Scavi archeologici
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Scuola e Lavoro

Dai banchi agli scavi archeologici di Pietra Caduta

Le testimonianze degli studenti del Liceo Classico dei Beni Culturali di Canosa

Non capita tutti i giorni di partecipare ad una campagna di scavi archeologici che in questo mese sta interessando anche la Necropoli di Pietra Caduta a Canosa di Puglia. Alla guida della campagna un team dell'Università degli Studi di Bari sotto l'egida della Fondazione Archeologica Canosina, con la professoressa Raffaella Cassano, direttrice di scavo, e l'archeologa Maria Silvestri, direttrice scientifica del progetto, che in questa settimana ha ospitato gli studenti della classe 3G del Liceo Classico dei Beni Culturali di Canosa. Questi lavori permetteranno l'approfondimento delle conoscenze sul "settore funerario periferico risalente al IV - III secolo a.C., dove oggi sono documentate trentatré tombe 'a grotticella'. Le tombe sono state depredate nel tempo, ma una parte degli antichi corredi che custodivano sono stati recuperati e potranno svelare molto sul rapporto con l'insediamento daunio, sui rituali funerari e sul profilo degli abitanti che qui erano sepolti."

Per i lavori di scavo, nonostante le temperature torride di questi giorni, gli studenti hanno utilizzato pale, picconi e picconcini, zappe, carriole, secchi, palette, scopette, spazzole e cazzuole in dotazione alla squadra operante a Pietra Caduta, in uno dei siti più interessanti di tutta Canosa. L'area, di oltre 26.000mq. è fittamente caratterizzata da tombe a monocamera, dette "grotticelle" di V e IV secolo a.C. .Le tombe, tutte con aperture ad est, sono ricavate assialmente in un grande masso di calcare duro, preceduto da almeno due strade funerarie. I lavori di scavo di questo mese permetteranno tra l'altro il riconoscimento della successione stratigrafica, l'individuazione del rapporto fisico tra gli strati e ile grotte scavate, per risalire alla cronologia delle stesse, ma anche di ricostruire la storia dell'area indagata.

Dai banchi agli scavi archeologici con le testimonianze rese dagli studenti del CLABEC del Liceo "E. Fermi" di Canosa accompagnati dal professore Sabino Facciolongo al termine della settimana che li ha visti operativi. Il primo a descrivere la sua esperienza è Christian: """Questa settimana di scavi è stata un'esperienza formativa che ci ha permesso di crescere anche sotto il punto di vista lavorativo. Personalmente l'ho vissuta in maniera continuativa, lavorando ogni giorno e ogni giorno che passava mi sentivo sempre più invogliato nel proseguire a fare quello che stavo facendo. Mi sono trovato molto bene anche col gruppo degli archeologi molto simpatici e disponibili ad aiutare noi che eravamo inesperti, anche con le parole di incoraggiamento, in quanto mi è stato detto che ero molto volenteroso, poiché mi 'buttavo' tra virgolette nel fare ogni cosa che mi veniva proposta o decidevo di fare di mia spontanea volontà. Ne approfitto per ringraziare anche l' archeologa Maria Silvestri che con tutta la sua esperienza e disponibilità ci ha permesso di intraprendere questi scavi, in un'area spettacolare sotto tutti i punti di vista ."""

Mentre, Luca ha dichiarato """E' stata un'esperienza molto appagante e soddisfacente. In questi giorni, ho imparato come ci si comporta in un cantiere, ambiente di lavoro. Appena sono arrivato, ho osservato come si scavava in sicurezza e dopo un po' siamo arrivati all'ingresso della tomba. Si è proceduto alla documentazione di ogni strato di terra dopo aver calcolato le quote. Entrati in una delle tante tombe abbiamo ripetuto il processo, al fine di ricostruire la storia dell'area indagata, dal momento della sua occupazione fino al suo eventuale abbandono."""

Non da meno la testimonianza di Carlo: """Questa esperienza di scavi ha permesso a noi ragazzi del liceo classico CLABEC di approcciarci con il mondo del lavoro, per quanto é stato possibile ovviamente, ed é stata soprattutto un'occasione di condivisione tra noi e gli archeologi che con le loro esperienze e le loro conoscenze ci hanno permesso, anche grazie alla Soprintendenza, di toccare con mano la Canosa sotterranea. Quindi, anche un modo per conoscere il nostro territorio. Il mio auspicio é che questa esperienza di scavi permetta di far appassionare più gente possibile a una materia tanto difficile quanto appassionante come l'archeologia, in una città come Canosa di Puglia dalla storia plurimillenaria."""

Significativa quella di Simone: """L'esperienza di scavi svolta in questi giorni ci ha avvicinati ad un mondo affascinante come quello dell'archeologia, permettendoci non solo di sporcarci le mani per comprendere al meglio cosa significhi lavorare realmente ad uno scavo, ma anche di imparare ad occuparci di tutta la documentazione e la classificazione dei prodotti del lavoro. Ritengo che queste iniziative siano molto interessanti e fondamentali per le opportunità che ci offrono di scoprire la straordinaria ricchezza archeologica del nostro territorio."""

Entusiasta anche il parere di Valerio """Quest'esperienza di scavi archeologici è stata formativa per diverse ragioni, in primis, di aver finalmente potuto provare come si lavora in un sito, oltre ad approfondire il lavoro dell'archeologo al di fuori dello scavare sottoterra. Ma, soprattutto è stato strabiliante vedere quanto il nostro territorio ed il nostro "sottoterra" possa riservare con le sue ricchezze spesso sconosciute come le tracce di antiche civiltà che ci permettono di scoprire il nostro passato, di grande e vera bellezza."""

Con le esperienze dirette sul campo il CLABEC di Canosa permette di maturare ed approfondire le conoscenze storiche- culturali-paesaggistiche attraverso un percorso formativo finalizzato alla valorizzazione della principale risorsa economica canosina : i beni archeologici. La sinergia tra scuola ed istituzioni (pubbliche e private) sta fornendo un'ampia preparazione culturale di base, utile agli interessi degli studenti in fase di crescita e formazione propedeutica alle scelte future.
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