Politica
Capogruppo Consiliare PdL, Mariangela Petroni: delusi ed offesi, chiusura sede Tribunale Canosa
La Salvia e la sua maggioranza disertano il Consiglio Comunale monotematico. Ma la democrazia è salva, anzi a Canosa si chiama La Salvia
Canosa - sabato 14 settembre 2013
0.24
Sull'autostrada A3, a Sala Consilina, le auto sono rimaste bloccate. Così anche i treni sulla Palermo Reggio Calabria. Per stare più vicini, a Melfi una catena umana ha impedito il trasferimento materiale dei fascicoli giudiziari. Sono solo alcuni esempi delle reazioni forti e determinate che avversano le decisioni sulla chiusura delle sedi giudiziarie.
E Canosa? A Canosa è sufficiente una delibera di Giunta Comunale per promuovere un ricorso amministrativo. La partecipazione ed il coinvolgimento, la condivisione ed il fare fronte comune e responsabile, rimangono solo proclami da utilizzare alla bisogna.
Ma a Canosa la democrazia è salva comunque. Al Sindaco La Salvia è stato sufficiente fare un comunicato stampa il cui fine è sembrato spinto solo da "ansia da prestazione". Se poi nella contigua Barletta di Cascella, il Consiglio si è confrontato sulle iniziative politiche e giudiziarie da intraprendere, poco importa: Canosa è un'isola felice!
E tutto questo mentre il Ministro Cancellieri, dimostrando l'utilità della sollevazione politica e popolare, viene costretta a porre mano a correttivi sulle sedi chiuse da una riforma sbagliata.
Ci dispiace dirlo ma è un film già visto, è come per l'ospedale: un giorno ci si tira i capelli, il giorno successivo è tutto sotto controllo. Così si illude la gente fino al tracollo successivo.
La settimana scorsa, condividendo le preoccupazioni delle altre città colpite dal medesimo provvedimento restrittivo, che penalizzerà fortemente i cittadini, condividendo le ansie degli operatori, degli avvocati che quotidianamente vivono i disagi di un sistema giudiziario già sofferente, avevamo proposto uno specifico ordine del giorno da discutere in Consiglio Comunale..
Lo scopo era e rimane quello di unire le forze politiche che rappresentano la Città, soprattutto su temi come questo.Da illusi, ancora una volta abbiamo creduto sull'esistenza di un basilare senso di responsabilità, su elementari capacità istituzionali e rispetto delle persone per il ruolo rivestito, oltre che sulla dignità soggettiva. Ma così non è!
In Aula consiliare erano presenti tutti i Consiglieri Comunali di opposizione (sull'argomento può essere fuorviante il termine "opposizione", si era lì per condividere problemi e decisioni). Era presente anche un pubblico particolarmente interessato di cittadini, avvocati e loro rappresentanti, poi rimasti amareggiati e sconfortati. Del Sindaco e della maggioranza nemmeno l'ombra, neanche un sussulto morale, un messaggio di scuse, per quanto ingiustificabile. Si è dovuto attendere invano anche l'ora prevista per il secondo appello prima che il Presidente del Consiglio Di Fazio potesse dichiarare deserta la seduta: ci siamo anche dispiaciuti per lui che riteniamo fosse quantomeno meno in imbarazzo se non contrariato.
Mentre si consumava l'attesa dell'inutile (sic!) Consiglio Comunale, il Sindaco, però, era già intento ad utilizzare il tempo dedicandosi al suo impegno preferito, apparire e fare propaganda. Inaccettabili le giustificazioni, banali e vergognose quelle sul costo del Consiglio Comunale. Ricorderà che alcuni Consiglieri non percepiscono nessun gettone di presenza; altri hanno dichiarato di non volerlo e se non è possibile rinunciare, la fantasia non manca per poterlo destinare ad attività benefiche.
Alla mia prima esperienza politica, sono delusa ed offesa da questo abuso delle Istituzioni. Perciò mi sento abilitata a ritenere certificata l'inadeguatezza dell'attuale classe dirigente, sindaco La Salvia su tutti, in una situazione politico-amministrativa assurda e paradossale a Canosa.
