Amministrazioni ed Enti
Chiarezza sulla chiusura degli ospedali in Puglia
Gli interventi dei consiglieri Gatta e Marmo
Puglia - sabato 7 novembre 2015
19.47
Sugli annunci di questi giorni in merito alla chiusura di parecchi ospedali e di reparti che non funzionano in Puglia per rendere il sistema più efficiente, intervengono i consiglieri regionali Giandiego Gatta e Nino Marmo che chiedono chiarezza sul futuro delle strutture sanitarie dislocate sul territorio. "Ancora tagli e si dimentica di mettere al centro i bisogni della persona.Forse non dovremmo allarmarci, perché non è il primo annuncio di Emiliano (e potrebbe smentirlo, come già accaduto, nelle prossime ore). Ma rileggiamo ancora l'intenzione di chiudere reparti e strutture ospedaliere nella nostra Regione, senza aver udito una sola parola che lasci immaginare ai cittadini l'immediato avvio di una seria spending review nelle aziende sanitarie locali. Siamo preoccupati, la politica non è fare economia sui diritti, quando ci sono eccessi insopportabili negli abusi". Lo dichiara il vicepresidente del Consiglio regionale, Giandiego Gatta. "Si va avanti a passo di gambero –aggiunge- senza giungere ad alcun punto fermo. Non vorrei che si trattasse di un modo per prendere tempo fino a quando il presidente della Giunta regionale non avrà completato la squadra di super dirigenti dei settori: professionalità non elette ma a cui affidare le chiavi della Regione, sottraendo agli assessori, come ho avuto modo già di rilevare, i poteri e le competenze a loro attribuite dallo Statuto. Nel frattempo, si disegnano chiusure di strutture e reparti, senza considerare l'aumento dei costi per la probabile crescita della mobilità passiva extra regionale ed il disagio provocato al paziente che deve accedere alle cure. Mi auguro – conclude Gatta - che Emiliano cambi idea e nomini un assessore alla Sanità capace e competente, ma soprattutto politicamente sensibile: la salute non si può garantire sulla base di dati contabili, ma è un servizio fondamentale che, in Puglia, ha dimenticato di mettere al centro la persona e i suoi bisogni".
Non da meno le affermazioni consigliere andriese di Forza Italia, Nino Marmo "Se Emiliano non ritiene di dover condividere con le istituzioni regionali le sue intenzioni sulla chiusura degli ospedali, si è legittimati a pensare che, in realtà, non abbia una idea precisa e stia procedendo a tentoni in un triste valzer di annunci a mezzo stampa. Non c'è ancora un provvedimento – aggiunge - e il presidente della Giunta continua a esternare su tutto senza che vi siano atti utili a un confronto politico-istituzionale. Infatti, prima l'annuncio che chiuderanno trenta ospedali, ora un nuovo annuncio senza avere la pur minima delicatezza di informare la Commissione Sanità e il Consiglio Regionale. Qual'è il quadro generale in cui intende muoversi? E quale è la sostenibilità del sistema sanitario pugliese nel suo complesso? L'unico invito – conclude Marmo - che si può rivolgere ad Emiliano ora è questo: la smetta di annunciare e cominci a produrre documenti utili ad una discussione ampia e pubblica, per poi passare agli atti ufficiali, perché è di questo che ha bisogno la Puglia".
Non da meno le affermazioni consigliere andriese di Forza Italia, Nino Marmo "Se Emiliano non ritiene di dover condividere con le istituzioni regionali le sue intenzioni sulla chiusura degli ospedali, si è legittimati a pensare che, in realtà, non abbia una idea precisa e stia procedendo a tentoni in un triste valzer di annunci a mezzo stampa. Non c'è ancora un provvedimento – aggiunge - e il presidente della Giunta continua a esternare su tutto senza che vi siano atti utili a un confronto politico-istituzionale. Infatti, prima l'annuncio che chiuderanno trenta ospedali, ora un nuovo annuncio senza avere la pur minima delicatezza di informare la Commissione Sanità e il Consiglio Regionale. Qual'è il quadro generale in cui intende muoversi? E quale è la sostenibilità del sistema sanitario pugliese nel suo complesso? L'unico invito – conclude Marmo - che si può rivolgere ad Emiliano ora è questo: la smetta di annunciare e cominci a produrre documenti utili ad una discussione ampia e pubblica, per poi passare agli atti ufficiali, perché è di questo che ha bisogno la Puglia".