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Centro storico: nuove norme per l’insediamento delle attività produttive

I vani potranno essere affittati o acquistati ed essere utilizzati come studi professionali. C'è ancora molta strada da fare affinché tutto ciò possa diventare realtà


Percorrendo i vicoli e le stradine del centro storico di Canosa sarà possibile fermarsi a fare colazione, prendere caffè o cappuccino e gustare soffici cornetti nei piccoli e caratteristici bar, visitare i tanti negozietti che venderanno prodotti artigianali, dalla bigiotteria al vasellame "made in Canosa", farsi ritrarre dai pittori di strada, ascoltare musica. E poi, in serata, cenare a lume di candela in uno dei tanti ristoranti che proporranno piatti tipici pugliesi, oppure trattenersi in uno dei pub che presto sorgeranno nel borgo antico di Canosa, che si erge intorno all'antico Castello.
C'è ancora molta strada da fare affinché tutto ciò possa diventare realtà, ma qualcosa d'importante è stato già fatto.Infatti, grazie all'approvazione da parte del Consiglio comunale (nella seduta del 24 aprile scorso) delle "Disposizioni per lo sviluppo e nuove norme per l'insediamento delle attività produttive (di cui alla tavola A12) del vigente Piano Regolatore Generale – Area urbanizzata, Edifici e settori urbani di pregio", sarà possibile acquistare o affittare a basso costo i locali del borgo antico e trasformarli in bar, pub, paninoteche, bed and breakfast, alberghi, piuttosto che negozi e negozietti tipici, capaci di valorizzare e sviluppare l'artigianato canosino. Il quartiere Castello ha già visto i primi lavori di ristrutturazione messi in atto dal Comune: dal rifacimento della fogna bianca all'installazione della nuova illuminazione artistica, ed è in attesa di essere ancor di più rimesso a nuovo grazie ai finanziamenti di "Contratto di Quartiere II" ottenuti dall'Amministrazione Ventola.

L'adozione del nuovo Regolamento delle attività produttive (zone A-B1) predisposto dal dirigente del Settore Edilizia del Comune di Canosa, Mario Maggio (che riguarda corso San Sabino comprese le sue traverse, via Oberdan, la zona Castello, corso Garibaldi, via Settembrini, via Imbriani, piazza Terme, via Kennedy, parte di via Bovio, via Fabrizio Rossi con le sue traverse e tutti i palazzi antichi della città), è stata proposta dall'assessore all'Urbanistica, Biagio D'Ambra e dall'assessore al Commercio, Fedele Lovino.

"L'obiettivo dell'Amministrazione Ventola è quello di puntare, così, allo sviluppo e alla promozione del centro storico mediante incentivazioni delle attività economiche esistenti o il loro addensamento, anche attraverso apposite disposizioni urbanistiche o regolamentari, e l'utilizzazione commerciale dei locali degli edifici esistenti,", ha dichiarato l'assessore Lovino.

"Finalmente dopo tanti anni siamo riusciti ad ottenere un protocollo d'intesa con il servizio di igiene pubblica della Asl Bat e il Dipartimento di Prevenzione e la Sian Asl Bat (Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione), che ci permetterà di incentivare gli interventi di carattere commerciale e artigianale nel centro storico – spiega l'assessore D'Ambra – nelle zone B1 a ridosso del centro storico, e per tutti i fabbricati di interesse storico di cui la tavola A12 del Prg".

È stato così aggiornato il vecchio Regolamento del servizio d'igiene che risaliva al lontano 1953, dettando norme restrittive che non consentivano di riutilizzare e rinnovare i locali, oramai vuoti e abbandonati da anni, del centro storico. "I vani potranno essere affittati o acquistati a costo bassissimo ed essere utilizzati come studi professionali, oppure come locali di vario tipo: bar, paninoteche, birrerie, pub o alberghi diffusi. Sono convinto che Canosa, grazie a questo tipo di provvedimento, a costo zero per l'Amministrazione comunale, diventerà un centro di attrazione per i turisti e per i giovani delle città limitrofe". Le nuove norme per l'insediamento delle attività produttive nel centro storico prevedono il possesso di requisiti minimi: ad esempio, è consentito destinare alle attività produttive locali senza limiti di superficie minima e con altezza non inferiore a 2,70 metri. Per quanto attiene i requisiti degli esercizi operanti nel settore alimentare si fa riferimento al "Regolamento di Igiene e Sanità Pubblica dei Comuni" approvato con delibera di Giunta Regionale del 6 ottobre 1993 e dove il rispetto dei requisiti di tale Regolamento dovesse risultare non compatibile con le condizioni architettoniche e strutturali degli immobili della zona Castello, dovranno essere comunque assicurati i requisiti minimi dal punto di vista igienico-sanitario e della sicurezza (ad esempio, dovrà essere installato un dispositivo di aerazione automatica per il riciclo dell'aria laddove risulti insufficiente la ventilazione naturale).
La destinazione d'uso dei locali verrà autorizzata dal Settore Edilizia e Attività Produttive, previa verifica ispettiva della sussistenza dei requisiti di competenza da parte dello stesso Settore e previo parere favorevole espresso dal Servizio Igiene Pubblica (Sisp) della Asl Bat.

Ufficio Stampa Comunale
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