Politica
Comunicato Stampa del PDL di Canosa sul Piano di Riordino Ospedaliero
E’ bastata una delibera, un Piano di Riordino vergognoso. Che il Sindaco si renda portatore e portavoce degli interessi di tutti i cittadini Canosini
Canosa - venerdì 15 giugno 2012
17.54
«La chiusura del reparto di Ostetricia e Ginecologia dell'Ospedale di Canosa è l'anticamera della chiusura dell'intero nosocomio. Si tratta di uno scempio cui diciamo no, senza se e senza ma!».
Non usa mezzi termini il Coordinatore cittadino de Il Popolo della Libertà, Stanislao Sciannamea, nell'affrontare la delicatissima situazione in cui versa l'Ospedale di Canosa di Puglia, in seguito alla chiusura del reparto di Ostetricia e Ginecologia, sancita dalla delibera 1110 del 05 giugno u.s., della Giunta regionale Vendola.
«La decisione presa dalla Sinistra pugliese di chiudere uno dei reparti più floridi del nostro nosocomio è l'ennesima dimostrazione di come il Governo regionale, guidato da Nichi Vendola, sia in preda ad un vero e proprio raptus di follia - spiega Sciannamea -. Certe scelte hanno dell'insensato ma sono perfettamente coerenti con la cattiva gestione della Sanità in Puglia che ormai da anni contraddistingue la Regione. Basti pensare che neanche tre anni fa, il Presidente della Regione Nichi Vendola veniva ad inaugurare il reparto di Ostetricia e Ginecologia a Canosa elevandolo a punto di eccellenza del territorio, parlando di "sperimentazione all'avanguardia del ritorno al parto naturale" e di "salute della donna ed accoglienza della vita come valori sociali da affermare con forza".
E' bastata una delibera, un Piano di Riordino vergognoso, per gettare alle ortiche quanto affermato appena tre anni fa e tutt'ora documentato da servizi televisivi ed articoli di giornale. Ma alle poesie di Vendola siamo ormai abituati!».
La protesta del Coordinatore cittadino del Pdl non cenna a placarsi: «E' assurdo che un reparto con il più basso tasso di parti cesarei in Puglia e con uno standard qualitativo in media con quello nazionale venga considerato un colabrodo da rottamare o cestinare - afferma Sciannamea -. Per 10 anni, quando abbiamo amministrato la città, abbiamo con determinazione sempre evitato che ciò accadesse, anticipando le mosse e facendoci rispettare, questo perché la tutela del diritto alla salute dei Canosini non può essere calpestata per meri ed illogici dati numerici. Le esperienze di Minervino e Spinazzola, strutture ospedaliere chiuse senza che fossero istituiti servizi sostitutivi, dovrebbero insegnare parecchio. Per questo, rivolgiamo al nostro Sindaco un appello, scevro da ogni interesse e logica di carattere politico: si renda portatore e portavoce degli interessi di tutti i cittadini Canosini. Noi ci saremo! Garantendo il nostro appoggio incondizionato al Sindaco, invitandolo a stare alla testa di tutti noi canosini nel non consentire la dismissione dei reparti essenziali che prefigurerebbero la chiusura dell'ospedale.».
Segreteria Cittadina
PDL Canosa di Puglia
Non usa mezzi termini il Coordinatore cittadino de Il Popolo della Libertà, Stanislao Sciannamea, nell'affrontare la delicatissima situazione in cui versa l'Ospedale di Canosa di Puglia, in seguito alla chiusura del reparto di Ostetricia e Ginecologia, sancita dalla delibera 1110 del 05 giugno u.s., della Giunta regionale Vendola.
«La decisione presa dalla Sinistra pugliese di chiudere uno dei reparti più floridi del nostro nosocomio è l'ennesima dimostrazione di come il Governo regionale, guidato da Nichi Vendola, sia in preda ad un vero e proprio raptus di follia - spiega Sciannamea -. Certe scelte hanno dell'insensato ma sono perfettamente coerenti con la cattiva gestione della Sanità in Puglia che ormai da anni contraddistingue la Regione. Basti pensare che neanche tre anni fa, il Presidente della Regione Nichi Vendola veniva ad inaugurare il reparto di Ostetricia e Ginecologia a Canosa elevandolo a punto di eccellenza del territorio, parlando di "sperimentazione all'avanguardia del ritorno al parto naturale" e di "salute della donna ed accoglienza della vita come valori sociali da affermare con forza".
E' bastata una delibera, un Piano di Riordino vergognoso, per gettare alle ortiche quanto affermato appena tre anni fa e tutt'ora documentato da servizi televisivi ed articoli di giornale. Ma alle poesie di Vendola siamo ormai abituati!».
La protesta del Coordinatore cittadino del Pdl non cenna a placarsi: «E' assurdo che un reparto con il più basso tasso di parti cesarei in Puglia e con uno standard qualitativo in media con quello nazionale venga considerato un colabrodo da rottamare o cestinare - afferma Sciannamea -. Per 10 anni, quando abbiamo amministrato la città, abbiamo con determinazione sempre evitato che ciò accadesse, anticipando le mosse e facendoci rispettare, questo perché la tutela del diritto alla salute dei Canosini non può essere calpestata per meri ed illogici dati numerici. Le esperienze di Minervino e Spinazzola, strutture ospedaliere chiuse senza che fossero istituiti servizi sostitutivi, dovrebbero insegnare parecchio. Per questo, rivolgiamo al nostro Sindaco un appello, scevro da ogni interesse e logica di carattere politico: si renda portatore e portavoce degli interessi di tutti i cittadini Canosini. Noi ci saremo! Garantendo il nostro appoggio incondizionato al Sindaco, invitandolo a stare alla testa di tutti noi canosini nel non consentire la dismissione dei reparti essenziali che prefigurerebbero la chiusura dell'ospedale.».
Segreteria Cittadina
PDL Canosa di Puglia