Vita di città
Caro Presidente, lasci un’eredità che saremo fieri ed orgogliosi di trasmettere
Il messaggio di cordoglio del Sindaco di Canosa Vito Malcangio ai funerali del Presidente del Consiglio Giovanni Matarrese
Canosa - lunedì 1 luglio 2024
14.08
Partecipazione e commozione ai funerali del Presidente del Consiglio Giovanni Matarrese che si sono svolti stamani a Canosa di Puglia. Alla chiusura della camera ardente nell'aula consiliare di Palazzo di Città, il feretro è stato portato presso la Basilica Cattedrale di San Sabino, dove Mons. Felice Bacco ha celebrato la santa messa esequiale alla presenza delle autorità cittadine e dei familiari. Significativo e struggente il messaggio di cordoglio letto dal Sindaco di Canosa Vito Malcangio, al termine del rito funebre nella cattedrale gremita di gente.
«Caro Presidente, caro Giovanni, per noi tutti rappresentavi tanto, tutto, - esordisce così il primo cittadino di Canosa - una figura fondamentale, preziosa, indispensabile. Il tuo sorriso, la tua vitalità, l'amore che hai donato alla tua famiglia, ai tuoi parenti, amici e conoscenti rimarranno per sempre impressi nei nostri cuori e nelle nostre menti. Trovare parole per descrivere il rapporto creatosi in questi anni mi risulta complicato, qualcosa di speciale ed unico che trovava compimento nella vita quotidiana, nella vita di tutti i giorni, sempre pronto a spenderti per gli altri. Ogni tuo abbraccio mi riempiva, mi arricchiva: sei stato fonte d'ispirazione per tanti, un punto di riferimento imprescindibile, un uomo delle Istituzioni che mai ha fatto mancare il suo apporto. Avevo ancora tanto da imparare da te, sia umanamente che politicamente: i tuoi consigli, gli aneddoti di vita vissuta, mi guidavano e fortificavano.»
«Presidente, in poco tempo, – continua il Sindaco di Canosa, Vito Malcangio - ho avuto modo di conoscere la tua bontà d'animo ma soprattutto la politica con la P maiuscola, sempre pronto a far sì che questa città potesse progredire e migliorare, passo dopo passo. Hai rappresentato, per più di 40 anni, all'interno del Consiglio Comunale una guida costante sia per le forze di maggioranza che di opposizione e il tuo impegno, la tua dedizione, tenacia non sono mai mancati, fino alla fine. Ricorderò per sempre le nostre chiacchierate, i nostri confronti mattutini perché per te, Canosa, la tua e nostra città, veniva prima di tutto. Hai segnato una pagina importante della storia politica della nostra comunità. Con te, va via un simbolo di politica seria e responsabile, un uomo con cui ci si poteva sempre confrontare, disponibile al dialogo nel rispetto delle Istituzioni che la politica è chiamata a rappresentare con onore, onestà e dignità. Tu, caro Presidente, hai sempre reincarnato questi valori con saggezza e a noi tutti, lasci un'eredità che saremo felici, fieri ed orgogliosi di trasmettere e di continuare a coltivare. Con te va via un amico sincero, un amministratore che ha speso la sua vita al servizio dei cittadini e della città, un canosino indissolubilmente legato alle sue radici. Ho avuto l'onore di condividere con te un pezzo della mia vita e di questo non posso che esserne onorato. Nel tuo ricordo, sulla base dei tuoi insegnamenti e della tua alta moralità, proseguiremo ciò che abbiamo iniziato insieme e sono sicuro che, anche da lassù, continuerai a guidarci come hai sempre fatto. Desidero esprimere - conclude il sindaco Malcangio - il cordoglio e la vicinanza mia, dell'Amministrazione Comunale e della città tutta, ai familiari, ed in particolar modo a Marisa, moglie e compagna di una vita nella quale continuerà a vivere il suo ricordo. Ci mancherei, Sono sicuro che un giorno ci rivedremo. Ciao Giovanni, ciao Presidente». Un lungo applauso e il lancio di palloncini bianchi ha accompagnato l'uscita del feretro dalla Cattedrale in una giornata di tristezza e dolore per la comunità.
«Caro Presidente, caro Giovanni, per noi tutti rappresentavi tanto, tutto, - esordisce così il primo cittadino di Canosa - una figura fondamentale, preziosa, indispensabile. Il tuo sorriso, la tua vitalità, l'amore che hai donato alla tua famiglia, ai tuoi parenti, amici e conoscenti rimarranno per sempre impressi nei nostri cuori e nelle nostre menti. Trovare parole per descrivere il rapporto creatosi in questi anni mi risulta complicato, qualcosa di speciale ed unico che trovava compimento nella vita quotidiana, nella vita di tutti i giorni, sempre pronto a spenderti per gli altri. Ogni tuo abbraccio mi riempiva, mi arricchiva: sei stato fonte d'ispirazione per tanti, un punto di riferimento imprescindibile, un uomo delle Istituzioni che mai ha fatto mancare il suo apporto. Avevo ancora tanto da imparare da te, sia umanamente che politicamente: i tuoi consigli, gli aneddoti di vita vissuta, mi guidavano e fortificavano.»
«Presidente, in poco tempo, – continua il Sindaco di Canosa, Vito Malcangio - ho avuto modo di conoscere la tua bontà d'animo ma soprattutto la politica con la P maiuscola, sempre pronto a far sì che questa città potesse progredire e migliorare, passo dopo passo. Hai rappresentato, per più di 40 anni, all'interno del Consiglio Comunale una guida costante sia per le forze di maggioranza che di opposizione e il tuo impegno, la tua dedizione, tenacia non sono mai mancati, fino alla fine. Ricorderò per sempre le nostre chiacchierate, i nostri confronti mattutini perché per te, Canosa, la tua e nostra città, veniva prima di tutto. Hai segnato una pagina importante della storia politica della nostra comunità. Con te, va via un simbolo di politica seria e responsabile, un uomo con cui ci si poteva sempre confrontare, disponibile al dialogo nel rispetto delle Istituzioni che la politica è chiamata a rappresentare con onore, onestà e dignità. Tu, caro Presidente, hai sempre reincarnato questi valori con saggezza e a noi tutti, lasci un'eredità che saremo felici, fieri ed orgogliosi di trasmettere e di continuare a coltivare. Con te va via un amico sincero, un amministratore che ha speso la sua vita al servizio dei cittadini e della città, un canosino indissolubilmente legato alle sue radici. Ho avuto l'onore di condividere con te un pezzo della mia vita e di questo non posso che esserne onorato. Nel tuo ricordo, sulla base dei tuoi insegnamenti e della tua alta moralità, proseguiremo ciò che abbiamo iniziato insieme e sono sicuro che, anche da lassù, continuerai a guidarci come hai sempre fatto. Desidero esprimere - conclude il sindaco Malcangio - il cordoglio e la vicinanza mia, dell'Amministrazione Comunale e della città tutta, ai familiari, ed in particolar modo a Marisa, moglie e compagna di una vita nella quale continuerà a vivere il suo ricordo. Ci mancherei, Sono sicuro che un giorno ci rivedremo. Ciao Giovanni, ciao Presidente». Un lungo applauso e il lancio di palloncini bianchi ha accompagnato l'uscita del feretro dalla Cattedrale in una giornata di tristezza e dolore per la comunità.