Eventi e cultura
Concerto in onore di S.Cecilia
L’Orchestra di Fiati “G. Verdi” si esibirà nella Chiesa SS Francesco e Biagio
Canosa - mercoledì 21 novembre 2018
15.37
Il 22 novembre la Chiesa Cattolica celebra Santa Cecilia, Vergine e Martire al tempo di Urbano I, il cui culto risale al V secolo, secondo la tradizione era una fanciulla cristiana, promessa sposa del giovane pagano Valeriano. La notte delle nozze, la giovane rivelò allo sposo che un angelo di Dio custodiva la sua verginità e lo invitò alla conversione. Valeriano, quella stessa notte, si recò sulla via Appia dove, al terzo miglio, incontrò il Santo Papa Urbano I che lo istruì e battezzò. Valeriano, tornato a casa, vide Cecilia assorta nella preghiera con l'Angelo che da sempre vegliava su di lei e, ormai credente convinto, pregò che anche il fratello Tiburzio ricevesse la stessa grazia. Così accadde: i due fratelli, ormai convertiti, si diedero alla sepoltura delle vittime delle persecuzioni. Vennero arrestati e, dopo aver convertito Massimo l'Ufficiale, che aveva il compito di condurli in carcere, sopportarono atroci torture piuttosto che rinnegare Dio e vennero poi decapitati.
Santa Cecilia è nota per essere la patrona della musica, un'affiliazione che le è stata attribuita grazie ad un brano della Passio nel quale, descrivendo il suo matrimonio si dice: Cantantibus organis, Cecilia virgo in corde suo soli Domino decantabat dicens: fiat Domine cor meum et corpus meum inmaculatum ut non confundar che tradotto sarebbe: «Mentre suonavano gli strumenti musicali, la vergine Cecilia cantava nel suo cuore soltanto per il Signore, dicendo: Signore, il mio cuore e il mio corpo siano immacolati affinché io non sia confusa». Fu così che da questo canto le venne attribuito l'appellativo di patrona della musica. Già nel celebre dipinto "L'estasi di Santa Cecilia" di Raffaello, la vergine martire veniva raffigurata con un organo portativo in mano e con ai piedi «sparsi per terra instrumenti musici, che non sono dipinti, ma vivi e veri si conoscono».
Santa Cecilia si trova al centro di una sacra conversazione molto serrata, rappresentata a piena figura mentre, abbandonati gli strumenti musicali dei quali è protettrice, volge uno sguardo appassionato al cielo, coi grandi occhi scuri, dove è apparso un coro angelico che intona una melodia celestiale. Di mano le sta sfuggendo un organetto portatile, dal quale si stanno sfilando due canne, mentre ai suoi piedi giace una straordinaria natura morta di strumenti musicali vecchi o rotti: una viola da gamba senza corde, un triangolo, due flauti sbocconcellati, dei sonagli, due tamburelli con la pelle lacera. Si tratta di un rimando alla caducità della musica "terrena", simbolo delle passioni umane (i flauti, i tamburelli ed i cembali, sono connessi al culto di Bacco) rispetto a quella "celeste". C'è anche chi vi legge un'opposizione tra la musica vocale del coro angelico e la musica strumentale, la prima essendo reputata dai Padri della Chiesa superiore alla seconda.In onore di Santa Cecilia a Canosa di Puglia(BT) si terrà un concerto con l'Orchestra di Fiati "G. Verdi" presso la Chiesa dei SS.Francesco e Biagio che avrà inizio alle ore 19,00 di giovedì 22 novembre per rinnovare il culto alla patrona della musica.
Santa Cecilia è nota per essere la patrona della musica, un'affiliazione che le è stata attribuita grazie ad un brano della Passio nel quale, descrivendo il suo matrimonio si dice: Cantantibus organis, Cecilia virgo in corde suo soli Domino decantabat dicens: fiat Domine cor meum et corpus meum inmaculatum ut non confundar che tradotto sarebbe: «Mentre suonavano gli strumenti musicali, la vergine Cecilia cantava nel suo cuore soltanto per il Signore, dicendo: Signore, il mio cuore e il mio corpo siano immacolati affinché io non sia confusa». Fu così che da questo canto le venne attribuito l'appellativo di patrona della musica. Già nel celebre dipinto "L'estasi di Santa Cecilia" di Raffaello, la vergine martire veniva raffigurata con un organo portativo in mano e con ai piedi «sparsi per terra instrumenti musici, che non sono dipinti, ma vivi e veri si conoscono».
Santa Cecilia si trova al centro di una sacra conversazione molto serrata, rappresentata a piena figura mentre, abbandonati gli strumenti musicali dei quali è protettrice, volge uno sguardo appassionato al cielo, coi grandi occhi scuri, dove è apparso un coro angelico che intona una melodia celestiale. Di mano le sta sfuggendo un organetto portatile, dal quale si stanno sfilando due canne, mentre ai suoi piedi giace una straordinaria natura morta di strumenti musicali vecchi o rotti: una viola da gamba senza corde, un triangolo, due flauti sbocconcellati, dei sonagli, due tamburelli con la pelle lacera. Si tratta di un rimando alla caducità della musica "terrena", simbolo delle passioni umane (i flauti, i tamburelli ed i cembali, sono connessi al culto di Bacco) rispetto a quella "celeste". C'è anche chi vi legge un'opposizione tra la musica vocale del coro angelico e la musica strumentale, la prima essendo reputata dai Padri della Chiesa superiore alla seconda.In onore di Santa Cecilia a Canosa di Puglia(BT) si terrà un concerto con l'Orchestra di Fiati "G. Verdi" presso la Chiesa dei SS.Francesco e Biagio che avrà inizio alle ore 19,00 di giovedì 22 novembre per rinnovare il culto alla patrona della musica.