Cronaca
Controlli sul gioco illegale e scommesse clandestine
Il piano straordinario della Guardia di Finanza
Puglia - lunedì 20 marzo 2017
15.28
Nei giorni 15 e 16 marzo scorsi, il Comando Regionale Puglia della Guardia di Finanza ha disposto l'esecuzione di un piano straordinario di interventi finalizzato a prevenire e reprimere il fenomeno del gioco illegale e delle scommesse clandestine ed altre correlate forme di illegalità. Il piano di interventi disposto dal Comando Regionale Puglia si colloca nell'ambito della missione Istituzionale finalizzata alla tutela del bilancio pubblico, mediante la salvaguardia degli interessi erariali connessi al monopolio fiscale sui giochi, concorsi, pronostici e scommesse, attuato attraverso una estesa attività di vigilanza per la prevenzione, l'individuazione e il contrasto degli illeciti penali e amministrativi contemplati dalle norme di settore. L'operazione ha registrato l'esecuzione di ben 169 interventi, di cui 28 irregolari (il 17%), nel corso dei quali sono stati sequestrate complessivamente 39 apparecchiature elettroniche, tra terminali informatici (c.d. "totem") e personal computer, con la verbalizzazione di 37 soggetti, di cui 26 denunciati all'A.G. in quanto responsabili di violazioni costituenti reato.L'attività posta in essere dalla Guardia di Finanza nello specifico settore si sostanzia, in primo luogo, in interventi ispettivi nei confronti dei soggetti abilitati alla raccolta delle giocate, per accertare l'esatto versamento dell'imposta unica sui concorsi pronostici/scommesse e delle altre forme di prelievo erariale vigenti, nonché l'osservanza delle norme amministrative e di settore. Analoga attenzione è poi rivolta all'illecita raccolta delle scommesse ed all'organizzazione abusiva di gare e di giochi da parte di operatori non autorizzati, i quali, oltre alla concorrenza sleale nei confronti delle attività regolarmente amministrate, determinano una contrazione del gettito erariale derivante dal monopolio fiscale su giochi e scommesse. Dall'inizio dell'anno, i dipendenti Reparti operativi impiegati nel settore hanno effettuato 202 controlli su tutto il territorio regionale, rilevando 55 irregolarità, con la verbalizzazione di 97 soggetti, di cui 34 denunciati all'A.G..
Mentre si intensificano i controlli, le cronache di questi ultimi anni riportano anche che il gioco d'azzardo patologico è una delle prime forme di "dipendenza senza droga" studiate ed ha ben presto attratto l'interesse della psicologia e della psichiatria, ma anche dei mezzi di comunicazione di massa, degli scrittori e dei registi, al punto che si continua spesso a riparlarne in relazione alle sue conseguenze piuttosto serie sulla salute ed in particolare sull'equilibrio mentale che questo tipo di problema è in grado di produrre. Secondo la ricerca condotta da IPSOS con Università Sapienza Roma nel 2013, circa 800 mila persone adulte tra 18-74 anni hanno avuto comportamenti di gioco problematico. Nel 2010 la stessa ricerca indicava in 450 mila i soggetti problematici. Dall'indagine IPSAD relativa al 2013-2014 risulta che il 42,9% della popolazione di 15-64 anni, che corrisponde a quasi 17 milioni di persone, ha giocato almeno una volta somme di denaro; di questi oltre 5milioni e mezzo sono giovani adulti di 15-34 anni, con una prevalenza equivalente al 42,7%. Secondo lo studio Espad IFC/CNR del 2014 la percentuale di studenti di 15-19 anni che giocano d'azzardo è passata dal 47% del 2009-2011 al 39% del 2014 e si è anche ridotta la quota di studenti-giocatori con un profilo definito a rischio o problematico. Nel 2015, lo studio ha rilevato un aumento del numero di studenti che hanno giocato d'azzardo l'anno precedente, al 41,7% (poco più di 1 milione). I giocatori definiti a rischio moderato/problematico si distinguono anche rispetto ai contesti e luoghi frequentati per giocare d'azzardo: tra questi, coloro che giocano on-line, senza alcun limite di tempo e di spazio e in solitudine, sono stati quasi la metà, così come elevata è la quota di chi gioca presso le sale scommesse, Bingo e/o giochi. Attualmente, in Italia, secondo la Relazione Annuale al Parlamento 2015, sono circa 12 mila le persone in trattamento per gambling(gioco d'azzardo), in 200 servizi territoriali Ser.D. Il decreto legge 13 settembre 2012, n. 158 (Decreto Balduzzi), convertito con modificazioni dalla legge 8 novembre 2012, n. 189 prevede che i cittadini italiani possano essere curati per GAP (gioco d'azzardo patologico) presso i servizi dipendenze presenti in tutte le Aziende Sanitarie.
Mentre si intensificano i controlli, le cronache di questi ultimi anni riportano anche che il gioco d'azzardo patologico è una delle prime forme di "dipendenza senza droga" studiate ed ha ben presto attratto l'interesse della psicologia e della psichiatria, ma anche dei mezzi di comunicazione di massa, degli scrittori e dei registi, al punto che si continua spesso a riparlarne in relazione alle sue conseguenze piuttosto serie sulla salute ed in particolare sull'equilibrio mentale che questo tipo di problema è in grado di produrre. Secondo la ricerca condotta da IPSOS con Università Sapienza Roma nel 2013, circa 800 mila persone adulte tra 18-74 anni hanno avuto comportamenti di gioco problematico. Nel 2010 la stessa ricerca indicava in 450 mila i soggetti problematici. Dall'indagine IPSAD relativa al 2013-2014 risulta che il 42,9% della popolazione di 15-64 anni, che corrisponde a quasi 17 milioni di persone, ha giocato almeno una volta somme di denaro; di questi oltre 5milioni e mezzo sono giovani adulti di 15-34 anni, con una prevalenza equivalente al 42,7%. Secondo lo studio Espad IFC/CNR del 2014 la percentuale di studenti di 15-19 anni che giocano d'azzardo è passata dal 47% del 2009-2011 al 39% del 2014 e si è anche ridotta la quota di studenti-giocatori con un profilo definito a rischio o problematico. Nel 2015, lo studio ha rilevato un aumento del numero di studenti che hanno giocato d'azzardo l'anno precedente, al 41,7% (poco più di 1 milione). I giocatori definiti a rischio moderato/problematico si distinguono anche rispetto ai contesti e luoghi frequentati per giocare d'azzardo: tra questi, coloro che giocano on-line, senza alcun limite di tempo e di spazio e in solitudine, sono stati quasi la metà, così come elevata è la quota di chi gioca presso le sale scommesse, Bingo e/o giochi. Attualmente, in Italia, secondo la Relazione Annuale al Parlamento 2015, sono circa 12 mila le persone in trattamento per gambling(gioco d'azzardo), in 200 servizi territoriali Ser.D. Il decreto legge 13 settembre 2012, n. 158 (Decreto Balduzzi), convertito con modificazioni dalla legge 8 novembre 2012, n. 189 prevede che i cittadini italiani possano essere curati per GAP (gioco d'azzardo patologico) presso i servizi dipendenze presenti in tutte le Aziende Sanitarie.