Eventi e cultura
Celebrato a Reggio Emilia il 217° anniversario del Tricolore
Patrimonio comune e un punto di riferimento essenziale
Canosa - mercoledì 8 gennaio 2014
10.14
Nella giornata di ieri si è celebrato a Reggio Emilia il 217° anniversario della nascita del Tricolore: verde, bianco e rosso, a bande verticali e di eguali dimensioni come sancito dal decreto legislativo presidenziale del 19 giugno 1946 che stabilì la foggia provvisoria della bandiera, confermata poi dall'Assemblea Costituente nella seduta del 24 marzo 1947 ed inserita nell'articolo 12 della Costituzione. Il 7 gennaio 1797 rappresenta una data storica e solenne per l'Italia e la città del Tricolore, infatti il Parlamento della Repubblica Cispadana, su proposta del deputato Giuseppe Compagnoni, decretò che "si renda universale lo Stendardo o Bandiera Cispadana di Tre Colori Verde, Bianco e Rosso, e che questi tre Colori si usino anche nella Coccarda Cispadana, la quale debba portarsi da tutti". Per le celebrazioni del 217° anniversario della proclamazione del primo Tricolore e della giornata nazionale dedicata alla Bandiera, il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha rinnovato il vivo apprezzamento all'amministrazione comunale di Reggio Emilia che ha onorato il più alto emblema della Nazione, inviando un messaggio al sindaco vicario Ugo Ferrari : """il mio saluto anzitutto al Comune di Reggio Emilia che anche quest'anno ha solennemente celebrato l'anniversario della nascita della nostra bandiera, simbolo dell'Unità nazionale. Il Tricolore, che ha accompagnato le complesse e travagliate vicende della storia del nostro Paese, ci ricorda come il popolo italiano ha saputo superare prove drammatiche e ricorrenti tensioni. Rappresenta un patrimonio comune e un punto di riferimento essenziale per far fronte con robuste radici e spirito innovatore alle sfide attuali""".
Per l'occasione nella città emiliana sono intervenuti tra gli altri: il presidente della Corte costituzionale Gaetano Silvestri, il ministro per i Rapporti con il Parlamento e il coordinamento delle attività di governo Dario Franceschini, il ministro per gli affari regionali, le autonomie e lo sport Graziano Delrio e il sindaco vicario Ugo Ferrari che in mattinata nella storica Sala del Tricolore hanno consegnato una copia della Costituzione e della bandiera italiana ad alcuni studenti delle scuole reggiane presenti alla cerimonia. """Ho iniziato a studiare la Costituzione, che richiama direttamente il Tricolore quale simbolo dei principi e dei valori della Carta, quando avevo 19-20 anni. Me ne sono innamorato e da allora il mio amore è rimasto intatto, perché essa è deposito di civiltà, della nostra storia e del nostro avvenire""". - Ha iniziato così il presidente della Corte costituzionale Gaetano Silvestri e rivolgendosi ai giovani ha proseguito: """I padri costituenti seppero riassumere la storia passata e prevedere il futuro attraverso principi che hanno forza dinamica, che non sono fissi come le regole, ma si sviluppano continuamente. La Costituzione ha un'apertura totale che ci permette di reinterpretarla e farla nostra, di ricrearla ogni giorno nella nostra vita quotidiana. La Costituzione è un documento di libertà, dignità e cultura in cui i principi di uguaglianza, libertà, solidarietà si legano a quelli di legalità, democraticità, autonomia e separazione dei poteri. Perché non c'è libertà senza uguaglianza e viceversa. Per questo leggetela, studiatela e fatela vostra""".