Per non offrire altri alibi, Sindaco La Salvia, siamo disposti a non fare più opposizione, a non offrire alcun contributo o sollevare distinguo. Ci presenteremo in Consiglio se come e quando lei lo vorrà. Tutta la Città è con lei. Solo lei e la sua maggioranza di sinistra ne comprende le ansie e le aspettative. Solo lei ne sa disegnare i sogni, se Canosa non ha già perso la speranza di poterli ancora avere.
Il Capogruppo Consiliare PdL, Mariangela Petroni
E Canosa? A Canosa è sufficiente una delibera di Giunta Comunale per promuovere un ricorso amministrativo. La partecipazione ed il coinvolgimento, la condivisione ed il fare fronte comune e responsabile, rimangono solo proclami da utilizzare alla bisogna.
Ma a Canosa la democrazia è salva comunque. Al Sindaco La Salvia è stato sufficiente fare un comunicato stampa il cui fine è sembrato spinto solo da "ansia da prestazione". Se poi nella contigua Barletta di Cascella, il Consiglio si è confrontato sulle iniziative politiche e giudiziarie da intraprendere, poco importa: Canosa è un'isola felice!
E tutto questo mentre il Ministro Cancellieri, dimostrando l'utilità della sollevazione politica e popolare, viene costretta a porre mano a correttivi sulle sedi chiuse da una riforma sbagliata.
Ci dispiace dirlo ma è un film già visto, è come per l'ospedale: un giorno ci si tira i capelli, il giorno successivo è tutto sotto controllo. Così si illude la gente fino al tracollo successivo.
La settimana scorsa, condividendo le preoccupazioni delle altre città colpite dal medesimo provvedimento restrittivo, che penalizzerà fortemente i cittadini, condividendo le ansie degli operatori, degli avvocati che quotidianamente vivono i disagi di un sistema giudiziario già sofferente, avevamo proposto uno specifico ordine del giorno da discutere in Consiglio Comunale..
Lo scopo era e rimane quello di unire le forze politiche che rappresentano la Città, soprattutto su temi come questo.Da illusi, ancora una volta abbiamo creduto sull'esistenza di un basilare senso di responsabilità, su elementari capacità istituzionali e rispetto delle persone per il ruolo rivestito, oltre che sulla dignità soggettiva. Ma così non è!
In Aula consiliare erano presenti tutti i Consiglieri Comunali di opposizione (sull'argomento può essere fuorviante il termine "opposizione", si era lì per condividere problemi e decisioni). Era presente anche un pubblico particolarmente interessato di cittadini, avvocati e loro rappresentanti, poi rimasti amareggiati e sconfortati. Del Sindaco e della maggioranza nemmeno l'ombra, neanche un sussulto morale, un messaggio di scuse, per quanto ingiustificabile. Si è dovuto attendere invano anche l'ora prevista per il secondo appello prima che il Presidente del Consiglio Di Fazio potesse dichiarare deserta la seduta: ci siamo anche dispiaciuti per lui che riteniamo fosse quantomeno meno in imbarazzo se non contrariato.
Mentre si consumava l'attesa dell'inutile (sic!) Consiglio Comunale, il Sindaco, però, era già intento ad utilizzare il tempo dedicandosi al suo impegno preferito, apparire e fare propaganda. Inaccettabili le giustificazioni, banali e vergognose quelle sul costo del Consiglio Comunale. Ricorderà che alcuni Consiglieri non percepiscono nessun gettone di presenza; altri hanno dichiarato di non volerlo e se non è possibile rinunciare, la fantasia non manca per poterlo destinare ad attività benefiche.
Alla mia prima esperienza politica, sono delusa ed offesa da questo abuso delle Istituzioni. Perciò mi sento abilitata a ritenere certificata l'inadeguatezza dell'attuale classe dirigente, sindaco La Salvia su tutti, in una situazione politico-amministrativa assurda e paradossale a Canosa.
Per non offrire altri alibi, Sindaco La Salvia, siamo disposti a non fare più opposizione, a non offrire alcun contributo o sollevare distinguo. Ci presenteremo in Consiglio se come e quando lei lo vorrà. Tutta la Città è con lei. Solo lei e la sua maggioranza di sinistra ne comprende le ansie e le aspettative. Solo lei ne sa disegnare i sogni, se Canosa non ha già perso la speranza di poterli ancora avere.
Il Capogruppo Consiliare PdL, Mariangela Petroni