Territorio
Cresce l'imprenditoria femminile in Puglia
In agricoltura 1 impresa su 4 è donna
Puglia - venerdì 3 agosto 2018
16.22
Centrifughe di frutta per combattere la calura estiva, orecchiette in diretta, cialledde, friseddhata, pezzetti a pignata, panzerotti fritti, degustazioni di formaggi, salumi, pane olio e fantasia, tutto innaffiato con l'agrisangria a base di vino e percoche a km0. E' il ricco menù offerto al Mercato della Contadina di Campagna Amica, allestito per la 'Notte Rosa' a Polignano a Mare, il paese di Domenico Modugno e per omaggiare il noto artista pugliese l'evento si è aperto con le note di 'Volare' e 'Meraviglioso'. "Le imprese condotte da donne in Puglia sono aumentate di 2.307 unità in 3 anni dal 2014 al 2017, secondo i dati dell'Osservatorio dell'imprenditorialità femminile di Unioncamere-InfoCamere. In agricoltura le aziende rosa, sempre più giovani, superano il 24%, ossia 1 impresa su 4 è donna", spiega Floriana Fanizza, presidente di Coldiretti Donne Impresa Puglia. I dati statistici dimostrano che l'occupazione al femminile in agricoltura non è vista come la semplice perpetuazione di una tradizione – conclude Coldiretti Puglia - o, peggio, come un ripiego occupazionale di scarso pregio, piuttosto come una scelta di lavoro ponderata. "E' un settore in fermento – aggiunge il Presidente di Coldiretti Puglia, Gianni Cantele - sul fronte dell'imprenditoria femminile che necessità di politiche di premialità nell'accesso ai finanziamenti pubblici, di programma di conciliazione vita-lavoro, di politiche di sostegno alla famiglia per fare il salto di quantità e, soprattutto, di qualità che ha le potenzialità di esprimere".
Anche il numero di agriturismi in rosa (+ 3,7%) sono passati da 286 a 305 in Puglia, a dimostrazione di quanto le imprenditrici siano riuscite a cogliere al massimo le opportunità offerte dalla multifunzionalità in agricoltura, secondo l'analisi di Coldiretti Puglia su dati ISTAT, sull'inda del boom del turismo enogastronomisco e dell'attività di promozione del cibo della tradizione 'per mano' degli agrichef di Campagna Amica. "Riuscire a coniugare in forma responsabile – dice Angelo Corsetti, Direttore di Coldiretti Puglia - attività produttive e servizi alla persona attività economica e di servizio, imprenditorialità e volontariato, ragioni private e pubbliche, è il progetto ambizioso che Coldiretti sta contribuendo a realizzare, mettendo a sistema le esperienze delle imprenditrici che stanno approcciando sul territorio italiano i temi cardine dell'agricoltura sociale". Si tratta, in molti casi, di esperienze nate autonomamente – conclude Coldiretti Puglia - dietro forti personali motivazioni etiche, sociali, civili, di imprenditori che stanno portando avanti una funzione di interesse collettivo, in uno scenario in cui spesso l'assenza di normative regionali di riferimento impedisce il loro riconoscimento e conseguentemente causa la difficile misurazione quantitativa di queste realtà.
Anche il numero di agriturismi in rosa (+ 3,7%) sono passati da 286 a 305 in Puglia, a dimostrazione di quanto le imprenditrici siano riuscite a cogliere al massimo le opportunità offerte dalla multifunzionalità in agricoltura, secondo l'analisi di Coldiretti Puglia su dati ISTAT, sull'inda del boom del turismo enogastronomisco e dell'attività di promozione del cibo della tradizione 'per mano' degli agrichef di Campagna Amica. "Riuscire a coniugare in forma responsabile – dice Angelo Corsetti, Direttore di Coldiretti Puglia - attività produttive e servizi alla persona attività economica e di servizio, imprenditorialità e volontariato, ragioni private e pubbliche, è il progetto ambizioso che Coldiretti sta contribuendo a realizzare, mettendo a sistema le esperienze delle imprenditrici che stanno approcciando sul territorio italiano i temi cardine dell'agricoltura sociale". Si tratta, in molti casi, di esperienze nate autonomamente – conclude Coldiretti Puglia - dietro forti personali motivazioni etiche, sociali, civili, di imprenditori che stanno portando avanti una funzione di interesse collettivo, in uno scenario in cui spesso l'assenza di normative regionali di riferimento impedisce il loro riconoscimento e conseguentemente causa la difficile misurazione quantitativa di queste realtà.