Territorio
Crisi agricoltura: Morra scrive a Conte e Centinaio
Al fine di esortarli a prendere i provvedimenti opportuni
Puglia - martedì 8 gennaio 2019
14.49
Sulla manifestazione di protesta degli agricoltori ed olivicoltori pugliesi tenutasi ieri a Bari indossando i 'gilet arancioni' per chiedere interventi per il rilancio del settore in crisi dopo le calamità del 2018 e i danni provocati dalla Xylella è intervenuto il Sindaco di Canosa di Puglia, Roberto Morra con un post sui social. «Seguo con molta attenzione le problematiche che hanno portato i nostri agricoltori oggi in piazza a Bari. Dopo la catastrofe della Xylella, ormai arrivata alle porte di Bari lasciando dietro di se il deserto e nella disperazione migliaia di agricoltori, si aggiunge un fatto grave e mai accaduto a memoria di uomo: una gelata di dimensioni tali che ha praticamente messo in ginocchio tutto il nostro comparto olivicolo in pochi mesi.In questo momento, non mi appassiona andare alla ricerca di responsabilità fra Governo e Regione. Così facendo si correrebbe il rischio di strumentalizzare (come al solito) un problema serio sulla pelle di chi oggi è in difficoltà senza poi concretamente apportare nulla di concreto». Esordisce così il primo cittadino di Canosa che prosegue «Oggi è il tempo di pensare a come aiutare concretamente i nostri agricoltori e le nostre comunità a superare questo difficile momento. Tutti sono chiamati, per quanto di propria competenza, a fare in modo che il nostro settore primario riparta senza lasciare a terra nessuno, specie se più debole. Arriverà il momento di capire come sia potuto accadere tutto questo. Il mancato raccolto olivicolo, unito alla gelata del 2018, se non gestito attentamente e celermente, propagherà i propri effetti in tutti i settori economici della nostra terra e non ci sarà nessun settore che non ne avvertirà le conseguenze di questa drammatica situazione».
«Come sindaco della città – si legge - sono preoccupato delle conseguenza che questa crisi comporterà alla nostra comunità. Le giornate di lavoro perse, i frantoi fermi, i mancati raccolti si riverseranno come uno "tsunami" sulla intera economia cittadina creando effetti disastrosi sulla nostra già fragile economia. Oggi è il momento di alzare la voce e di richiamare l'attenzione del Governo, regionale e nazionale, affinché vengano posti in essere tutti gli strumenti possibili e necessari per alleviare le difficoltà dei nostri agricoltori. Ho predisposto una nota da inviare al Presidente del Consiglio Conte e al Ministro dell'Agricoltura Centinaio al fine di esortarli a prendere i provvedimenti opportuni. A questa comunicazione ne seguiranno altre e altrettante azioni che dovessero rendersi necessarie per aiutare i nostri agricoltori. Credo che l'azione congiunta che in questo momento si sta mettendo in atto a tutti i livelli crei una pressione sugli organi statali tale da far porre la giusta attenzione ai problemi della nostra agricoltura». La protesta dei 'gilet arancioni' è cominciata all'alba di ieri con il punto di ritrovo allo stadio San Nicola a Bari. Il corteo di 150 trattori ha attraversato il capoluogo pugliese per poi approdare in piazza Prefettura e sul lungomare davanti alla Presidenza della Regione.
«Come sindaco della città – si legge - sono preoccupato delle conseguenza che questa crisi comporterà alla nostra comunità. Le giornate di lavoro perse, i frantoi fermi, i mancati raccolti si riverseranno come uno "tsunami" sulla intera economia cittadina creando effetti disastrosi sulla nostra già fragile economia. Oggi è il momento di alzare la voce e di richiamare l'attenzione del Governo, regionale e nazionale, affinché vengano posti in essere tutti gli strumenti possibili e necessari per alleviare le difficoltà dei nostri agricoltori. Ho predisposto una nota da inviare al Presidente del Consiglio Conte e al Ministro dell'Agricoltura Centinaio al fine di esortarli a prendere i provvedimenti opportuni. A questa comunicazione ne seguiranno altre e altrettante azioni che dovessero rendersi necessarie per aiutare i nostri agricoltori. Credo che l'azione congiunta che in questo momento si sta mettendo in atto a tutti i livelli crei una pressione sugli organi statali tale da far porre la giusta attenzione ai problemi della nostra agricoltura». La protesta dei 'gilet arancioni' è cominciata all'alba di ieri con il punto di ritrovo allo stadio San Nicola a Bari. Il corteo di 150 trattori ha attraversato il capoluogo pugliese per poi approdare in piazza Prefettura e sul lungomare davanti alla Presidenza della Regione.