Eventi e cultura
Canosa: Valorizzazione e fruizione del patrimonio culturale
Interesse e partecipazione all'incontro sul tema "Dal progetto al Cantiere Museo dei Vescovi"
Canosa - mercoledì 20 aprile 2022
22.22
Interesse e partecipazione di pubblico all'incontro sul tema "Dal progetto al Cantiere Museo dei Vescovi" che si è svolto stasera nella ConcaCattedrale Basilica di San Sabino con gli interventi di relatori qualificati ed autorevoli. Nell'ambito del POR-FESR 2014-2020 asse VI (tutela dell'ambiente e promozione delle risorse naturali e culturali). –Azione 6.7, interventi per la valorizzazione e la fruizione del patrimonio culturale-, il Museo dei Vescovi "Mons. Francesco Minerva" di Canosa di Puglia, risulta vincitore di un importante bando di finanziamento pubblico regionale, atto alla riconversione di alcuni vani sotterranei e restauro di alcuni ambienti museali, avviando un progetto di formazione e di collaborazione attiva, con l'indirizzo classico Beni Culturali (CLABEC) del Liceo "Enrico Fermi" di Canosa di Puglia. Questo progetto consiste nel coinvolgere, durante le ore di lezione e in maniera del tutto gratuita, gli alunni del primo ed unico corso di Beni Culturali, in una campagna attiva e preventiva di scavo archeologico pubblico, all'interno dei vani sotterranei del Museo diocesano.
Fautori e promotori del progetto sono stati il Direttore del Museo, Mons. Felice Bacco, il Vescovo della Diocesi di Andria Mons. Luigi Mansi, il Curatore del Museo Sandro Giuseppe Sardella, i gestori del Museo la Coop. OmniArte.it-Servizi per la Cultura in collaborazione con la Presidenza del Liceo, il professore Gerardo Totaro e il professore Ruggero Lombardi, in qualità anche di archeologo co-responsabile, con la curatela, del lavoro di scavo, che sono intervenuti tra gli altri nel corso dell'incontro . La Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio (Sabap), nella persona del Dottor Italo Muntoni, ha concesso, in via del tutto straordinaria, la partecipazione attiva di alunni così giovani nelle attività dirette di scavo, cosa solitamente permessa a studenti degli indirizzi umanistici e di specializzazione universitaria. I progettisti e responsabili della sicurezza, gli architetti Giuseppe Matarrese e Loredana Lenoci, in sinergia con la sopracitata Soprintendenza, che hanno valutato e messo in atto tutte le misure preventive alla sicurezza sul lavoro. Il Museo, situato in una delle città della Puglia con maggiori evidenze archeologiche, Canosa di Puglia e a pochi passi dalla bizantina Cattedrale di San Sabino (il Museo dipende dalla Cattedrale e dalla Diocesi di Andria), collocato nell'ottocentesco Palazzo Fracchiolla Minerva in pieno centro ottocentesco, ha rivelato importanti sottostrutture, rinvenute a seguito dei lavori preventivi di sollevamento parziale della pavimentazione sottostante e portati alla luce direttamente dai partecipanti a questa esperienza formativa.
"Riempire di contenuti questi attrattori culturali, passare da attrattori ad attivatori culturali. Luoghi che generano sviluppo, lavoro, occupazione. Cultura e turismo rappresentano un asset strategico per lo sviluppo del nostro territorio, generando il 20 % del PIL" Ha dichiarato Aldo Patruno, Direttore Generale Dipartimento Turismo, Economia della Cultura, Valorizzazione del Territorio della Regione Puglia, intervenuto nel corso dell'incontro. Si tratta di ambienti, apparentemente collegati fra di loro e collegabili ad edifici produttivi, limitrofi all'antica valle forense di epoca romana e alla collina delle domus signorili, Colle Montescupolo. Dai dati, ancora parziali, sembrerebbe che il sito abbia una datazione alto imperiale, tra il I secolo a.C. e il I secolo d.C., per via dell'analisi di alcuni reperti rinvenuti. La Soprintendenza ha richiesto maggiori approfondimenti e verifiche da effettuarsi, ritenendo il sito di interesse e integrabile con la conversione di questi vani a sale convegni ed espositivi, proprio della ricca collezione archeologica del Museo. Partner di questa importante attività di alta formazione è la Fondazione Archeologica Canosina, realtà trentennale, votata alla tutela e valorizzazione dell'immenso patrimonio archeologico insito sul territorio.
Foto a cura di Savino Mazzarella
Fautori e promotori del progetto sono stati il Direttore del Museo, Mons. Felice Bacco, il Vescovo della Diocesi di Andria Mons. Luigi Mansi, il Curatore del Museo Sandro Giuseppe Sardella, i gestori del Museo la Coop. OmniArte.it-Servizi per la Cultura in collaborazione con la Presidenza del Liceo, il professore Gerardo Totaro e il professore Ruggero Lombardi, in qualità anche di archeologo co-responsabile, con la curatela, del lavoro di scavo, che sono intervenuti tra gli altri nel corso dell'incontro . La Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio (Sabap), nella persona del Dottor Italo Muntoni, ha concesso, in via del tutto straordinaria, la partecipazione attiva di alunni così giovani nelle attività dirette di scavo, cosa solitamente permessa a studenti degli indirizzi umanistici e di specializzazione universitaria. I progettisti e responsabili della sicurezza, gli architetti Giuseppe Matarrese e Loredana Lenoci, in sinergia con la sopracitata Soprintendenza, che hanno valutato e messo in atto tutte le misure preventive alla sicurezza sul lavoro. Il Museo, situato in una delle città della Puglia con maggiori evidenze archeologiche, Canosa di Puglia e a pochi passi dalla bizantina Cattedrale di San Sabino (il Museo dipende dalla Cattedrale e dalla Diocesi di Andria), collocato nell'ottocentesco Palazzo Fracchiolla Minerva in pieno centro ottocentesco, ha rivelato importanti sottostrutture, rinvenute a seguito dei lavori preventivi di sollevamento parziale della pavimentazione sottostante e portati alla luce direttamente dai partecipanti a questa esperienza formativa.
"Riempire di contenuti questi attrattori culturali, passare da attrattori ad attivatori culturali. Luoghi che generano sviluppo, lavoro, occupazione. Cultura e turismo rappresentano un asset strategico per lo sviluppo del nostro territorio, generando il 20 % del PIL" Ha dichiarato Aldo Patruno, Direttore Generale Dipartimento Turismo, Economia della Cultura, Valorizzazione del Territorio della Regione Puglia, intervenuto nel corso dell'incontro. Si tratta di ambienti, apparentemente collegati fra di loro e collegabili ad edifici produttivi, limitrofi all'antica valle forense di epoca romana e alla collina delle domus signorili, Colle Montescupolo. Dai dati, ancora parziali, sembrerebbe che il sito abbia una datazione alto imperiale, tra il I secolo a.C. e il I secolo d.C., per via dell'analisi di alcuni reperti rinvenuti. La Soprintendenza ha richiesto maggiori approfondimenti e verifiche da effettuarsi, ritenendo il sito di interesse e integrabile con la conversione di questi vani a sale convegni ed espositivi, proprio della ricca collezione archeologica del Museo. Partner di questa importante attività di alta formazione è la Fondazione Archeologica Canosina, realtà trentennale, votata alla tutela e valorizzazione dell'immenso patrimonio archeologico insito sul territorio.
Foto a cura di Savino Mazzarella