Eventi e cultura
Come un albero di nuvole
Stefania Zipparri presenta la prima raccolta di versi
Canosa - sabato 21 novembre 2020
11.03
Il 2020 passerà agli annali della cultura canosina per la prolificità dell'arte della scrittura grazie ai suoi testimonial che utilizzano questo "strumento" per dar voce al loro modo di sentire e di vivere le emozioni, attraverso la poesia ed il fluire dei versi in un intreccio di parole e sensazioni, anche le più piccole, molto suggestive e pregne di sentimento. Da pochi giorni è stata pubblicata la prima raccolta di versi della canosina Stefania Zipparri intitolata "Come un albero di nuvole", per HSL Edizioni, che rappresenta una singolarità nell'attuale panorama letterario. "Attraverso l'uso cosciente di una lingua sottratta all'oblio, si distacca volutamente dalle tendenze della lirica contemporanea, contrapponendo e intrecciando antico e nuovo in un tutto che vive dell'opposizione e della similitudine. La scelta oculata di antiche parole della lingua dotta suggerisce il consapevole recupero della lezione dei nostri classici." L'inconscio entra in maniera prepotente nelle tematiche di questa raccolta, offrendo al lettore uno sguardo sul percorso interiore, talora arduo e sofferto, compiuto dall'autrice Stefania Zipparri(52 anni) che dopo gli studi al Liceo Scientifico "E. Fermi" di Canosa di Puglia, si è laureata in Giurisprudenza e abilitata alla professione forense ed all'insegnamento. In più occasioni, ha ribadito che ama la lettura e la scrittura, l'enigmistica e la musica, in particolare quella brasiliana d'autore. L'incontro con la poesia è avvenuto all'improvviso, mentre, "Come un albero di nuvole" segna il debutto letterario di Stefania Zipparri, con la prima raccolta di versi, comprendenti la sintesi di un percorso interiore e di una disincantata visione del mondo, corredati anche dall'originalità dei disegni onirici e visionari di Giuseppe Imbrici. Tra gli altri temi affrontati, spicca l'amore declinato in tutte le sue componenti, il sentimento del tempo, l'inquietudine esistenziale, la tristezza e la felicità, costituendo il sottile filo rosso che attraversa tutta l'opera, già apprezzata sui social, attraverso like e post di compiacimento per quanto realizzato dall'autrice canosina.