Associazioni
Donne sul palcoscenico.La Magia del Teatro al femminile
All'U.T.E. va in scena lo spettacolo teatrale
Canosa - lunedì 27 maggio 2019
11.23
Si avvia verso il gran finale il programma degli incontri culturali 2018-19, promossi ed organizzati dall'Università della Terza Età Sezione "Prof. Ovidio Gallo" di Canosa di Puglia, presieduta dal dottor Sabino Trotta, che si svolgono presso l'Auditorium dell'Oasi "Arcivescovo Francesco Minerva", in via Muzio Scevola nr.20. Alle ore 18,30 odierne, si terrà la rappresentazione scenica dal titolo "Donne sul palcoscenico La Magia del Teatro al femminile" nell'ambito delle attività del corso di teatro tenutesi in questi mesi a cura di Nella Azzollini e Sabina Barbarossa.
La storia del teatro occidentale narra che le donne greche non solo non potevano recitare (i ruoli femminili erano interpretati da uomini), ma non "è nemmeno certo che avessero il permesso di assistere alle rappresentazioni". Il teatro latino, meno legato a valori civili e religiosi rispetto al teatro greco, era un occasione di divertimento per tutti gli strati sociali, comprese le donne, che potevano assistere alle rappresentazioni. Le donne avevano la possibilità di calcare il palcoscenico nei mimi, durante i quali recitavano, cantavano e ballavano. Nel Medioevo il teatro venne bandito dalla Chiesa e, nelle rare rappresentazioni di carattere in prevalenza religioso, i ruoli femminili erano ancora interpretati da uomini. Con la Commedia dell'Arte le donne calcarono per la prima volta il palcoscenico, anche se in qualità di "meretrici oneste" (le attrici erano considerate donne di facili costumi) e poterono dedicarsi alla recitazione, alla musica e al canto in pubblico. Mentre in Francia e Italia le donne iniziavano conquistare il palcoscenico, in Inghilterra la prima attrice recitò nel 1660, si trattava di Margaret Hughes, che interpretò Desdemona nell'Otello. Nel Settecento i ruoli femminili diventarono il perno dell'azione scenica e Goldoni fu il primo grande ritrattista del femminile nel teatro italiano. L'Ottocento è il secolo delle grandi attrici, quasi tutte figlie d'arte mentre a cavallo tra il XIX e il XX secolo il teatro era il principale mezzo mediatico e, presentando un'immagine di donna lontane da quelle canoniche attraverso la presenza di attrici acculturate, lavoratrici e indipendenti, ha contribuito all'emancipazione della donna.
Nel rinnovare l'invito ad assistere allo spettacolo "Donne sul palcoscenico La Magia del Teatro al femminile" di questa sera, il presidente dell'U.T.E., dottor Sabino Trotta ha ricordato che è in atto il concorso "Premio Ovidio Gallo" per una Tesi di laurea, teso a valorizzare l'immagine storica e culturale di Canosa attraverso una scrupolosa ricerca di documentazione sviluppata da studi su Archivi di Stato e reperti archeologici del territorio.
La storia del teatro occidentale narra che le donne greche non solo non potevano recitare (i ruoli femminili erano interpretati da uomini), ma non "è nemmeno certo che avessero il permesso di assistere alle rappresentazioni". Il teatro latino, meno legato a valori civili e religiosi rispetto al teatro greco, era un occasione di divertimento per tutti gli strati sociali, comprese le donne, che potevano assistere alle rappresentazioni. Le donne avevano la possibilità di calcare il palcoscenico nei mimi, durante i quali recitavano, cantavano e ballavano. Nel Medioevo il teatro venne bandito dalla Chiesa e, nelle rare rappresentazioni di carattere in prevalenza religioso, i ruoli femminili erano ancora interpretati da uomini. Con la Commedia dell'Arte le donne calcarono per la prima volta il palcoscenico, anche se in qualità di "meretrici oneste" (le attrici erano considerate donne di facili costumi) e poterono dedicarsi alla recitazione, alla musica e al canto in pubblico. Mentre in Francia e Italia le donne iniziavano conquistare il palcoscenico, in Inghilterra la prima attrice recitò nel 1660, si trattava di Margaret Hughes, che interpretò Desdemona nell'Otello. Nel Settecento i ruoli femminili diventarono il perno dell'azione scenica e Goldoni fu il primo grande ritrattista del femminile nel teatro italiano. L'Ottocento è il secolo delle grandi attrici, quasi tutte figlie d'arte mentre a cavallo tra il XIX e il XX secolo il teatro era il principale mezzo mediatico e, presentando un'immagine di donna lontane da quelle canoniche attraverso la presenza di attrici acculturate, lavoratrici e indipendenti, ha contribuito all'emancipazione della donna.
Nel rinnovare l'invito ad assistere allo spettacolo "Donne sul palcoscenico La Magia del Teatro al femminile" di questa sera, il presidente dell'U.T.E., dottor Sabino Trotta ha ricordato che è in atto il concorso "Premio Ovidio Gallo" per una Tesi di laurea, teso a valorizzare l'immagine storica e culturale di Canosa attraverso una scrupolosa ricerca di documentazione sviluppata da studi su Archivi di Stato e reperti archeologici del territorio.