Associazioni
Comitato B619 di Canosa contro proposta dell'Ass.re Attolini
Non si ferma l'attività del comitato spontaneo B619. L'importanza strategica dell'ospedale è insindacabile
Canosa - lunedì 21 gennaio 2013
17.14
Non si ferma l'attività del comitato spontaneo B619 a difesa dell'ospedale di Canosa. L'occupazione, iniziata lo scorso martedì 15 gennaio, è infatti destinata a proseguire ad oltranza.
Nella giornata di giovedì 17, una delegazione dello stesso comitato, assieme al sindaco, dott. Ernesto La Salvia, ha incontrato nei locali della Regione Puglia l'assessore alla Sanità Attolini. Vista la gravità dell'attuale situazione e le richieste di riportare lo stato delle cose ab origine, quindi quantomeno precedentemente alle delibere prese nel giugno 2012 e dunque secondo le previsioni del piano datato 2010, il responsabile regionale ha disatteso tali istanze, formulando però alcune ipotesi alternative.
Ipotesi che, pur apprezzando l'apertura al dialogo, il comitato ritiene comunque assolutamente insoddisfacenti per la salvaguardia del nosocomio: la cittadinanza – di cui il comitato è mera rappresentanza, alla luce anche della notevole partecipazione alla marcia del 15 gennaio - non intende attendere oltre; al momento la sfiducia nella politica e nelle istituzioni è estremamente palpabile e di conseguenza servono risposte chiare e precise, senza compromessi di sorta.
L'importanza strategica dell'ospedale è insindacabile, essendo un punto di riferimento pure per i vicini comuni di San Ferdinando, Trinitapoli, Spinazzola e Minervino Murge: la metà delle città componenti l'intera Provincia di Barletta-Andria-Trani. Se si dovesse trasportare un potenziale degente da una di queste località nei capoluoghi si impiegherebbe più del doppio del tempo, quantificando almeno la distanza in chilometri tra i paesi, evitando di valutare imprevisti sulle direttrici stradali e traffico cittadino (specie per quanto concerne Andria, il cui pronto soccorso è situato in pieno centro).
In virtù di ciò, e senza ulteriormente scendere in dettagli troppo tecnici per i non addetti ai lavori, è ferma la volontà di continuare il presidio senza sosta, giorno e notte, con volontari (per inciso, gli unici che possono parlare esclusivamente in nome e per conto del comitato) pronti a riposare sulle panchine pur di non intralciare in alcun modo il lavoro del personale sanitario e sempre a disposizione per qualsiasi informazione. Se necessario, data la drammaticità del momento, non si escludono azioni più clamorose al fine di garantire l'intera comunità canosina per la sua causa.
Ufficio Stampa Comitato B619
Nella giornata di giovedì 17, una delegazione dello stesso comitato, assieme al sindaco, dott. Ernesto La Salvia, ha incontrato nei locali della Regione Puglia l'assessore alla Sanità Attolini. Vista la gravità dell'attuale situazione e le richieste di riportare lo stato delle cose ab origine, quindi quantomeno precedentemente alle delibere prese nel giugno 2012 e dunque secondo le previsioni del piano datato 2010, il responsabile regionale ha disatteso tali istanze, formulando però alcune ipotesi alternative.
Ipotesi che, pur apprezzando l'apertura al dialogo, il comitato ritiene comunque assolutamente insoddisfacenti per la salvaguardia del nosocomio: la cittadinanza – di cui il comitato è mera rappresentanza, alla luce anche della notevole partecipazione alla marcia del 15 gennaio - non intende attendere oltre; al momento la sfiducia nella politica e nelle istituzioni è estremamente palpabile e di conseguenza servono risposte chiare e precise, senza compromessi di sorta.
L'importanza strategica dell'ospedale è insindacabile, essendo un punto di riferimento pure per i vicini comuni di San Ferdinando, Trinitapoli, Spinazzola e Minervino Murge: la metà delle città componenti l'intera Provincia di Barletta-Andria-Trani. Se si dovesse trasportare un potenziale degente da una di queste località nei capoluoghi si impiegherebbe più del doppio del tempo, quantificando almeno la distanza in chilometri tra i paesi, evitando di valutare imprevisti sulle direttrici stradali e traffico cittadino (specie per quanto concerne Andria, il cui pronto soccorso è situato in pieno centro).
In virtù di ciò, e senza ulteriormente scendere in dettagli troppo tecnici per i non addetti ai lavori, è ferma la volontà di continuare il presidio senza sosta, giorno e notte, con volontari (per inciso, gli unici che possono parlare esclusivamente in nome e per conto del comitato) pronti a riposare sulle panchine pur di non intralciare in alcun modo il lavoro del personale sanitario e sempre a disposizione per qualsiasi informazione. Se necessario, data la drammaticità del momento, non si escludono azioni più clamorose al fine di garantire l'intera comunità canosina per la sua causa.
Ufficio Stampa Comitato B619