Le celebrazioni sono poi continuate nel Teatro Ariosto, dove si è tenuta la lectio magistralis dello stesso presidente della Corte costituzionale Silvestri sul tema "Tradizione e attualità nel simbolo del Tricolore" introdotta da due giovani reggiani Lisa Liastro(20 anni), e Matteo Genitoni (16 anni), studente, che stanno partecipando al progetto "Palestra di educazione civile" promosso dalla Cooperativa Reggiana Educatori in collaborazione con il servizio Officina Educativa del Comune di Reggio Emilia e dall'Istituto superiore BUS Pascal. """Sono grata e onorata per questo invito - ha esordito nel suo intervento la giovane educatrice Lisa Liastro - che mi consente di riflettere sul significato profondo e autentico della cittadinanza e della bandiera italiana. Il Tricolore, onestamente, è quasi un dato di fatto sul quale non ci si sofferma. Per me rappresenta prima di tutto un simbolo di appartenenza attraverso il quale ci riconosciamo e identifichiamo nei principi di uguaglianza, fratellanza e giustizia. Questo acquisisce ulteriore valore sapendo che, per conquistare e proteggere la nostra bandiera, tante persone hanno dovuto combattere ed anche dare la vita. Per tutelare queste che per me sono virtù e portare avanti con passione il progetto iniziato 217 anni fa, noi cittadini ricopriamo un ruolo fondamentale che non dobbiamo dimenticare. Essere cittadini non significa solo essere i soggetti passivi di diritti e doveri ma presuppone anche l'azione. Come sancisce l'articolo 4 della Costituzione, è infatti un dovere di ogni cittadino contribuire al benessere della società in cui vive. Per un giovane essere cittadino attivo significa dunque maturare il senso di appartenenza alla comunità ed imparare ad averne cura. Non è difficile: basta guardarsi intorno, osservare con più attenzione la realtà che ci circonda, far sentire la nostra voce nelle questioni di interesse collettivo e agire per il bene comune. La "Palestra di Educazione Civile" è un progetto pilota di cittadinanza attiva che, secondo me, dovrebbe essere presente in ogni scuola. Attraverso un'azione educativa sul tema della cittadinanza, noi cerchiamo di "allenare" i ragazzi che vi partecipano: un pomeriggio alla settimana una cinquantina di studenti lavorano con gli educatori sui temi della legalità e della giustizia, dell'antimafia, della tutela del patrimonio artistico, culturale e ambientale, della solidarietà e dell'uguaglianza. Si seguono incontri e dibattiti, ci si confronta e si riflette sui principi dettati dalla Costituzione. L'obiettivo è quello di aprire ai giovani uno spazio dove possano riflettere sulle responsabilità individuali riscoprendo i valori che devono appartenere ad ogni cittadino, perché cittadini non si nasce, ma si diventa""" .
Non da meno lo studente Matteo Genitoni che ha parlato della cittadinanza : """per me il significato di cittadinanza è molto importante perchè stabilisce l'unione tra un individuo e lo stato, l'Italia. Questa unione permette al cittadino di avere molti diritti, come ad esempio il diritto di voto, ma anche l'obbligo di rispettare i doveri imposti dalla Costituzione italiana e dal rispetto della persona. Secondo me un cittadino dovrebbe rispettare i diritti delle altre persone senza esserne costretto, dovrebbe essere una sorta di obbligo morale. Essere cittadino italiano significa poter decidere il futuro dell'Italia, esprimere le proprie idee liberamente, essere aiutato dallo Stato in caso di bisogno, sempre rispettando la Costituzione e le altre persone. Una seconda riflessione importante riguarda il Tricolore italiano. La bandiera, nata proprio il 7 gennaio 1797 a Reggio Emilia, è uno degli elementi che mantiene unita l'Italia in questo periodo in cui molti cittadini non sentono lo spirito di appartenenza, caratteristico delle precedenti generazioni. Per me la bandiera è molto importante perchè ricorda le tradizioni, le guerre, i morti al fronte, ma anche i momenti felici dei decenni passati. Osservando la bandiera penso alle numerose persone che si sono sacrificate per permettere l'Unità d'Italia e la nostra libertà, al coraggio dei partigiani e ai molti militari caduti nelle missioni all'estero; insomma, io sono orgoglioso di essere un cittadino italiano. Inoltre, negli eventi sportivi, sento che la bandiera italiana testimonia un momento di unità tra i cittadini italiani, indipendentemente dalla classe sociale. Mi sembra che ad ogni vittoria sportiva ci si senta più uniti rispetto a come siamo nella vita quotidiana. Perciò credo che essere cittadino italiano significhi far parte di una comunità di persone con tanti ideali, dove ognuno può esprimere liberamente la propria opinione e in cui anche le minoranze hanno pari opportunità. Essere cittadino italiano significa anche adempiere i propri doveri e saper collaborare nei momenti difficili, perchè solamente in una società dove ciascun individuo svolge il proprio compito con generosità si può migliorare. Quindi rimbocchiamoci le maniche e diamoci da fare!"""
