Cronaca
Canosa: una morte tanto assurda quanto tragica
L'intervento dell'ex consigliere regionale Sabino Zinni
Canosa - martedì 30 novembre 2021
15.05
«Leggo stamattina di una morte tanto assurda quanto tragica. Damiano Bologna, cinquantenne di Canosa, era intervenuto in difesa di una sua amica che da diverso tempo subiva persecuzioni da una 'bestia' che la stava, per l'ennesima volta, tormentando. Pare che l'energumeno abbia sferrato un colpo in testa con una mazza e il soccorritore sia caduto tramortito a terra». Lo scrive l'ex consigliere regionale Sabino Zinni sui social commentando la morte del 50enne canosino che era ricoverato al Bonomo di Andria dal 13 novembre scorso dopo essere stato brutalmente picchiato per aver difeso un'amica.
«Rivolgo il mio deferente omaggio a Damiano Bologna, perché come uomo e come cittadino, ha sacrificato la sua vita in difesa di una sua amica e del vivere civile. Questo tristissimo e incredibile episodio segue, nella nostra tormentata provincia, all'omicidio per futili motivi del giovane Claudio La Sala, a Barletta, all'accoltellamento assurdo e machista nella discoteca di Bisceglie, alla pistolettata a Corato (territorialmente contigua alla Bat), agli innumerevoli episodi di violenza 'spicciola' ad Andria, al possibile scioglimento del consiglio comunale di Trinitapoli. Il tutto tra le denunce tanto allarmanti ed allarmate quanto inascoltate del procuratore della repubblica, Nitti. Finché le nostre città non riscoprono il senso profondo di essere e fare comunità e noi cittadini non acquisiamo la consapevolezza che il controllo dei comportamenti deviati e devianti o è sociale e diffuso o è fallimentare, questi episodi continueranno, ahinoi, ad accadere. E, però, saranno sempre più rari gli esempi così eroici di cittadini come il Signor Damiano Bologna (vero ed autentico signore) che ci ha rimesso tutto ma ha mostrato e dimostrato un altro modo e mondo possibili. La cultura del farsi i fatti propri sta, lentamente ma inesorabilmente, scivolando verso l'omertà nei nostri paesi e questo è gravissimo. Fermiamo la giostra finché siamo in tempo. Tra molto poco sarà troppo tardi», conclude Zinni di Andria
«Rivolgo il mio deferente omaggio a Damiano Bologna, perché come uomo e come cittadino, ha sacrificato la sua vita in difesa di una sua amica e del vivere civile. Questo tristissimo e incredibile episodio segue, nella nostra tormentata provincia, all'omicidio per futili motivi del giovane Claudio La Sala, a Barletta, all'accoltellamento assurdo e machista nella discoteca di Bisceglie, alla pistolettata a Corato (territorialmente contigua alla Bat), agli innumerevoli episodi di violenza 'spicciola' ad Andria, al possibile scioglimento del consiglio comunale di Trinitapoli. Il tutto tra le denunce tanto allarmanti ed allarmate quanto inascoltate del procuratore della repubblica, Nitti. Finché le nostre città non riscoprono il senso profondo di essere e fare comunità e noi cittadini non acquisiamo la consapevolezza che il controllo dei comportamenti deviati e devianti o è sociale e diffuso o è fallimentare, questi episodi continueranno, ahinoi, ad accadere. E, però, saranno sempre più rari gli esempi così eroici di cittadini come il Signor Damiano Bologna (vero ed autentico signore) che ci ha rimesso tutto ma ha mostrato e dimostrato un altro modo e mondo possibili. La cultura del farsi i fatti propri sta, lentamente ma inesorabilmente, scivolando verso l'omertà nei nostri paesi e questo è gravissimo. Fermiamo la giostra finché siamo in tempo. Tra molto poco sarà troppo tardi», conclude Zinni di Andria