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Conferenza sul tema - In cammino nella Valle dell’Ofanto
Obiettivi trattati nell’ultima pubblicazione dal geologo Ruggiero Dellisanti. In programma il 18 novembre 2011
Canosa - giovedì 17 novembre 2011
12.39
Conferenza sul tema "In cammino nella Valle dell'Ofanto" in programma il 18 novembre a Canosa di Puglia.
Da pochi mesi si è costituito il "Consorzio per lo sviluppo sostenibile della Valle dell'Ofanto" con diversi obiettivi da raggiungere quali la tutela del territorio e dell'ambiente, la valorizzazione dei beni storici, artistici, naturali e delle tradizioni locali, la promozione della ricerca scientifica e la pianificazione territoriale sostenibile, puntando su iniziative ed eventi socio-culturali e turistici in un'area abbastanza ampia abbracciando i territori delle province di Foggia e di Barletta Andria Trani.
Tra i promotori del Consorzio Pro Ofanto, figurano il presidente dottor Michele Marino (57 anni) e il suo vice il geologo Ruggiero Dellisanti che venerdì 18 novembre 2011 alle ore 19,00 terranno una conferenza sul tema: "In cammino nella Valle dell'Ofanto", presso il Centro Servizi Culturali di Canosa di Puglia (BT) in via Parini. Nel 2000 il geologo barlettano Ruggiero Dellisanti (57 anni) ha pubblicato il libro Ofanto «Carpe diem» evidenziando i caratteri fisici, ambientali, idrogeologici e demografici del fiume dalle sorgenti alla foce e nel 2009 il libro «Le risorse dell'Ofanto» con il sottotitolo «Economia e Ambiente nella Valle del Fiume» e la pregevole prefazione del professore ambientalista Giorgio Nebbia per "Stilo Editrice".
In questi anni il dottor Ruggiero Dellisanti ha fermamente sostenuto che il fiume Ofanto "rappresenta una grande risorsa, ancora inesplorata, per la regione Puglia e per l'intero bacino, in grado di riunire e non di dividere gli interessi e le economie di un territorio dalle enormi potenzialità, moltissime delle quali ancora del tutto inesplorate". Dalle sorgenti alla foce, il fiume Ofanto attraversa il territorio di 51 Comuni, delle province di Avellino, Potenza, Foggia e della sesta provincia pugliese Barletta Andria Trani. Scorre per circa 170 km, con numerosi affluenti ed una portata media che supera i 10 mc/sec., sfociando nel mar Adriatico, tra Margherita di Savoia(BT) e Barletta (BT).
Il suo bacino idrografico, 270 milioni di metri cubi d'acqua, è esteso per circa 2700 kmq e fa dell'Ofanto uno dei maggiori corsi d'acqua dell'Italia meridionale. Il fiume Ofanto che i romani chiamavano "Aufidus" è caratterizzato da un'alta biodiversità: una vegetazione ricca di canne, pioppi, salici, sambuchi, querce, olmi, habitat naturale di numerose varietà di specie animali come la lontra, il tasso, la volpe, la donnola, la faina, la puzzola, la testuggine, la lucertola, la biscia, la rana, il pesce gatto, la carpa, il carasso, il cefalo, lo storione e, negli affluenti, la trota. E' un fiume che nella storia della Puglia ha rappresentato una risorsa importante e che in futuro riserva prospettive di miglioramento con i suoi "punti di forza che necessariamente ruotano intorno alle variegate forme del turismo alternativo, lontano dai grandi flussi di massa, ma in grado di generare potenzialità di sviluppo oggi inimmaginabili".
Sono questi gli obiettivi trattati nell'ultima pubblicazione dal geologo Ruggiero Dellisanti incentrati sui temi delle ricadute economiche ed ambientali del fiume Ofanto per le terre lambite. L'Ofanto il primo vero fiume della Puglia, cantato da Orazio che lo definisce "acer", "violens", "sonans", "tauriformis Aufidus", emblema di una terra arcaica e rigogliosa di aree particolarmente ricche di vestigia archeologiche, di bellezze architettoniche e paesaggistiche.
La foce del fiume Ofanto , con la sua area umida ha rappresentato per millenni il luogo di sosta, "una specie di autogrill", dell'avifauna di passo sulle rotte migratorie. Come docente, il professor Ruggiero Dellisanti è riuscito a trasmettere ai suoi studenti la passione per l'ambiente e il territorio, un amore che lo ha portato a dedicare gran parte dei suoi studi alla salvaguardia di quello che sente come il fiume di casa, sentimenti in grado di far crescere una coscienza nei confronti di un ambiente dalle enormi risorse, ma spesso poco tutelato. Sono questi i punti cardini che saranno sviluppati nella conferenza "In cammino nella Valle dell'Ofanto" organizzata per venerdì 18 novembre 2011 alle ore 19,00, dalle locali sezioni del Rotary Club, della F.I.D.A.P.A. e di Legambiente con il patrocinio del Comune di Canosa di Puglia (BT), nell'ottica di riunire e non di dividere gli interessi e le economie di un territorio alla ricerca di nuove opportunità di lavoro nell'ambito turistico e di valorizzazione dei prodotti locali salvaguardando l'ambiente idrografico per evitare dissesti idrogeologici con annessi allagamenti e alluvioni sempre più frequenti e devastanti.