Testimonianze significative e propositive, espresse da alti rappresentanti delle istituzioni e da due giovani cittadini nel giorno del 217° anniversario della nascita del Tricolore "simbolo moderno di un popolo antico, ricco di cultura, tradizioni, di arte di nobiltà d'animo", che siano da monito e da sprone per tutti ad operare per un paese migliore e di buon auspicio per renderlo innovativo, competitivo e giusto nel rispetto delle leggi e delle libertà degli altri, rafforzando il sentimento di unità ed identità nazionale soprattutto in questo periodo critico e travagliato della nostra società.
Bartolo Carbone
Per l'occasione nella città emiliana sono intervenuti tra gli altri: il presidente della Corte costituzionale Gaetano Silvestri, il ministro per i Rapporti con il Parlamento e il coordinamento delle attività di governo Dario Franceschini, il ministro per gli affari regionali, le autonomie e lo sport Graziano Delrio e il sindaco vicario Ugo Ferrari che in mattinata nella storica Sala del Tricolore hanno consegnato una copia della Costituzione e della bandiera italiana ad alcuni studenti delle scuole reggiane presenti alla cerimonia. """Ho iniziato a studiare la Costituzione, che richiama direttamente il Tricolore quale simbolo dei principi e dei valori della Carta, quando avevo 19-20 anni. Me ne sono innamorato e da allora il mio amore è rimasto intatto, perché essa è deposito di civiltà, della nostra storia e del nostro avvenire""". - Ha iniziato così il presidente della Corte costituzionale Gaetano Silvestri e rivolgendosi ai giovani ha proseguito: """I padri costituenti seppero riassumere la storia passata e prevedere il futuro attraverso principi che hanno forza dinamica, che non sono fissi come le regole, ma si sviluppano continuamente. La Costituzione ha un'apertura totale che ci permette di reinterpretarla e farla nostra, di ricrearla ogni giorno nella nostra vita quotidiana. La Costituzione è un documento di libertà, dignità e cultura in cui i principi di uguaglianza, libertà, solidarietà si legano a quelli di legalità, democraticità, autonomia e separazione dei poteri. Perché non c'è libertà senza uguaglianza e viceversa. Per questo leggetela, studiatela e fatela vostra""".
Le celebrazioni sono poi continuate nel Teatro Ariosto, dove si è tenuta la lectio magistralis dello stesso presidente della Corte costituzionale Silvestri sul tema "Tradizione e attualità nel simbolo del Tricolore" introdotta da due giovani reggiani Lisa Liastro(20 anni), e Matteo Genitoni (16 anni), studente, che stanno partecipando al progetto "Palestra di educazione civile" promosso dalla Cooperativa Reggiana Educatori in collaborazione con il servizio Officina Educativa del Comune di Reggio Emilia e dall'Istituto superiore BUS Pascal. """Sono grata e onorata per questo invito - ha esordito nel suo intervento la giovane educatrice Lisa Liastro - che mi consente di riflettere sul significato profondo e autentico della cittadinanza e della bandiera italiana. Il Tricolore, onestamente, è quasi un dato di fatto sul quale non ci si sofferma. Per me rappresenta prima di tutto un simbolo di appartenenza attraverso il quale ci riconosciamo e identifichiamo nei principi di uguaglianza, fratellanza e giustizia. Questo acquisisce ulteriore valore sapendo che, per conquistare e proteggere la nostra bandiera, tante persone hanno dovuto combattere ed anche dare la vita. Per tutelare queste che per me sono virtù e portare avanti con passione il progetto iniziato 217 anni fa, noi cittadini ricopriamo un ruolo fondamentale che non dobbiamo dimenticare. Essere cittadini non significa solo essere i soggetti passivi di diritti e doveri ma presuppone anche l'azione. Come sancisce l'articolo 4 della Costituzione, è infatti un dovere di ogni cittadino contribuire al benessere della società in cui vive. Per un giovane essere cittadino attivo significa dunque maturare il senso di appartenenza