Vita di città
Domenico e Antonio, due Angeli in Paradiso
A Canosa, l'ultimo saluto ai due giovani deceduti nel tragico incidente stradale
Canosa - giovedì 3 agosto 2023
23.47
A Canosa di Puglia, nel tardo pomeriggio odierno, l'ultimo saluto a Domenico Di Nunno e Antonio Lovino, deceduti nel tragico incidente stradale dello scorso 27 luglio, che ha scosso duramente la comunità canosina, riunitasi attorno alle famiglie provate e colpite dal lutto. Un palazzetto dello sport dall'aspetto insolito, da palestra di gioco a luogo di preghiera e conforto, in un pomeriggio senza i colori sociali delle squadre locali ma avvolto in un bianco dominante, simbolo di innocenza e purezza. Dismessi canestri e reti, per far posto al crocifisso e al cero, all'altare e alle due bare bianche al centro, adornate dai fiori bianchi mentre sugli spalti gli amici di Domenico e Antonio che hanno indossato maglie bianche riportanti i loro volti.
Mons. Felice Bacco che ha concelebrato con il clero di Canosa, in un passaggio dell'omelia si è rivolto agli stessi : «è stato bello, come dicevo nell'introduzione, vedervi uniti, sostenervi reciprocamente, stare vicini alle famiglie, consolarli con i vostri racconti sulle qualità, la bontà, l'originalità, la serietà e nello stesso tempo la giovialità di Antonio e Domenico. So che vi siete incontrati anche insieme a don Carmine Catalano per pregare e raccontarvi il dolore che provavate insieme. Vedete, come scriveva un grande scrittore russo Fëdor Dostoevskij, "nel dolore, la verità si fa più chiara", cioè nei momenti di sofferenza, quando ci colpisce il dolore, nelle esperienze dolorose emergono i valori autentici della vita. Le cose belle, vere, i rapporti autentici, i valori che ci rendono veramente felici. Purtroppo, la vita che conduciamo spesso ci appiattisce sul presente o cadiamo vittime di realtà effimere, modi di fare, di atteggiarci, inseguiamo falsi idoli che ci disorientano, come ad esempio l'apparire, il trasgredire, l'osare, ripiegati sul nostro io.»
La commozione e il dolore ha coinvolto la gente che ha gremito il Pala "Mauro Lagrasta" che per la prima volta ha ospitato una cerimonia funebre per Domenico Di Nunno e Antonio Lovino, due vite spezzate troppo presto. «Angeli con un'ala sola. Per volare, abbiamo bisogno di restare abbracciati al fratello, cui prestiamo la nostra ala e da cui prendiamo l'altra ala, necessaria per volare». Il canto del soprano Lucia Diaferio Azzellino ha illuminato di fede il rito funebre per Domenico e Antonio, ricordati al termine dalle testimonianze significative di parenti, amici del Liceo "E.Fermi", della professoressa Nunzia Lansisera e del sindaco di Canosa Vito Malcangio, interpretando il cordoglio, il dolore e la vicinanza della cittadinanza alle famiglie dei due giovani che «non hanno avuto il tempo di vivere e scoprire. E noi dobbiamo ricordarci di non sprecare mai un secondo della nostra vita.» L'uscita dei feretri è stata accompagnata da lunghi applausi sulle note di "Buon viaggio -Share the love" di Cesare Cremonini ed il lancio di palloncini bianchi e due celesti, grandi a forma di cuore , riportanti i nomi Domenico e Antonio a caratteri cubitali, mentre, calava il sole di una giornata di lutto cittadino e di dolore dell'intera comunità.
Riproduzione@ riservata
Mons. Felice Bacco che ha concelebrato con il clero di Canosa, in un passaggio dell'omelia si è rivolto agli stessi : «è stato bello, come dicevo nell'introduzione, vedervi uniti, sostenervi reciprocamente, stare vicini alle famiglie, consolarli con i vostri racconti sulle qualità, la bontà, l'originalità, la serietà e nello stesso tempo la giovialità di Antonio e Domenico. So che vi siete incontrati anche insieme a don Carmine Catalano per pregare e raccontarvi il dolore che provavate insieme. Vedete, come scriveva un grande scrittore russo Fëdor Dostoevskij, "nel dolore, la verità si fa più chiara", cioè nei momenti di sofferenza, quando ci colpisce il dolore, nelle esperienze dolorose emergono i valori autentici della vita. Le cose belle, vere, i rapporti autentici, i valori che ci rendono veramente felici. Purtroppo, la vita che conduciamo spesso ci appiattisce sul presente o cadiamo vittime di realtà effimere, modi di fare, di atteggiarci, inseguiamo falsi idoli che ci disorientano, come ad esempio l'apparire, il trasgredire, l'osare, ripiegati sul nostro io.»
La commozione e il dolore ha coinvolto la gente che ha gremito il Pala "Mauro Lagrasta" che per la prima volta ha ospitato una cerimonia funebre per Domenico Di Nunno e Antonio Lovino, due vite spezzate troppo presto. «Angeli con un'ala sola. Per volare, abbiamo bisogno di restare abbracciati al fratello, cui prestiamo la nostra ala e da cui prendiamo l'altra ala, necessaria per volare». Il canto del soprano Lucia Diaferio Azzellino ha illuminato di fede il rito funebre per Domenico e Antonio, ricordati al termine dalle testimonianze significative di parenti, amici del Liceo "E.Fermi", della professoressa Nunzia Lansisera e del sindaco di Canosa Vito Malcangio, interpretando il cordoglio, il dolore e la vicinanza della cittadinanza alle famiglie dei due giovani che «non hanno avuto il tempo di vivere e scoprire. E noi dobbiamo ricordarci di non sprecare mai un secondo della nostra vita.» L'uscita dei feretri è stata accompagnata da lunghi applausi sulle note di "Buon viaggio -Share the love" di Cesare Cremonini ed il lancio di palloncini bianchi e due celesti, grandi a forma di cuore , riportanti i nomi Domenico e Antonio a caratteri cubitali, mentre, calava il sole di una giornata di lutto cittadino e di dolore dell'intera comunità.
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