Bartolo Carbone
Da pochi mesi si è costituito il "Consorzio per lo sviluppo sostenibile della Valle dell'Ofanto" con diversi obiettivi da raggiungere quali la tutela del territorio e dell'ambiente, la valorizzazione dei beni storici, artistici, naturali e delle tradizioni locali, la promozione della ricerca scientifica e la pianificazione territoriale sostenibile, puntando su iniziative ed eventi socio-culturali e turistici in un'area abbastanza ampia abbracciando i territori delle province di Foggia e di Barletta Andria Trani.
Tra i promotori del Consorzio Pro Ofanto, figurano il presidente dottor Michele Marino (57 anni) e il suo vice il geologo Ruggiero Dellisanti che venerdì 18 novembre 2011 alle ore 19,00 terranno una conferenza sul tema: "In cammino nella Valle dell'Ofanto", presso il Centro Servizi Culturali di Canosa di Puglia (BT) in via Parini. Nel 2000 il geologo barlettano Ruggiero Dellisanti (57 anni) ha pubblicato il libro Ofanto «Carpe diem» evidenziando i caratteri fisici, ambientali, idrogeologici e demografici del fiume dalle sorgenti alla foce e nel 2009 il libro «Le risorse dell'Ofanto» con il sottotitolo «Economia e Ambiente nella Valle del Fiume» e la pregevole prefazione del professore ambientalista Giorgio Nebbia per "Stilo Editrice".
In questi anni il dottor Ruggiero Dellisanti ha fermamente sostenuto che il fiume Ofanto "rappresenta una grande risorsa, ancora inesplorata, per la regione Puglia e per l'intero bacino, in grado di riunire e non di dividere gli interessi e le economie di un territorio dalle enormi potenzialità, moltissime delle quali ancora del tutto inesplorate". Dalle sorgenti alla foce, il fiume Ofanto attraversa il territorio di 51 Comuni, delle province di Avellino, Potenza, Foggia e della sesta provincia pugliese Barletta Andria Trani. Scorre per circa 170 km, con numerosi affluenti ed una portata media che supera i 10 mc/sec., sfociando nel mar Adriatico, tra Margherita di Savoia(BT) e Barletta (BT).
Il suo bacino idrografico, 270 milioni di metri cubi d'acqua, è esteso per circa 2700 kmq e fa dell'Ofanto uno dei maggiori corsi d'acqua dell'Italia meridionale. Il fiume Ofanto che i romani chiamavano "Aufidus" è caratterizzato da un'alta biodiversità: una vegetazione ricca di canne, pioppi, salici, sambuchi, querce, olmi, habitat naturale di numerose varietà di specie animali come la lontra, il tasso, la volpe, la donnola, la faina, la puzzola, la testuggine, la lucertola, la biscia, la rana, il pesce gatto, la carpa, il carasso, il cefalo, lo storione e, negli affluenti, la trota. E' un fiume che nella storia della Puglia ha rappresentato una risorsa importante e che in futuro riserva prospettive di miglioramento con i suoi "punti di forza che necessariamente ruotano intorno alle variegate forme del turismo alternativo, lontano dai grandi flussi di massa, ma in grado di generare potenzialità di sviluppo oggi inimmaginabili".
Sono questi gli obiettivi trattati nell'ultima pubblicazione dal geologo Ruggiero Dellisanti incentrati sui temi delle ricadute economiche ed ambientali del fiume Ofanto per le terre lambite. L'Ofanto il primo vero fiume della Puglia, cantato da Orazio che lo definisce "acer", "violens", "sonans", "tauriformis Aufidus", emblema di una terra arcaica e rigogliosa di aree particolarmente ricche di vestigia archeologiche, di bellezze architettoniche e paesaggistiche.
La foce del fiume Ofanto , con la sua area umida ha rappresentato per millenni il luogo di sosta, "una specie di autogrill", dell'avifauna di passo sulle rotte migratorie. Come docente, il professor Ruggiero Dellisanti è riuscito a trasmettere ai suoi studenti la passione per l'ambiente e il territorio, un amore che lo ha portato a dedicare gran parte dei suoi studi alla salvaguardia di quello che sente come il fiume di casa, sentimenti in grado di far crescere una coscienza nei confronti di un ambiente dalle enormi risorse, ma spesso poco tutelato. Sono questi i punti cardini che saranno sviluppati nella conferenza "In cammino nella Valle dell'Ofanto" organizzata per venerdì 18 novembre 2011 alle ore 19,00, dalle locali sezioni del Rotary Club, della F.I.D.A.P.A. e di Legambiente con il patrocinio del Comune di Canosa di Puglia (BT), nell'ottica di riunire e non di dividere gli interessi e le economie di un territorio alla ricerca di nuove opportunità di lavoro nell'ambito turistico e di valorizzazione dei prodotti locali salvaguardando l'ambiente idrografico per evitare dissesti idrogeologici con annessi allagamenti e alluvioni sempre più frequenti e devastanti.
Bartolo Carbone