alla comunità ed imparare ad averne cura. Non è difficile: basta guardarsi intorno, osservare con più attenzione la realtà che ci circonda, far sentire la nostra voce nelle questioni di interesse collettivo e agire per il bene comune. La "Palestra di Educazione Civile" è un progetto pilota di cittadinanza attiva che, secondo me, dovrebbe essere presente in ogni scuola. Attraverso un'azione educativa sul tema della cittadinanza, noi cerchiamo di "allenare" i ragazzi che vi partecipano: un pomeriggio alla settimana una cinquantina di studenti lavorano con gli educatori sui temi della legalità e della giustizia, dell'antimafia, della tutela del patrimonio artistico, culturale e ambientale, della solidarietà e dell'uguaglianza. Si seguono incontri e dibattiti, ci si confronta e si riflette sui principi dettati dalla Costituzione. L'obiettivo è quello di aprire ai giovani uno spazio dove possano riflettere sulle responsabilità individuali riscoprendo i valori che devono appartenere ad ogni cittadino, perché cittadini non si nasce, ma si diventa""" .
Non da meno lo studente Matteo Genitoni che ha parlato della cittadinanza : """per me il significato di cittadinanza è molto importante perchè stabilisce l'unione tra un individuo e lo stato, l'Italia. Questa unione permette al cittadino di avere molti diritti, come ad esempio il diritto di voto, ma anche l'obbligo di rispettare i doveri imposti dalla Costituzione italiana e dal rispetto della persona. Secondo me un cittadino dovrebbe rispettare i diritti delle altre persone senza esserne costretto, dovrebbe essere una sorta di obbligo morale. Essere cittadino italiano significa poter decidere il futuro dell'Italia, esprimere le proprie idee liberamente, essere aiutato dallo Stato in caso di bisogno, sempre rispettando la Costituzione e le altre persone. Una seconda riflessione importante riguarda il Tricolore italiano. La bandiera, nata proprio il 7 gennaio 1797 a Reggio Emilia, è uno degli elementi che mantiene unita l'Italia in questo periodo in cui molti cittadini non sentono lo spirito di appartenenza, caratteristico delle precedenti generazioni. Per me la bandiera è molto importante perchè ricorda le tradizioni, le guerre, i morti al fronte, ma anche i momenti felici dei decenni passati. Osservando la bandiera penso alle numerose persone che si sono sacrificate per permettere l'Unità d'Italia e la nostra libertà, al coraggio dei partigiani e ai molti militari caduti nelle missioni all'estero; insomma, io sono orgoglioso di essere un cittadino italiano. Inoltre, negli eventi sportivi, sento che la bandiera italiana testimonia un momento di unità tra i cittadini italiani, indipendentemente dalla classe sociale. Mi sembra che ad ogni vittoria sportiva ci si senta più uniti rispetto a come siamo nella vita quotidiana. Perciò credo che essere cittadino italiano significhi far parte di una comunità di persone con tanti ideali, dove ognuno può esprimere liberamente la propria opinione e in cui anche le minoranze hanno pari opportunità. Essere cittadino italiano significa anche adempiere i propri doveri e saper collaborare nei momenti difficili, perchè solamente in una società dove ciascun individuo svolge il proprio compito con generosità si può migliorare. Quindi rimbocchiamoci le maniche e diamoci da fare!"""
Testimonianze significative e propositive, espresse da alti rappresentanti delle istituzioni e da due giovani cittadini nel giorno del 217° anniversario della nascita del Tricolore "simbolo moderno di un popolo antico, ricco di cultura, tradizioni, di arte di nobiltà d'animo", che siano da monito e da sprone per tutti ad operare per un paese migliore e di buon auspicio per renderlo innovativo, competitivo e giusto nel rispetto delle leggi e delle libertà degli altri, rafforzando il sentimento di unità ed identità nazionale soprattutto in questo periodo critico e travagliato della nostra società.
Bartolo Carbone