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Certificazioni mediche per attività sportiva agonistica: poche strutture e pochi medici

La Regione Puglia non è dotata di una legge regionale specifica in materia. La richiesta di Marmo è quella di istituire al più presto l'albo regionale dei medici

E' una richiesta incrociata e necessaria di intervento quella che giunge sia dall'opposizione che dalla maggioranza in Consiglio Regionale riguardo il rilascio delle certificazioni di idoneità alla pratica sportiva agonistica. Ad oggi, infatti, la Regione Puglia non ha una legge specifica in materia ma ha solo un testo unico del 1986 nel quale ha raccolto a grandi linee la legislazione nazionale che lascia agli enti stessi la facoltà di scegliere in quale modo consentire il rilascio delle certificazioni stesse. Il grande caos, quindi, nasce dal fatto che a fronte delle migliaia di richieste di certificazioni medico sportive degli atleti pugliesi di ogni ordine e grado, le strutture pubbliche convenzionate per questo compito risultano essere pochissime ed assolutamente non soddisfacenti per le esigenze: «La Regione Puglia non ha mai disciplinato la materia con una propria legge ma esclude, difatto, i medici specialisti in medicina dello sport dalla categoria dei soggetti legittimati ai controlli per le attività sportive agonistiche - scrive nella sua interrogazione l'andriese Nino Marmo (PDL) - Tale indirizzo è stato ribadito in una nota del 21 dicembre 2006, nella quale si precisa che sono validi solo i certificati di idoneità emessi dai Centri di Medicina dello Sport della ASL e della FMSI convenzionati. e che, le certificazioni rilasciate da medici specialisti in Medicina dello Sport che svolgono attività privata non sono valide».

La richiesta di Marmo è quella di istituire al più presto l'albo regionale dei medici e delle strutture riconosciute e autorizzate ed in possesso dei requisiti richiesti per il rilascio delle certificazioni e nell'emergenza l'immediato sblocco dell'autorizzazione per i singoli Medici specialisti in Medicina Sportiva. Dello stesso ed identico avviso è Fabiano Amati (del Partito Democratico) che è il primo firmatario di una proposta di legge che prevede la possibilità di rilasciare «la certificazione di idoneità sportiva anche da centri privati diretti da specialisti di medicina della sport, organizzati dall'Assessorato alla Salute in apposito albo». La proposta di legge presentata qualche giorno fa vede le firme di una ventina di consiglieri regionali di diverso schieramento ed impegna la Regione ad accelerare le procedure in vista della prossima stagione agonistica sportiva.
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