Cronaca
Canosa: Vandalizzate opere pubbliche
"La nostra città va amata, non danneggiata” ha dichiarato il sindaco Vito Malcangio tramite un video sui social
Canosa - sabato 10 agosto 2024
18.43
La comunità canosina non deve restare inerme di fronte agli atti vandalici che negli ultimi mesi stanno deturpando e distruggendo le opere pubbliche in città. Numerose le segnalazioni giunte relative alla distruzione di una pensilina in Viale 1° Maggio, a pochi passi dalla sede del Commissariato. Sono rimasti gli infissi piegati mentre la pensilina è senza la copertura di plexiglass andato distrutto. La pensilina "va ripristinata quanto prima" – come scrive un utente - in quanto funge da riparo per i viaggiatori in attesa degli autobus di linea e di lunga percorrenza per il nord Italia e l'estero. Non trova pace la statua della Madonnina nel Parco Regina della Pace in zona Canosa alta. Da foto scattate in mattinata risulta che nei giardini è rimasta la base in marmo senza la statua della Madonnina.
Mentre, in queste ore, con un video sui social il sindaco di Canosa Vito Malcangio ha comunicato i danneggiamenti alla fontana in Via Varrone, angolo via Alcide De Gasperi, da poco ripristinata nella sua interezza compreso di condutture ed impianto idrico. "Ebbene, a distanza di poche settimane – ha dichiarato il primo cittadino - siamo punto e a capo perché qualcuno ha danneggiato il gruppo erogatore non permettendo di conseguenza la fruizione dell'acqua. È questo solo l'ultimo di una serie di atteggiamenti ed episodi che altro non fanno che ledere la presentabilità e il decoro urbano di un piccolo angolo della città. La libertà personale finisce dove comincia quella degli altri. La nostra città va amata, non danneggiata: noi non ci fermiamo e continueremo ad andare avanti. Solo insieme, sarà possibile fare la differenza."
Nei mesi scorsi due esplosioni hanno distrutto anche le pareti dello storico mercato coperto di Piazza Galluppi, dipinte nel 2021 con la street art di Piskv nell'ambito di un progetto d'arte urbana finanziato con 40.000 euro dal programma STHAR LAB della Regione Puglia. Tanti gesti inqualificabili in poco tempo, come l'abbandono indiscriminato di rifiuti (ingombranti e non) nelle strade periferiche o a ridosso di siti archeologici, che stanno danneggiando il patrimonio di opere pubbliche pagate con risorse della collettività di Canosa di Puglia che deve collaborare con le autorità e le forze dell'ordine fornendo eventuali elementi in possesso riconducibili agli autori di questi atti vandalici.
Riproduzione@riservata
Mentre, in queste ore, con un video sui social il sindaco di Canosa Vito Malcangio ha comunicato i danneggiamenti alla fontana in Via Varrone, angolo via Alcide De Gasperi, da poco ripristinata nella sua interezza compreso di condutture ed impianto idrico. "Ebbene, a distanza di poche settimane – ha dichiarato il primo cittadino - siamo punto e a capo perché qualcuno ha danneggiato il gruppo erogatore non permettendo di conseguenza la fruizione dell'acqua. È questo solo l'ultimo di una serie di atteggiamenti ed episodi che altro non fanno che ledere la presentabilità e il decoro urbano di un piccolo angolo della città. La libertà personale finisce dove comincia quella degli altri. La nostra città va amata, non danneggiata: noi non ci fermiamo e continueremo ad andare avanti. Solo insieme, sarà possibile fare la differenza."
Nei mesi scorsi due esplosioni hanno distrutto anche le pareti dello storico mercato coperto di Piazza Galluppi, dipinte nel 2021 con la street art di Piskv nell'ambito di un progetto d'arte urbana finanziato con 40.000 euro dal programma STHAR LAB della Regione Puglia. Tanti gesti inqualificabili in poco tempo, come l'abbandono indiscriminato di rifiuti (ingombranti e non) nelle strade periferiche o a ridosso di siti archeologici, che stanno danneggiando il patrimonio di opere pubbliche pagate con risorse della collettività di Canosa di Puglia che deve collaborare con le autorità e le forze dell'ordine fornendo eventuali elementi in possesso riconducibili agli autori di questi atti vandalici.
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