Scuola e Lavoro
Canosa: “UN ALBERO PER IL FUTURO” - Crea un bosco diffuso con i Carabinieri della Biodiversità”
I vantaggi per l'ambiente derivanti dalla presenza di più specie arboree
Canosa - domenica 28 gennaio 2024
10.03
Interesse e partecipazione alla seconda fase del Progetto Nazionale di Educazione Ambientale "UN ALBERO PER IL FUTURO" - Crea un bosco diffuso con i Carabinieri della Biodiversità" che lo scorso 25 gennaio ha vissuto una mattinata intensa con la piantumazione di tre alberi nei giardini delle sedi dell'IISS "L. Einaudi" di Canosa di Puglia. In questi mesi, gli studenti sono stati coinvolti in un percorso di sensibilizzazione al rispetto della natura e della biodiversità attraverso gli incontri che sono stati programmati e tenuti dal maresciallo capo Ruggiero Matera, Comandante del Nucleo Carabinieri Tutela Biodiversità di Margherita di Savoia insieme al suo staff esperto in educazione ambientale. «Conoscere i vantaggi per l'ambiente derivanti dalla presenza di più specie arboree: più piante si mettono a dimora maggiore sarà il risparmio di CO2. Con il passare degli anni le piante porteranno benefici all'ambiente e alla salute dell'uomo. Mentre, condividere la posizione delle piante su una mappa digitale aiuterà a formare un unico grande bosco diffuso da nord a sud dell'Italia. Un patrimonio verde di ossigeno che porterà alla riduzione dell'inquinamento!» Sono solo alcuni dei punti salienti del progetto "UN ALBERO PER IL FUTURO" per prendersi cura dell'ambiente in cui si vive realizzando una dorsale verde che attraversa idealmente tutto il territorio italiano e che rappresenta un esempio di gestione unitaria di un capitale europeo di biodiversità unico per la sua varietà di habitat. Per l'occasione, sono state messe a dimora :l'Albero di Falcone (Ficus macrophilla), divenuto simbolo della lotta contro le mafie; un leccio (Quercus ilex), albero sempreverde della zona mediterranea, resistente alla siccità; un orniello(Fraxinus ornus), molto utile nei rimboschimenti in ambienti difficili e utilizzato come pianta ornamentale.
«Coltivare significa arare o lavorare un terreno, "custodire" vuol dire proteggere, curare, preservare, conservare, vigilare. Ciò implica una relazione di reciprocità responsabile tra essere umano e natura». Un passo della enciclica verde di Papa Francesco, evocato durante la benedizione da Don Antonio Turturro, docente dell'Einaudi: «Quando parliamo di ambiente facciamo riferimento anche a una particolare relazione: quella tra la natura e la società che la abita. Questo ci impedisce di considerare la natura come qualcosa di separato da noi o come una mera cornice della nostra vita. Siamo inclusi in essa, siamo parte di essa e ne siamo compenetrati. Le ragioni per le quali un luogo viene inquinato richiedono un'analisi del funzionamento della società, della sua economia, del suo comportamento, dei suoi modi di comprendere la realtà».
Durante le operazioni di messa a dimora delle piante, la dirigente scolastica Brigida Caporale ha salutato e ringraziato i presenti ed in particolare i militari dell'Arma dei Carabinieri, rappresentati dal Comandante del Nucleo Carabinieri Tutela Biodiversità di Margherita di Savoia, Ruggiero Matera che ha esposto e condotto in modo proficuo e significativo il progetto "UN ALBERO PER IL FUTURO". A più riprese, si è soffermata su quanto sia importante sensibilizzare e formare gli studenti sul tema della salvaguardia ambientale attraverso un percorso verso la consapevolezza dell'importanza degli alberi per il contenimento dei cambiamenti climatici contribuendo altresì alla riduzione di CO2 nell'atmosfera. Le piantumazioni degli alberi, di specie autoctone, che porteranno alla creazione di "un bosco diffuso georeferenziato" miglioreranno il microclima e la qualità dell'aria, particolarmente in ambiente urbano. Il verde contribuisce in modo determinante all'adattamento dei territori ai cambiamenti climatici, migliorandone anche resistenza e la resilienza.
Riproduzione@riservata
«Coltivare significa arare o lavorare un terreno, "custodire" vuol dire proteggere, curare, preservare, conservare, vigilare. Ciò implica una relazione di reciprocità responsabile tra essere umano e natura». Un passo della enciclica verde di Papa Francesco, evocato durante la benedizione da Don Antonio Turturro, docente dell'Einaudi: «Quando parliamo di ambiente facciamo riferimento anche a una particolare relazione: quella tra la natura e la società che la abita. Questo ci impedisce di considerare la natura come qualcosa di separato da noi o come una mera cornice della nostra vita. Siamo inclusi in essa, siamo parte di essa e ne siamo compenetrati. Le ragioni per le quali un luogo viene inquinato richiedono un'analisi del funzionamento della società, della sua economia, del suo comportamento, dei suoi modi di comprendere la realtà».
Durante le operazioni di messa a dimora delle piante, la dirigente scolastica Brigida Caporale ha salutato e ringraziato i presenti ed in particolare i militari dell'Arma dei Carabinieri, rappresentati dal Comandante del Nucleo Carabinieri Tutela Biodiversità di Margherita di Savoia, Ruggiero Matera che ha esposto e condotto in modo proficuo e significativo il progetto "UN ALBERO PER IL FUTURO". A più riprese, si è soffermata su quanto sia importante sensibilizzare e formare gli studenti sul tema della salvaguardia ambientale attraverso un percorso verso la consapevolezza dell'importanza degli alberi per il contenimento dei cambiamenti climatici contribuendo altresì alla riduzione di CO2 nell'atmosfera. Le piantumazioni degli alberi, di specie autoctone, che porteranno alla creazione di "un bosco diffuso georeferenziato" miglioreranno il microclima e la qualità dell'aria, particolarmente in ambiente urbano. Il verde contribuisce in modo determinante all'adattamento dei territori ai cambiamenti climatici, migliorandone anche resistenza e la resilienza.
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