Territorio
Due albergabici per la Ciclo-via della Valle dell’Ofanto
Avviata la procedura di concertazione e successiva gestione degli interventi
Canosa - martedì 16 febbraio 2021
18.54
Le recente pubblicazione da parte della Provincia di Barletta Andria Trani, in qualità di soggetto affidatario della gestione provvisoria del Parco Naturale Regionale del Fiume Ofanto, dell'Avviso pubblico finalizzato all'acquisizione di manifestazioni di interesse per la partecipazione alla procedura di concertazione e successiva gestione, degli interventi di realizzazione di due Albergabici dalle funzioni complesse a servizio della Ciclo-via della Valle dell'Ofanto, è l'occasione per restituire il senso di una più ampia azione di valorizzazione in materia di fruizione naturalistica e la promozione di forme di mobilità dolce, tra co-pianificazione e azioni convergenti.
Il cicloturismo è un fenomeno relativamente recente ma in grande crescita, in particolar modo in Puglia. Le sue forme di manifestazione sono variegate, perché legate ad attività (apparentemente) molto diverse tra loro: sportiva, escursionistica, naturalistica e, in genere, vacanziera. Il cicloturismo rientra sicuramente nella categoria più grande del turismo sostenibile, includendo attività che, come definito dall'Organizzazione mondiale del Turismo, "si sviluppano in modo tale da mantenersi vitali in un'area turistica per un tempo illimitato, non alterano l'ambiente (naturale, sociale e artistico) e non ostacolano o inibiscono lo sviluppo di altre attività sociali ed economiche". Con riferimento a tale definizione, il cicloturista non solo è un turista "virtuoso" dal punto di vista ambientale, ma è anche una potenziale fonte di sviluppo per l'economia locale. Avendo tendenzialmente meno bagagli di un turista tradizionale, tende a rifornirsi e ad usufruire di beni e servizi forniti dal territorio. Ovviamente, i beneficiari di tale volano economico sono soprattutto le realtà locali che insistono sulle dorsali ciclabili (anche al di fuori dei consueti poli attrattori del turismo di massa). L'Agenzia Nazionale del Turismo (ENIT), riguardo al ritorno economico del cicloturismo, ha stimato un fatturato pari a 3,2 miliardi di euro nel 2018 e pari a 7,6 miliardi di euro nel 2020. Il dato pur essendo ancora distante dal ritorno economico del cicloturismo in altri Paesi europei, come ad esempio la Germania, dove il giro d'affari previsto per il 2020 è pari a 12 miliardi, tuttavia è in progressiva crescita esponenziale.
La Provincia di Barletta Andria Trani ha intrapreso diverse iniziative in favore dell'opportunità di inquadrare l'area del bacino idrografico e della Valle come sistema unitario per l'identificazione di un brand turistico tutto costruito dentro la dimensione fisiografica del Fiume come elemento naturale, culturale, insediativo, paesaggistico, artistico ed enogastronomico aggregante. Con Deliberazione del Presidente n. 76 del 16.10.2020 è stato approvato e successivamente sottoscritto l'Addendum all'Accordo di Programma tra i comuni di Minervino Murge, Barletta, Canosa di Puglia, Spinazzola, il Consorzio di Bonifica "Terre d'Apulia" e della stessa Provincia (in qualità di Soggetto gestore del Parco Naturale Regionale Fiume Ofanto) per l'implementazione delle azioni connesse al progetto "Ciclo-via della Valle dell'Ofanto – 1° stralcio PNR Fiume Ofanto – Diga Locone – foce". Quest'ultimo parte di un più ampio sistema d mobilità lenta della "Ciclo-via della Valle dell'Ofanto", quale "schema direttore" su cui convogliare le azioni singole e collettive, per il miglioramento dell'accessibilità e l'attrattività del Parco Naturale Regionale del Fiume Ofanto.
Il tracciato della Ciclo-via della Valle dell'Ofanto è già inserito nel nuovo Piano Regionale della Mobilità Ciclistica PRMC (adottato con D.G.R. del 17/02/2020, n. 177), nell'identificazione del percorso "RP 11 Ciclo-via Valle dell'Ofanto".
Il cicloturismo è un fenomeno relativamente recente ma in grande crescita, in particolar modo in Puglia. Le sue forme di manifestazione sono variegate, perché legate ad attività (apparentemente) molto diverse tra loro: sportiva, escursionistica, naturalistica e, in genere, vacanziera. Il cicloturismo rientra sicuramente nella categoria più grande del turismo sostenibile, includendo attività che, come definito dall'Organizzazione mondiale del Turismo, "si sviluppano in modo tale da mantenersi vitali in un'area turistica per un tempo illimitato, non alterano l'ambiente (naturale, sociale e artistico) e non ostacolano o inibiscono lo sviluppo di altre attività sociali ed economiche". Con riferimento a tale definizione, il cicloturista non solo è un turista "virtuoso" dal punto di vista ambientale, ma è anche una potenziale fonte di sviluppo per l'economia locale. Avendo tendenzialmente meno bagagli di un turista tradizionale, tende a rifornirsi e ad usufruire di beni e servizi forniti dal territorio. Ovviamente, i beneficiari di tale volano economico sono soprattutto le realtà locali che insistono sulle dorsali ciclabili (anche al di fuori dei consueti poli attrattori del turismo di massa). L'Agenzia Nazionale del Turismo (ENIT), riguardo al ritorno economico del cicloturismo, ha stimato un fatturato pari a 3,2 miliardi di euro nel 2018 e pari a 7,6 miliardi di euro nel 2020. Il dato pur essendo ancora distante dal ritorno economico del cicloturismo in altri Paesi europei, come ad esempio la Germania, dove il giro d'affari previsto per il 2020 è pari a 12 miliardi, tuttavia è in progressiva crescita esponenziale.
La Provincia di Barletta Andria Trani ha intrapreso diverse iniziative in favore dell'opportunità di inquadrare l'area del bacino idrografico e della Valle come sistema unitario per l'identificazione di un brand turistico tutto costruito dentro la dimensione fisiografica del Fiume come elemento naturale, culturale, insediativo, paesaggistico, artistico ed enogastronomico aggregante. Con Deliberazione del Presidente n. 76 del 16.10.2020 è stato approvato e successivamente sottoscritto l'Addendum all'Accordo di Programma tra i comuni di Minervino Murge, Barletta, Canosa di Puglia, Spinazzola, il Consorzio di Bonifica "Terre d'Apulia" e della stessa Provincia (in qualità di Soggetto gestore del Parco Naturale Regionale Fiume Ofanto) per l'implementazione delle azioni connesse al progetto "Ciclo-via della Valle dell'Ofanto – 1° stralcio PNR Fiume Ofanto – Diga Locone – foce". Quest'ultimo parte di un più ampio sistema d mobilità lenta della "Ciclo-via della Valle dell'Ofanto", quale "schema direttore" su cui convogliare le azioni singole e collettive, per il miglioramento dell'accessibilità e l'attrattività del Parco Naturale Regionale del Fiume Ofanto.
Il tracciato della Ciclo-via della Valle dell'Ofanto è già inserito nel nuovo Piano Regionale della Mobilità Ciclistica PRMC (adottato con D.G.R. del 17/02/2020, n. 177), nell'identificazione del percorso "RP 11 Ciclo-via Valle dell'Ofanto".