Amministrazioni ed Enti
Coronavirus, attuato protocollo operativo
Riunione convocata dal Capo Dipartimento della Protezione civile Angelo Borrelli
Puglia - venerdì 31 gennaio 2020
20.57
Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, ha partecipato questo pomeriggio in collegamento da Bari alla riunione convocata dal Capo Dipartimento della Protezione civile Angelo Borrelli, presieduta dal Premier Giuseppe Conte, alla presenza del ministro della Salute, Roberto Speranza. Il Consiglio dei ministri ha decretato lo stato d'emergenza per sei mesi al termine della riunione - durata poco più di un'ora - a Palazzo Chigi in conseguenza del rischio sanitario connesso all'insorgenza di patologie derivanti da agenti virali trasmissibili. Il temuto coronavirus è infatti sbarcato anche in Italia. Due - al momento - i casi accertati: si tratta di due turisti cinesi da pochi giorni in Italia. I due turisti sono ricoverati in isolamento all'ospedale Spallanzani di Roma. "Non c'è motivo di panico e allarme sociale. - Ha dichiarato il presidente del Consiglio Giuseppe Conte- Sono già state adottate misure rigorose di precauzione e continueremo a farlo con il massimo dispendio di energie per assicurare la protezione a tutti i cittadini". A margine della riunione, Emiliano ha dichiarato: "La Regione Puglia ha insediato la task force per il coronavirus coordinata dal direttore del dipartimento salute Vito Montanaro. La task force ha provveduto a varare ed inoltrate tempestivamente a tutte le direzioni strategiche un protocollo operativo - attivo dallo scorso lunedì - per la gestione di possibili casi sospetti di infezione da nuovo Coronavirus. Anche l'ordine dei medici ha ricevuto il protocollo. Perciò, per qualsiasi dubbio tutti i cittadini possono rivolgersi ai propri medici di famiglia o pediatri". Presenti alla riunione dalla sede di Bari della Protezione Civile anche il dirigente di sezione Mario Lerario e i vertici della Protezione civile regionale, il vice presidente Antonio Nunziante, il consigliere delegato Ruggiero Mennea, il capo dipartimento salute Vito Montanaro.
I coronavirus sono una vasta famiglia di virus noti per causare malattie che vanno dal comune raffreddore a malattie più gravi come la sindrome respiratoria mediorientale (MERS) e la sindrome respiratoria acuta grave (SARS). I sintomi più comuni ad una persona infetta da un coronavirus includono febbre, tosse, difficoltà respiratorie. Nei casi più gravi, l'infezione può causare polmonite, sindrome respiratoria acuta grave, insufficienza renale e persino la morte. Le raccomandazioni per ridurre l'esposizione e la trasmissione di una serie di malattie respiratorie comprendono il mantenimento dell'igiene delle mani (lavare spesso le mani con acqua e sapone o con soluzioni alcoliche) e delle vie respiratorie (starnutire o tossire in un fazzoletto o con il gomito flesso, gettare i fazzoletti utilizzati in un cestino chiuso immediatamente dopo l'uso e lavare le mani), pratiche alimentari sicure (evitare carne cruda o poco cotta, frutta o verdura non lavate e le bevande non imbottigliate) ed evitare il contatto ravvicinato, quando possibile, con chiunque mostri sintomi di malattie respiratorie come tosse e starnuti.
I coronavirus sono una vasta famiglia di virus noti per causare malattie che vanno dal comune raffreddore a malattie più gravi come la sindrome respiratoria mediorientale (MERS) e la sindrome respiratoria acuta grave (SARS). I sintomi più comuni ad una persona infetta da un coronavirus includono febbre, tosse, difficoltà respiratorie. Nei casi più gravi, l'infezione può causare polmonite, sindrome respiratoria acuta grave, insufficienza renale e persino la morte. Le raccomandazioni per ridurre l'esposizione e la trasmissione di una serie di malattie respiratorie comprendono il mantenimento dell'igiene delle mani (lavare spesso le mani con acqua e sapone o con soluzioni alcoliche) e delle vie respiratorie (starnutire o tossire in un fazzoletto o con il gomito flesso, gettare i fazzoletti utilizzati in un cestino chiuso immediatamente dopo l'uso e lavare le mani), pratiche alimentari sicure (evitare carne cruda o poco cotta, frutta o verdura non lavate e le bevande non imbottigliate) ed evitare il contatto ravvicinato, quando possibile, con chiunque mostri sintomi di malattie respiratorie come tosse e starnuti.