Amministrazioni ed Enti
Chiama la polizia! Al via la campagna di sensibilizzazione contro le truffe
Anziani e persone sole gli obiettivi facili da allertare, testimonial Lino Banfi
Canosa - mercoledì 2 luglio 2014
15.24
Anziani e persone sole sono bersaglio facile, soprattutto nei mesi estivi, di truffatori e malintenzionati. Per questo la Polizia di Stato, in collaborazione con Confartigianato, ha organizzato una campagna di sensibilizzazione che mira a fornire utili suggerimenti per aiutare gli anziani a difendersi, evitando di cadere nelle trappole tese da persone senza scrupoli. La campagna, presentata a livello nazionale nel corso della trasmissione televisiva di Rai1 Uno Mattina, ha prodotto quattro cortometraggi, nei quali nonno Libero illustra situazioni-tipo di truffe e raggiri ai danni di pensionati e meno giovani.
"Le parole giuste sono 3: chiama la Polizia!". Questo è il primo e più importante consiglio rivolto a chi si trovi in questi od in simili frangenti.Il primo dei quattro video, intitolato "L'amico del figlio", è disponibile sul canale YouTube della Polizia di Stato, sul sito web, sul blog Agente Lisa e sulle pagine Facebook delle Questure di Roma, Milano, Aosta e Forlì, che hanno già operativo il servizio.
In questo contesto, la Questura di Bari ha rinnovato la collaborazione con le associazioni di volontariato che difendono ed assistono anziani e pensionati. Proseguendo nel solco già tracciato con la presentazione, lo scorso ottobre, del Vademecum Antitruffa Stop a truffe e raggiri agli anziani, realizzato nel contesto del progetto della Regione Puglia Puglia Capitale Sociale e frutto della collaborazione tra la Polizia di Stato, Associazione per i Diritti degli Anziani di Bari, l'Associazione sindacale Uil Pensionati di Bari e Puglia e le principali istituzioni cittadine, la Questura vuole ricordare alla cittadinanza alcune utili indicazioni:
- non aprire agli sconosciuti, non fare entrare in casa chi si spaccia per conoscente o lontano parente. Controllare sempre dallo spioncino o comunque controllare sempre la vera identità;
- diffidare dai falsi impiegati o incaricati di società o enti: le visite dei veri tecnici sono sempre precedute da avvisi;
- fare attenzione ai falsi amici di figli, nipoti e parenti: mai consegnare denaro a sconosciuti o acconsentire a recarsi in banca o a prelevare somme di denaro dal bancomat;
- mai firmare documenti senza prima aver letto con attenzione il contenuto: nel dubbio, chiedere aiuto a figli parenti e vicini di casa;
- evitare strade solitarie, se ci si sente osservati fermare qualche passante o entrare in esercizi commerciali;
- attenzione a truffe informatiche e mail sospette, soprattutto se chi scrive chiede dati personali, numeri di conto corrente e codici di identificazione.
Soprattutto, mai vergognarsi di chiedere aiuto. Nel dubbio, chiamare sempre il 113!
"Le parole giuste sono 3: chiama la Polizia!". Questo è il primo e più importante consiglio rivolto a chi si trovi in questi od in simili frangenti.Il primo dei quattro video, intitolato "L'amico del figlio", è disponibile sul canale YouTube della Polizia di Stato, sul sito web, sul blog Agente Lisa e sulle pagine Facebook delle Questure di Roma, Milano, Aosta e Forlì, che hanno già operativo il servizio.
In questo contesto, la Questura di Bari ha rinnovato la collaborazione con le associazioni di volontariato che difendono ed assistono anziani e pensionati. Proseguendo nel solco già tracciato con la presentazione, lo scorso ottobre, del Vademecum Antitruffa Stop a truffe e raggiri agli anziani, realizzato nel contesto del progetto della Regione Puglia Puglia Capitale Sociale e frutto della collaborazione tra la Polizia di Stato, Associazione per i Diritti degli Anziani di Bari, l'Associazione sindacale Uil Pensionati di Bari e Puglia e le principali istituzioni cittadine, la Questura vuole ricordare alla cittadinanza alcune utili indicazioni:
- non aprire agli sconosciuti, non fare entrare in casa chi si spaccia per conoscente o lontano parente. Controllare sempre dallo spioncino o comunque controllare sempre la vera identità;
- diffidare dai falsi impiegati o incaricati di società o enti: le visite dei veri tecnici sono sempre precedute da avvisi;
- fare attenzione ai falsi amici di figli, nipoti e parenti: mai consegnare denaro a sconosciuti o acconsentire a recarsi in banca o a prelevare somme di denaro dal bancomat;
- mai firmare documenti senza prima aver letto con attenzione il contenuto: nel dubbio, chiedere aiuto a figli parenti e vicini di casa;
- evitare strade solitarie, se ci si sente osservati fermare qualche passante o entrare in esercizi commerciali;
- attenzione a truffe informatiche e mail sospette, soprattutto se chi scrive chiede dati personali, numeri di conto corrente e codici di identificazione.
Soprattutto, mai vergognarsi di chiedere aiuto. Nel dubbio, chiamare sempre il 113!