Politica
Canosa: "Una città intelligente?"
La risposta del consigliere Angela Petroni
Canosa - mercoledì 24 maggio 2017
23.53
Chiunque giri per la città, non può non vedere una Canosa rassegnata e ferma, intorpidita, perché l'economia del paese si è appiattita: strade sporche, immondizia non ancora ritirata nonostante la tarda mattinata, insegne coperte da buste nere, negozi tristemente vuoti, fa male. La crisi e le negligenze dell'amministrazione La Salvia hanno prodotto un lungo silenzio durato cinque anni che ha impoverimento la discussione sui contenuti, lasciando spazio a paure ed egoismi. L'ho letto negli sguardi dei negozianti, l'ho colto dai cartelli di "fittasi-vendesi" che si susseguono, porta dopo porta. Fa male vedere la nostra città ridotta così, come fa male ascoltare chi dichiara di amare Canosa, ma poi nei fatti non c'è stato. Canosa ha bisogno di idee, di progetti, di coraggio, di serietà, di moralità per superare la rassegnazione e la confusione di un governo della città debole e incapace di promuovere azioni di ascolto, confronto e rapida scelta.
Canosa ha bisogno di un'economia reale in grado di farla ripartire: di cantieri, di finanziamenti, di impresa, di agricoltura, di turismo di sempre più ampio respiro. Canosa ha bisogno di una nuova stagione di dignità, perché è squallido ricordarsi della povera gente a qualche mese dalle elezioni, "promettendo", pur di ottenere consenso. Serve riprendersi, serve un'accelerazione, uno sguardo lungo, dobbiamo aprirci di più all'esterno, diventare luogo di scambi culturali, uscire dal nostro ambito per ottenere risorse e finanziamenti; occorre compiere un salto di qualità. Il punto di forza dovranno essere le idee, quelle che nascono dalle relazioni perché, se ci scambiamo un'idea, raddoppiamo il patrimonio. I progetti utili a dare corpo a una Canosa diversa devono essere finalizzati, interventi e cambiamenti hanno un senso se indirizzati insieme in quest'ottica, non nella solita spartizione delle poltrone, nella chiusura dei piccoli interessi, nella miopia amministrativa. Il primo esempio di rinnovamento possono farlo i comportamenti ed i toni della campagna elettorale, improntandola sui problemi delle persone, sui contenuti, piuttosto che sul pettegolezzo e la critica strumentale. Poi ognuno potrà essere valutato su coerenza e affidabilità, credibilità.
Ci vuole una svolta nei servizi, dall'infanzia - agli anziani - alle famiglie che vivono difficoltà quotidiane. Questa città ha bisogno di normalità, altro che "Podemos" improvvisati che una volta raggiunto il loro obiettivo, entrano in letargo per cinque anni, per poi risvegliarsi alle porte delle elezioni.Molti non hanno nemmeno una propria identità politica e hanno trascorso gran parte del loro mandato a trovare collocazione in altre liste o movimenti per le elezioni successive. Mi sarebbe piaciuto che la gente e soprattutto i ragazzi avessero partecipato alle sedute del consiglio comunale per rendersi conto del totale disinteresse e della scarsa partecipazione di alcuni consiglieri. Di alcuni non si conosce nemmeno la voce, visto che non sono mai intervenuti.
Mi piacerebbe scambiare ed approfondire queste mie riflessioni con quanti la pensano come me, con quanti come me non si rivedono nell'attuale classe politica e desiderano costruire una Canosa nuova e migliore in cui vivere. Non basta dirsi cristiani se poi non si vive quotidianamente da buon cristiani. Non possiamo fare nostri i principi del cristianesimo solo per fini elettorali, per poi dimenticarci di essere cristiani il giorno dopo le elezioni. Auspico il ribaltamento dello "status quo" alle prossime elezioni amministrative di giugno, confidando nelle nuove generazioni, quelle che si sono confrontate e temprate con la crisi economica, non le nuove generazioni a cui tutto è dovuto "perché io sono".
Vedo in questi giovani la volontà di affrontare e risolvere i problemi, non la contrapposizione. Spero che questa volontà si trasformi in passione politica, portando una grande boccata di aria fresca per questa città, supportata dal bagaglio di conoscenze e competenze di chi è meno giovane, se l'esperienza non è un disvalore. Canosa ha bisogno anche di un Sindaco a tempo pieno che, oltre ad amare la sua città, con umiltà ascolti i cittadini, perché la politica deve essere fatta dalla gente e per la gente. Il futuro sindaco deve essere il rinnovamento: intraprendenza e onestà è ciò che i cittadini chiedono a gran voce; un uomo in grado di saper infondere fiducia e ottimismo, capace di gestire e valorizzare la cosa pubblica ed in grado di fare squadra con coloro che comporranno il nuovo consiglio comunale.
