Comune di Canosa
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Politica

Sfiducia popolare all’amministrazione La Salvia

Diffuso è il malessere dei canosini

A tre anni dall'insediamento dell'Amministrazione La Salvia, diffuso è il malessere dei canosini. Tante, troppe, sono le delusioni registrate su temi e problematiche di assoluto rilievo. L'elevata tassazione locale, l'ospedale, i rifiuti, le politiche sociali, il museo, i lavori pubblici, i settori produttivi (agricoltura, edilizia, artigianato, commercio), le politiche giovanili ed i tantissimi argomenti non affrontati o affrontati male, hanno dimostrato presunzione ed inadeguatezza non più sostenibili perché hanno già irrimediabilmente danneggiato Canosa. La Città ha perso la fiducia che si pone istintivamente in chi amministra. Non si tratta di discutere sull'onesta delle persone o sulla presunta volontà di impegnarsi per affrontare e risolvere i problemi. Non interessa neanche più di tanto chiedersi il perché dell'acredine, del livore, dell'odio che costantemente condiziona l'operato, del dott. La Salvia su tutti, nei confronti della precedente Amministrazione Ventola. Il paradosso è stato fare bersaglio delle persone, del ruolo di Presidente rivestito dal nostro concittadino e della stessa Provincia, invece di utilizzarne al meglio l'opportunità.

In questione sono i risultati (?) dell'Amministrazione: la crisi economico-sociale è continua e crescente; manca una prospettiva, non ci sono iniziative di medio-lungo termine; si sono persi e si perdono finanziamenti e nessuna speranza si intravede per nuovi e significativi interventi. Per giustificare l'abbandono del loro stesso programma elettorale, hanno ammesso di essersi resi conto della loro ignoranza in materia di potere locale, di concreta operatività amministrativa. Per non parlare delle frequenti crisi e dimissioni farsa, delle conseguenze della discontinuità amministrativa. Su ogni questione, però, la risposta era ed è sempre la stessa: i problemi vengono dal passato. Sarà per questo che tanto impegno hanno riservato solo al cambio di targhe, alle intitolazioni ed al presenzialismo pubblico. Ma si sa, le bugie hanno le gambe corte, i bluff non durano a lungo e ogni giorno la gente ci chiede continuamente di intervenire.

Finora lo abbiamo fatto nella sede comunale proponendo Ordini del Giorno, interrogazioni ed interpellanze. Chi segue più da vicino gli argomenti trattati sa bene quante quesiti sono rimasti senza risposta, quante nostre proposte sono state cestinate (lavori appaltati ed appaltandi, museo, rifiuti, teatro, trasparenza …). Già dalle iniziative dei primissimi giorni si era capito quale fosse l'orientamento: l'eliminazione del manifesto a favore dei Marò, il tentativo di cambiare il Piano di Dimensionamento Scolastico – strumentalizzato nelle elezioni amministrative del 2012 e lasciato invariato, invece, in tutti questi ultimi tre anni -, la burla del Consiglio Comunale tenutosi presso l'ospedale di Canosa come i fatti hanno dimostrato. Sarebbe molto lungo il racconto e la rassegna dei fallimenti fino alla recente, incredibile contenzioso dell'Amministrazione La Salvia contro gli artigiani canosini assegnatari della D6 per costruire capannoni. Ma elencarli tutti servirebbe a poco.

Nonostante il diverso quadro politico emerso dalle elezioni regionali di fine maggio e la preziosa elezione di Francesco Ventola al Consiglio della Regione Puglia - motivo di orgoglio per la Città e, purtroppo, occasione di ulteriore risentimento per i rancorosi della maggioranza -, una forza politica come la nostra, attualmente di minoranza in Consiglio Comunale, non ha i numeri per sfiduciare l'Amministrazione comunale. Perciò, per rispondere alle continue sollecitazioni della gente, abbiamo avviato una iniziativa di "Sfiducia popolare all'amministrazione La Salvia". Non è una questione partitica, è un dare seguito alle richieste pressanti dei cittadini. Chiunque condivida, può digitare il "Mi piace" sulla omonima pagina facebook o sottoscrivere il documento in circolazione ad opera di movimenti ed associazioni. In Consiglio Comunale la maggioranza è composta da persone che hanno conseguito pochissime preferenze elettorali. Laddove non è bastata questa consapevolezza ed il nostro continuo invito a cambiare, sarà una "Sfiducia popolare" a chiedere di avere più rispetto della volontà dei cittadini.
Stanislao Sciannamea - "Oltre con Fitto"
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