico, affiorano domande esistenziali che albergano nei cuori di tutti noi. Il regista ha lavorato sul testo innescando delle situazioni di vita quotidiana, a partire dalle quali i due attori hanno svolto un proficuo lavoro di improvvisazione.
"Quanto basta": Una giornata come tante per una coppia di anziani coniugi della piccola borghesia cittadina. La moglie si appresta a cucinare una teglia di parmigiana, il marito rientra in casa con una vecchia radio scovata nei cassonetti. Lei fa i conti amari con i rimpianti, mentre lui, più pacato, vive nel suo piccolo mondo. Si conoscono a memoria e si rimbeccano continuamente per qualunque banalità, incolpandosi l'un l'altro, ora esplicitamente, ora velatamente, dei propri fallimenti. E' la paura di perdersi che li tiene uniti e che, nel momento del pericolo, fa riemergere quell'amore infeltrito dagli anni, come un'abitudine. Tutto si svolge nella cucina dell'appartamento che condividono da sempre, e l'impianto scenografico invita a spiarli, come fossero i nostri vicini dei quali osservare le vite attraverso le finestre. Le vicende dei nostri protagonisti appartengono così al quotidiano di ciascuno, vissuto in famiglia o attraverso le urla dei vicini di casa. L'atto unico "Quanto basta", diretto da Alessandro Piva, alterna toni comici e surreali a momenti di malinconica poesia, e offre il ritratto di due esseri umani in cui lo spettatore farà fatica a non riconoscersi. Grazie a un semplice gioco teatrale al limite tra il grottesco e il drammatico, affiorano domande esistenziali che albergano nei cuori di tutti noi. Il regista ha lavorato sul testo innescando delle situazioni di vita quotidiana, a partire dalle quali i due attori hanno svolto un proficuo lavoro di improvvisazione.