Il vero sindaco di Canosa deve pensare prima di tutto a coloro che il futuro non lo vedono, perché alle prese con un presente di necessità. Il vero sindaco deve pensare a chi ha avuto il coraggio di restare, non perché è la città più bella del mondo, ma perché nel cuore ha la speranza, non perduta, che davvero domani lo diventi. Sono fiduciosa che voterete Sabino Silvestri con il cuore, perché Canosa non ha bisogno di eroi o difensori della patria; Sabino Silvestri non è né l'uno e né l'altro, è una persona seria e di cuore, di provata capacità.
Maria Angela Petroni - Consigliere comunale di Direzione Italia
Canosa ha bisogno di un'economia reale in grado di farla ripartire: di cantieri, di finanziamenti, di impresa, di agricoltura, di turismo di sempre più ampio respiro. Canosa ha bisogno di una nuova stagione di dignità, perché è squallido ricordarsi della povera gente a qualche mese dalle elezioni, "promettendo", pur di ottenere consenso. Serve riprendersi, serve un'accelerazione, uno sguardo lungo, dobbiamo aprirci di più all'esterno, diventare luogo di scambi culturali, uscire dal nostro ambito per ottenere risorse e finanziamenti; occorre compiere un salto di qualità. Il punto di forza dovranno essere le idee, quelle che nascono dalle relazioni perché, se ci scambiamo un'idea, raddoppiamo il patrimonio. I progetti utili a dare corpo a una Canosa diversa devono essere finalizzati, interventi e cambiamenti hanno un senso se indirizzati insieme in quest'ottica, non nella solita spartizione delle poltrone, nella chiusura dei piccoli interessi, nella miopia amministrativa. Il primo esempio di rinnovamento possono farlo i comportamenti ed i toni della campagna elettorale, improntandola sui problemi delle persone, sui contenuti, piuttosto che sul pettegolezzo e la critica strumentale. Poi ognuno potrà essere valutato su coerenza e affidabilità, credibilità.
Ci vuole una svolta nei servizi, dall'infanzia - agli anziani - alle famiglie che vivono difficoltà quotidiane. Questa città ha bisogno di normalità, altro che "Podemos" improvvisati che una volta raggiunto il loro obiettivo, entrano in letargo per cinque anni, per poi risvegliarsi alle porte delle elezioni.Molti non hanno nemmeno una propria identità politica e hanno trascorso gran parte del loro mandato a trovare collocazione in altre liste o movimenti per le elezioni successive. Mi sarebbe piaciuto che la gente e soprattutto i ragazzi avessero partecipato alle sedute del consiglio comunale per rendersi conto del totale disinteresse e della scarsa partecipazione di alcuni consiglieri. Di alcuni non si conosce nemmeno la voce, visto che non sono mai intervenuti.
Mi piacerebbe scambiare ed approfondire queste mie riflessioni con quanti la pensano come me, con quanti come me non si rivedono nell'attuale classe politica e desiderano costruire una Canosa nuova e migliore in cui vivere. Non basta dirsi cristiani se poi non si vive quotidianamente da buon cristiani. Non possiamo fare nostri i principi del cristianesimo solo per fini elettorali, per poi dimenticarci di essere cristiani il giorno dopo le elezioni. Auspico il ribaltamento dello "status quo" alle prossime elezioni amministrative di giugno, confidando nelle nuove generazioni, quelle che si sono confrontate e temprate con la crisi economica, non le nuove generazioni a cui tutto è dovuto "perché io sono".
Vedo in questi giovani la volontà di affrontare e risolvere i problemi, non la contrapposizione. Spero che questa volontà si trasformi in passione politica, portando una grande boccata di aria fresca per questa città, supportata dal bagaglio di conoscenze e competenze di chi è meno giovane, se l'esperienza non è un disvalore. Canosa ha bisogno anche di un Sindaco a tempo pieno che, oltre ad amare la sua città, con umiltà ascolti i cittadini, perché la politica deve essere fatta dalla gente e per la gente. Il futuro sindaco deve essere il rinnovamento: intraprendenza e onestà è ciò che i cittadini chiedono a gran voce; un uomo in grado di saper infondere fiducia e ottimismo, capace di gestire e valorizzare la cosa pubblica ed in grado di fare squadra con coloro che comporranno il nuovo consiglio comunale.
Il vero sindaco di Canosa deve pensare prima di tutto a coloro che il futuro non lo vedono, perché alle prese con un presente di necessità. Il vero sindaco deve pensare a chi ha avuto il coraggio di restare, non perché è la città più bella del mondo, ma perché nel cuore ha la speranza, non perduta, che davvero domani lo diventi. Sono fiduciosa che voterete Sabino Silvestri con il cuore, perché Canosa non ha bisogno di eroi o difensori della patria; Sabino Silvestri non è né l'uno e né l'altro, è una persona seria e di cuore, di provata capacità.
Maria Angela Petroni - Consigliere comunale di Direzione Italia